I sindacati di categoria comunicano che a seguito dell’assemblea generale dei lavoratori del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto che si è svolta nella mattinata di giovedì 12 dicembre ulla grave situazione economica che attanaglia dl’Ente, tale che i lavoratori non percepiscono gli stipendi dal mese di settembre scorso, oltre la difficoltà di pagare i fornitori, l’energia elettrica, l’EPLI, e le imprese di manutenzione, un debito complessivo di circa 12 milioni di euro, hanno deciso di trasferire la protesta al tavolo regionale, chiedendo un incontro urgente, prima della sospensione delle attività dovute al periodo natalizio, al neoeletto Presidente Marcello Pittella, tale da definire un percorso mirato ad una gestione economicamente sostenibile dell’Ente, in controtendenza rispetto a quanto in questi anni si è verificato, anche grazie ad un illegittimo pro rogazione dell’attuale amministrazione Consortile, voluta dalle passate Amministrazioni Regionali.
I lavoratori comunicano inoltre che in mancanza di disponibilità di un confronto tra i lavoratori e l’Amministrazione Regionale, metteranno in campo tutte le azioni necessarie, non escludendo il presidio dell’Ente ed il blocco delle attività.
Adamo e Giordano (Ugl):”Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto, situazione al collasso”.
“Esprimiamo forti preoccupazioni sulla incresciosa situazione creatasi al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto di Matera: torniamo a segnalare la situazione di difficoltà dei lavoratori i quali non percepiscono gli stipendi dal mese di settembre scorso, oltre alla difficoltà di pagare i fornitori, l’energia elettrica, l’EPLI, e le imprese di manutenzione per un debito complessivo di circa 12 ml di euro”.
E’ quanto denunciano il segretario regionale dell’Ugl Terziario e Servizi, Michele Adamo ed il membro confederale dell’Ugl Basilicata, Pino Giordano per i quali, “l’emergenza è grave, i dipendenti sono al collasso, stritolati dalle difficoltà economiche conseguenti al mancato pagamento degli stipendi arretrati da parte dell’Ente, colpevole ormai di ritardi cronici nell’erogazione delle retribuzioni. La Regione Basilicata deve essere celere nell’intervenire, deve mettere in campo tutte le misure consentite dalla normativa vigente e dai capitoli del bilancio regionale al fine di erogare, a sostegno dei 170 dipendenti le somme che giustamente spettano per il sostentamento delle famiglie. Tale drammatica situazione, che ancora una volta si riversa sui dipendenti dell’ente consortile, richiede alla Regione Basilicata la urgente definizione di una nuova governance. Certamente non bastano le ‘chiacchiere’ rassicuranti dell’assessore regionale all’agricoltura, Nicola Benedetto, che – tuonano forte e chiaro i segretari Ugl, Adamo e Giordano – prima delle votazioni aveva garantito ai lavoratori il pieno risanamento economico dell’Ente per cui, ci si poteva dormire sonni tranquilli. All’Assessore Benedetto, l’Ugl ricorda che oggi c’è un dramma, quello che 170 famiglie ed innumerevoli aziende, hanno bisogno di soldi vantati da un Ente che ha visto negli anni accumulare solo ed esclusivamente debiti dove, per l’Ugl, molte sono le responsabilità di chi in questi anni ha gestito ossia, di tutti coloro che colpevolmente tacciono o assumono atteggiamenti negligenti sulla vicenda del Consorzio. E’ diventato imprescindibile, a nostro parere, che la Prefettura di Matera intervenga sull’Istituto consorziale, a sostegno del personale dipendente e convochi le parti sindacali e datoriale per affrontare la questione del settore, in aperta crisi, e fare una riflessione sulle azioni da porre in essere per cercare di ristabilire un giusto equilibrio. L’Ugl Basilicata porterà avanti iniziative a sostegno di questi lavoratori, per i quali va immediatamente ripristinata la regolarità del pagamento delle retribuzioni, per consentire loro una regolarità di vita: si rischia di creare l’ennesima crisi per 170 lavoratori, siamo consapevoli che tale questione rischia di affossare la pazienza dei dipendenti. Non c’è tempo da perdere – hanno concluso i segretari Ugl, Giordano e Adamo – occorre un intervento urgente che eviti il disastro per la cattiva gestione. Il Metapontino non può subire l’ennesimo affronto con ripercussioni sulla tenuta economica, sociale dell’area, a discapito delle imprese, dei dipendenti e degli agricoltori”.
Quali sono, per l’anno 2013, i lavori di bonifica e manutenzione svolti ed eseguiti dal consorzio di bonifica?
Penso che sia il minimo dopo tutti i danni che hanno creato al nostro territorio. Massa di raccomandati ignoranti che in tempi non sospetti si riempivano la bocca del fatto che lavoravano al “conzorzio”.
Anche loro tutti a casa.
prima di fare questa domanda sai qual’è il compito del Consorzio di Bonifica o la domanda è solo provocatoria attendo almeno un paio di punti nei quali mi spieghi cosa fa il Consorzio
Nel 99,99999999 % dei casi non fanno assolutamente nulla, sono tra i tanti carrozzoni sociali, sono enti che sprecano soldi pubblici in modo vergognoso a fronte della fame nera della popolazione, non solo non controllano il territorio, ma contribuiscono al suo impoverimento, tutti i disastri legati alle alluvioni sono causati anche dall’assoluta negligenza di chi ci lavora dentro. Nel 99,999999 % dei casi è un ricettacolo di parassiti sociali e mangiapane a tradimento! Spero che vengano soppressi il prima possibile……….P.S.: Buon Natale!
Mi riferisco in modo particolare a chi dirige questi carrozzoni!
mirko…l’ignoranza e’ una brutta bestia tu sei uno di questi….si scrive consorzio e non conzorzio,informati prima di parlare ….a sproposito insieme a charlotte
riferito a materano doc dato che tu sei quello più colto tra noi raccontaci un po’ del Consorzio di Bonifica oppure mi hai menzionato solo per provocare me…?
Materanodoc, . . . hai notato che “conzorzio” è virgolettato? Ignorante.
…cmq charlotte attende delle risposte che non sono arrivate…chissà perchè……la gente non sa non solo cosa fa il consorzio …ma neanche dove si trova…pensano che “quello in via annunziatella” sia la guardia forestale
Ma e’ possibileche periodicamente si arrivi a questa situazione? Ma perché’ non si riesce a trovare una soluzione ? Politica latitante e amministratori incapaci, questa e’ la verità’