Un incontro “urgente” a seguito del sostegno finanziario di “emergenza” previsto dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste destinato agli agricoltori che hanno subito danni alle superfici seminative è stato chiesto dalla Coldiretti della Basilicata all’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali e al direttore generale del medesimo dipartimento. Per l’organizzazione agricola lucana “gli importi degli aiuti fin qui erogati sulla base delle metodologie attualmente applicate – peraltro di difficile interpretabilità – affronterebbero solo in parte le difficoltà economiche patite dagli agricoltori”. In particolare “quelli messi a disposizione dal ministero sono pochi fondi – spiega il presidente della Coldiretti della Basilicata, Antonio Pessolani – e per di più c’è molta confusione e poca chiarezza sui metodi adottati per l’individuazione dei territori e delle percentuali di danno”. In provincia di Potenza, i danni alle coltivazioni di cereali, a partire dal grano, arrivano fino al 90%, così come per le foraggere e le leguminose. Molti coltivatori la scorsa primavera hanno scelto di non trebbiare perché si sarebbero generati solo costi aggiuntivi. Una dolora decisione che ha provocato non pochi danni economici e che ha compromesso le produzioni di grano e foraggi, con conseguenze gravi per gli allevamenti. Ingente anche la perdita di produzione olivicola nelle aree collinari, che in alcuni casi ha superato l’80 per cento. La grave emergenza idrica ha, anche, reso difficoltosa la gestione delle produzioni ortofrutticole, soprattutto nella pianura metapontina, nel materano. Di qui la necessità di un incontro con l’assessore regionale “che chiarisca i vari aspetti di un’emergenza, legata alla siccità, che da due anni ormai sta mettendo in grave crisi il comparto agricolo e quello zootecnico lucano”.
Gen 22