“È illusorio pensare di affrontare il tema dell’accoglienza dei lavoratori migranti solo a colpi di ordinanze di sgombero e politiche di ordine pubblico”. Lo afferma il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, in riferimento alla notizia dell’ordinanza di sgombero di un casolare nei pressi della stazione ferroviaria di Metaponto che ospita una ventina di migranti con regolare permesso di soggiorno. Per il sindacalista “siamo alle solite: nel territorio non esistono soluzioni abitative per questi lavoratori che vagano da una struttura di fortuna ad un’altra alla ricerca di un tetto. Dopo la tragedia de La Felandina e il conseguente sgombero del campo – continua Cavallo – erano state prospettate una serie di soluzioni che avrebbero dato una prima risposta, anche se molto parziale, al fabbisogno abitativo di questi lavoratori, si stima circa 300, ma al momento è tutto fermo”.
Per il segretario della Fai Cisl “non è umanamente accettabile che non riuscire a dare una sistemazione dignitosa a questi lavoratori che operano in modo stanziale e non stagionale nelle campagne del metapontino”. Cavallo sollecita pertanto la convocazione di un incontro urgente in prefettura “per vagliare soluzioni alternative alla logica delle ordinanze e per mettere in campo una politica strutturale per l’accoglienza che assicuri condizioni umane a lavoratori che contribuiscono in modo determinante al comparto agricolo del territorio. Continuare a tenere questi lavoratori ai margini delle nostre comunità – conclude Cavallo – significa consegnarli nelle mani dei caporali e di sfruttatori senza scrupoli che ancora infestano il settore”.
Nella foto di Caleidoscopio.net il casolare di Metaponto