Una folta rappresentanza di docenti materani hanno incontrato a Matera il segretario Generale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo. Sostenuti dal segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano, hanno affermato che, “oggi espressamente mettiamo a conoscenza la federazione Nazionale Ugl sui profondi disagi che stanno caratterizzando questo avvio di anno scolastico. In modo evidente facciamo emergere come tutta l’impalcatura del sistema scuola si regge sull’improvvisazione e cosa più grave, sul tentativo di far passare ingiustizie e ipocrisie culturali come ‘atti dovuti, in quanto sostenuti da una legge ‘fuorviante’. Una legge che pone le basi per una infinita serie di ricorsi che renderà ancora più difficile la vita degli insegnanti che saranno costretti a passare più tempo nelle aule dei tribunali che nelle aule scolastiche. Preoccupazione, disagio, sofferenza sono le emozioni che noi docenti esprimiamo”.
Il segretario Giordano ha aggiunto che, “come o.s. ci siamo già mobilitati e il Ministero avrà molto da lavorare sul numero esorbitante delle istanze di tentativo di conciliazione che come segreteria Ugl Matera abbiamo inoltrato all’ amministrazione a seguito degli errori riscontrati nelle operazioni della mobilità per l’anno scolastico 2016/2017. Il governo ha spezzato affetti, diviso famiglie mentre si denuncia l’assenza di politiche di sviluppo e si favorisce l’impoverimento delle comunità con un’emigrazione intellettuale che, tramite gli insegnati che si trasferiranno nelle regioni del centro nord, finirà per coinvolgere migliaia di famiglie materane: da questo increscioso sistema voluto da questo Governo – conclude il segretario Ugl, Giordano – , sono stati penalizzati migliaia di lavoratori, ma all’amministrazione non sfuggirà d’affrontare i dovuti risarcimenti con costi notevoli”.
“Il ministero dell’Istruzione sta dimostrando di violare i principi di imparzialità e trasparenza che dovrebbero caratterizzare il suo operato, confermando l’impressione che, nella pubblica amministrazione, a pagare siano sempre i più deboli – ha dichiarato il segretario generale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo, costringendo i lavoratori ad alimentare una nuova pagina di emigrazione per inseguire l’obiettivo di una cattedra di insegnamento nelle regioni del Nord per effetto della ‘buona scuola’ voluta da Renzi e non può dirsi sorpreso dalle conseguenze sociali devastanti delle sue riforme. Ci chiediamo – prosegue – come sia possibile: alcuni docenti, che oggi hanno superato l’anno di prova, solo alcuni giorni addietro non sono stati assunti a seguito del colloquio con il dirigente scolastico, tra l’altro dello stesso istituto dove hanno svolto e superato l’anno di prova. Ma questo è solo uno degli esempi del caos che regna sovrano e degli effetti perversi dell’eccessiva discrezionalità. Per Matera 2019 e per l’intera Basilicata, a Renzi sfugge che poteva ben usare le risorse del fondo sociale europeo essendo ancora questa regione svantaggiata, per programmi d’istruzione in deroga. Un Governo sordo, muto e cieco che lo dimostra con una pessima gestione dell’iter delle conciliazioni attuato dal ministero, per tentare di sanare gli errori nelle procedure di mobilità del personale. La mobilità degli insegnati e le modalità del loro reclutamento avrebbero dovuto attuarsi con la preoccupazione di non accrescere le diseguaglianze e le cause dell’impoverimento del Mezzogiorno abbandonato a se stesso. Come federazione Nazionale Ugl – ha concluso il Segretario, Mascolo – non solo rassicuro tutti sul forte impegno nell’evitare di far prendere servizio ai nostri docenti in altre sedi per poi scoprire che ci sono posti in Regione e, ciò sarebbe un atto gravissimo di irresponsabilità e di miopia ma, pongo nella mia agenda la priorità di un sostegno legale e sindacale a tutti”.