“Il presidente Bardi convochi la task force regionale con Asm, Asp, Inail, Ispettorato del lavoro, rappresenta delle imprese e organizzazioni sindacali, affinche la sicurezza sul lavoro sia la condizione vincolante di ogni attività lavorativa”. È la richiesta del segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa. Il segretario a nome della Cgil esprime anche vicinanza alla famiglia del ragazzo originario di Montalbano Jonico, morto in provincia di Parma mentre era a lavoro in un’azienda di produzione di concimi.
“Occorre mettere in atto tutte le azioni necessarie per richiamare tutti gli enti preposti ad un’azione sinergica per la sicurezza nei luoghi di lavoro. È inaccettabile – afferma Summa – continuare ad assistere a questo strage di morti sul lavoro. Non basta indignazione. Dietro ogni morto sul lavoro c’è una responsabilità diretta delle imprese. Mancano gli ispettori – continua Summa – passati negli dieci anni da 5mila a 2mila unità.
In Basilicata la situazione è ancora più drammatica. Ormai i dipartimenti di prevenzione contano poche decine di unità dei tecnici della prevenzione. Questo significa che di fatto sul nostro territorio le attività di ispezione sono in pratica inesistenti.
Se si continua a morire come 50 anni fa è perché le condizioni di lavoro sono peggiorate.
Nonostante oggi abbiamo a disposizione tecnologie che se utilizzate possono sicuramente rendere il lavoro più sicuro, oltre ai controlli e un investimento sulla sicurezza, serve intervenire sull’organizzazione del lavoro.
Adesso la politica assuma iniziative concrete per potenziare tutti i servizi di prevenzione – conclude Summa – per attivare una azione sinergica con tutti gli enti preposti affinché la sicurezza sia il presupposto centrale di ogni attività lavorativa”.