L’iniziativa è stata promossa da CNA nazionale ed accolta da Cna Basilicata. Un confronto con le imprese per capire in concreto problemi e necessità in questa particolare congiuntura economica. È stato questo l’obiettivo della Settimana Europea degli Europarlamentari, che è terminata ieri, voluta dal Presidente e dal Segretario Generale di CNA Dario Costantini e Otello Gregorini e nata come idea, a seguito dell’incontro tenutosi a Bruxelles il 16 ottobre 2024.
CNA Basilicata su input nazionale ha organizzato un momento di visita-incontro dedicato agli Europarlamentari . A Matera si è concentrata l’attenzione sulla crisi del settore moda in particolare per quanto riguarda la maglieria che nella realtà materana é coinvolta in una crisi profonda per la quale ancora non si trovano soluzioni. Per la Provincia di Potenza l’attenzione si è soffermata, invece, sul comparto automotive.
Hanno partecipato all’ iniziativa gli Europarlamentari Mario Furore accolto in serata in una azienda del settore tessile abbigliamento Sartoria Buttiglione (Matera) e Michele Picari che nel pomeriggio su Potenza ha avuto un momento di confronto con l’imprenditore del comparto automotive Donato Cappiello della CD METADL Srls. Hanno affiancato i due europarlamentari il Presidente regionale Leo Montemurro, i presidenti territoriali Renato Zaccagnino e Matteo Buono unitamente ai coordinatori regionali Giuseppe Macellaro e Roberto Luongo. Presente anche il Presidente di Cna Federmoda Donato Cirella.
“Ringrazio i Parlamentari Europei che hanno aderito alla nostra iniziativa – ha commentato il Presidente di CNA Basilicata Leo Montemurro – che è servita per tenere alta l’attenzione sulla situazione delle imprese del ‘Sistema CNA’, focalizzandosi sul settore moda-tessile abbigliamento, uno tra quelli in maggiore difficoltà unitamente a quello dell’ automotive che nella nostra regione attende con ansia le scelte legate al futuro dell’impianto produttivo Stellantis di Melfi. Tanti i temi toccati oltre alla crisi congiunturale dei due comparti produttivi quelli del caro energia e della ormai cronica mancanza di manodopera causata anche dal mancato raccordo tra mondo della scuola e mondo del lavoro che nel caso del tessile abbigliamento rischiano di compromettere il futuro di migliaia di imprese in tutt’Italia e incrinare il Sistema Moda Italia famoso ed affermato in tutto il mondo.