Una delegazione di imprenditori di Policoro, guidata dal consigliere di Confapi Matera Giovanni Grassani, ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Policoro, Rocco Leone, e l’assessore alle Attività produttive, Domenico Bianco, per discutere dello stato dei servizi nella zona artigianale D1 del centro jonico.
Sono quasi 30 anni che gli imprenditori dell’area, alcuni ormai alla seconda generazione, si battono per ottenere migliori servizi e infrastrutture di base, come la fogna, l’acqua, il collegamento ad internet, la rete del gas, una viabilità decente e altro.
Dall’incontro è emerso che alcuni passi avanti sono stati fatti, come per esempio la pubblica illuminazione e la rete idrica; molto altro tuttavia resta ancora da fare per dare dignità ad un’area produttiva densa di attività economiche.
Il problema più serio resta la mancanza della fogna, i cui lavori sono interrotti da alcuni anni; in proposito i rappresentanti di Confapi hanno accolto con favore la notizia di un nuovo progetto che il Comune, di concerto con Acquedotto Lucano, sta approntando al fine di superare lo stallo. Ovviamente sarà fondamentale che la Regione inserisca l’opera fra le priorità della prossima programmazione.
Altri temi in discussione hanno riguardato il decoro dell’area, cioè la manutenzione delle strade, la sistemazione del verde e la realizzazione dei marciapiedi, per cui il sindaco di Policoro si è impegnato a reperire le risorse finanziarie necessarie.
Rilevante è anche la questione della viabilità. In proposito Confapi ha eccepito l’assenza di uno svincolo sulla strada statale Jonica che consenta di accedere direttamente all’area artigianale senza dover passare dalla città. Tra le priorità dell’Amministrazione Comunale c’è anche la questione della sicurezza stradale dei tratti critici della 106, come il completamento delle complanari tra Scanzano e la Sinnica, il rafforzamento delle barriere per evitare i salti di corsia e la predisposizione di barriere antiacustiche.
Da ultimo, Confapi ha evidenziato la necessità che gli operatori telefonici investano nell’area per rendere possibile il collegamento Internet alla rete Adsl, diventato ormai un’infrastruttura di base irrinunciabile per la competitività delle aziende.
Confapi Matera ha ribadito al sindaco Leone e all’assessore Bianco la propria disponibilità a supportare l’Amministrazione Comunale per dirimere le questioni.
L’auspicio è che dopo anni di attesa la zona artigianale di Policoro sia finalmente dotata dei servizi e del decoro necessari per rendere le aziende più competitive e l’intera area più attrattiva per nuovi investimenti.
AREA ARTIGIANALE POLICORO: CASTELLUCCIO (FI), TUTTO QUELLO CHE LA GIUNTA REGIONALE DEVE FARE
L’incontro della delegazione di imprenditori di Policoro aderenti a Confapi con il sindaco Rocco Leone e l’assessore alle Attività produttive, Domenico Bianco, ha avuto l’indiscusso merito di rimettere al centro le problematiche dello stato dei servizi nella zona artigianale del centro jonico e quelle più generali di un comparto che in provincia di Matera, al secondo trimestre dell’anno, con 3.515 attività, registra un’ ulteriore cessazione di 47 ditte-pmi a conferma della difficoltà di fare impresa. Guardando alla dinamica dei secondi trimestri dell’ultimo decennio, quello del 2015 evidenzia un progressivo riposizionamento del sistema imprenditoriale – almeno in termini di vitalità anagrafica – verso i numeri degli anni ante-crisi. E’ il commento del consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio per il quale oltre alle azioni che deve mettere in campo il Comune di Policoro le attese ed aspettative sono rivolte al ddl della Giunta Regionale, recentemente licenziato in Terza Commissione. Il primo banco di prova è il riassetto delle competenze amministrative della Regione e degli Enti Locali. La Regione finalmente dovrebbe limitarsi ad esercitareesclusivamente funzioni amministrative delegando ai Comuni compiti relativi all’individuazione, alla realizzazione e alla gestione di aree attrezzate per l’insediamento di imprese artigiane, alla predisposizione di programmi per l’artigianato di servizi e per i mestieri artistici. Questo significa – aggiunge Castelluccio – che con la delega vanno trasferiti i finanziamenti necessari ai Comuni per evitare di attuare l’ennesima normativa regionale di soli principi. I soldi sono disponibili nella nuova programmazione del Feasr 2014-2020. Un altro impegno che sollecitiamo alla Giunta Regionale da tanto tempo, insieme all’Amministrazione Comunale Leone, riguarda la questione della sicurezza stradale dei tratti critici della SS 106, come il completamento delle complanari tra Scanzano e la Sinnica, il rafforzamento delle barriere per evitare i salti di corsia e la predisposizione di barriere antiacustiche.
Castelluccio, nel ricordare di essersi occupato della questione in precedenza, prendendo posizione “contro l’atteggiamento assunto dall’Anas nei confronti di piccoli operatori commerciali ed imprenditori di Policoro costretti, all’improvviso, a rimuovere o ad oscurare le insegne per attività che sono localizzate, da anni, lungo la SS 106 Jonica per non subire pesanti sanzioni”, aggiunge che “anche in questo caso il comportamento dell’Anas va censurato. Come chiedono i titolari di attività commerciali e gestori di stazioni carburanti sarebbe sufficiente – sottolinea Castelluccio – realizzare una rampa di accesso sul tratto della SS106 in direzione Policoro per non penalizzare ulteriormente piccole imprese che, in poco meno di due mesi, si sono viste notevolmente ridotta l’utenza abituale e di conseguenza il fatturato”.
“Sollecito nuovamente l’Assessore regionale alle Infrastrutture Berlinguer – rimarca Castelluccio – a convocare i vertici del compartimento Anas non limitandosi a relazioni formali perché gli stessi dirigenti Anas non possono lavarsi le mani e quello che abbiamo salutato come un evento fortemente positivo ed atteso dagli automobilisti e dalle comunità del Metapontino, l’apertura della variante di Nova Siri, non si traduca adesso in un evento negativo per alcune categorie sociali. La rimozione di un antico gap infrastrutturale – aggiunge il consigliere di Fi – non deve avere un prezzo così alto su quanti fanno impresa, forniscono servizi e realizzano occupazione. E si pensi inoltre che una rampa d’accesso sul nuovo tracciato della Jonica è utile anche agli automobilisti e ai cittadini dei Comuni dell’area”.