Le segreterie territoriali e la Rsu Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil: Continua sciopero con presidio dei lavoratori alla Favorit spa di Tito Scalo. I sindacati attendono ancora risposte”. Di seguito la nota integrale.
Si è tenuto oggi nella direzione generale per lo Sviluppo economico, il lavoro e i servizi alla comunità della Regione Basilicata, il tavolo di aggiornamento sulla vertenza Favorit S.p.A..
“Continuiamo a giudicare inaccettabile quanto surreale lo scenario determinato dalla scelta aziendale di chiudere lo stabilimento produttivo di Tito Scalo e il conseguente licenziamento di tutti e 40 i dipendenti in forza allo stesso stabilimento – dichiarano i segretari generali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec, Francesco Iannielli, Francesco Carella e Giuseppe Martino unitamente alla Rsu di stabilimento – Avevamo classificato come un atto di estrema scorrettezza l’avvio della procedura di licenziamento collettivo Legge 223/91 a poche ore dal precedente incontro, nonostante l’invito, rivolto all’azienda, di soprassedere per qualche giorno e di riflettere sulla possibilità di rilanciare l’attività produttiva.
All’incontro di oggi quell’invito è stato rinnovato con forza all’unisono da tutti i presenti al tavolo: sindacati confederali e di categoria, sindaci di alcuni comuni lucani, componenti del consiglio e della giunta regionale, oltre che dallo stesso assessore Francesco Cupparo.
Un coro unanime che, a prescindere dal colore politico o dall’appartenenza sindacale, ha dichiarato di voler essere al “fianco dei lavoratori” e ha chiesto con forza all’azienda di riportare in una dimensione di buon senso i cardini di una discussione che è approdata anche in Parlamento attraverso un’interrogazione al Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
La richiesta chiara e netta giunta all’azienda è, senza mezzi termini, quella di ritirare immediatamente la procedura di licenziamento per i 40 lavoratori quale condizione necessaria per riaprire un dialogo costruttivo e per far ripartire la produzione per il tempo necessario a trovare una soluzione concreta e non astratta.
In attesa della decisione aziendale in risposta alla nostra sollecitazione abbiamo proclamato lo sciopero con presidio ad oltranza in continuità con le precedenti 4 giornate di sciopero, dichiarando – concludono i sindacati – la piena disponibilità a revocare ogni blocco della produzione a semplice ricezione della revoca dei licenziamenti”.