Servizi indotto Eni (Sicuritalia, Ivri): Uiltucs-Uil: serve confronto teso a raggiungere un’intesa che abbia a riferimento una uniformità di trattamento per i lavoratori. Di seguito la nota inviata da Fabio Tundo, commissario Uiltucs-Uil Basilicata.
“Nei giorni scorsi siamo andati ad incontrare i lavoratori della vigilanza impiegati nei servizi dell’appalto ENI, con loro abbiamo percorso tutti i km che ogni giorno sono costretti a fare per recarsi sulle postazioni,in quanto , una buona parte dei lavoratori proviene dal capoluogo di regione. Abbiamo verificato le loro postazioni di lavoro, alcune senza gabbiotto, che costringono i lavoratori a stazionare nelle autovetture di servizio anche per turni di 12 ore; altre senza servizi igienici, per
verificare le condizioni di lavoro ed economiche. Purtroppo le condizioni economiche le conosciamo molto bene in quanto questi lavoratori hanno il contratto nazionale collettivo di lavoro scaduto da ormai 8 anni e con la percentuale di inflazione a due cifre il loro potere di acquisto è calato ancora.
Questi lavoratori non beneficiano neanche di una contrattazione di secondo livello come avviene in altri territori e in altre realtà, facendoli sentire anche discriminati nei confronti dei loro stessi colleghi che lavorano nell’indotto Total che hanno portato a casa un pezzo di reddito in più’ grazie all’accordo siglato tra le OOSS e la società.
Certo è una goccia nell’oceano ma è pur sempre un risultato. Per questi motivi nei giorni scorsi abbiamo richiesto un incontro alle due società, Sicuritalia, Ivri e ad Eni, per avviare un confronto teso a raggiungere un’intesa che abbia a riferimento una uniformità di trattamento per i lavoratori che svolgono lo stesso servizio senza dimenticarci che ENI ha sottoscritto un protocollo -oltre al contratto di sito del 2021 – dove ha manifestato il proprio impegno a migliorare le condizioni economiche dei lavoratori impiegati nell’indotto”.