Per l’Istituto superiore di sanità non emergono sforamenti delle soglie ma servono analisi prolungate nel tempo. Via libera alla pdl di Mollica sui termini per il completamento dei programmi di investimento nel settore dell’industria alberghiera.
Sulla situazione ambientale dell’area industriale di Potenza, e della Siderpotenza in particolare, “abbiamo aperto un tavolo della trasparenza con il sindaco di Potenza e le associazioni dei cittadini, la Giunta è disponibile a condividere i dati e non ha niente da nascondere”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Aldo Berlinguer, nel corso dell’audizione tenuta oggi in terza Commissione (Territorio e Ambiente).
“Dobbiamo affrontare il tema delle imprese che operano nell’area e determinano un certo impatto – ha proseguito l’assessore -, tutti soggetti che vanno debitamente monitorati. In questo quadro naturalmente l’acciaieria desta l’interesse maggiore. Mi sono recato a visionare l’impianto, ad incontrare i cittadini, le associazioni e i sindacati, abbiamo registrato le problematiche che ci sono state poste circa l’inquinamento elettromagnetico, l’amianto e l’impatto ascrivibile a vari agenti inquinanti come diossine e benzopirene. Abbiamo chiesto all’Arpab di completare le analisi in corso, estendendole al versante del rischio elettromagnetico e dell’amianto. Abbiamo inoltre avviato una interlocuzione con l’Istituto superiore di sanità per avere una visone più complessiva, che abbracci anche gli aspetti sanitari del problema. Ed anche a seguito dell’analoga iniziativa del sindaco di Potenza l’Iss ci ha offerto una prima risposta con una bozza di progetto di indagine ambientale su tutto il comparto, che li vedrebbe coinvolti in una serie di attività per un costo di 250 mila euro”.
Berlinguer ha spiegato che i valori delle polveri sedimentate non raggiungono i limiti previsti nei Paesi europei, ma risultano più alti quando la Siderpotenza è in esercizio. Mentre i dati delle diossine rilevati in un deposimetro appaiono in prima istanza riconducibili all’attività industriale. L’Istituto superiore di sanità afferma comunque che non emergono sforamenti delle soglie ma servono analisi prolungate nel tempo ed occorre un più attento esame delle diossine e delle misurazioni al camino.
Alle domande rivolte da diversi consiglieri (sono intervenuti Rosa, Mollica, Santarsiero, Romaniello, Galante, Giuzio, Leggieri), in particolare sull’attività messe in atto dall’Arpab per i controlli, Berlinguer ha risposto di aver avviato una forte interlocuzione, in particolare con alcune lettere in cui ha chiesto all’ente di estendere le analisi per avere una situazione aggiornata e completa. Ha inoltre riferito di aver avviato il confronto con Rfi, che ha elaborato un progetto per riattivare la tratta ferroviaria nell’area industriale e diminuire quindi il traffico su gomma.
In precedenza la Commissione aveva espresso all’unanimità parere favorevole su una proposta di legge dei consiglieri Mollica, Napoli, Rosa e Pace che modifica la legge n. 1/2005 sui termini per il completamento dei programmi di investimento nel settore dell’industria alberghiera per le strutture ricettive finanziate con leggi del 1986 e del 1993. Con questa norma si riduce da dieci a cinque anni (dalla data di entrata in esercizio effettivo della struttura) il termine entro il quale è obbligatorio mantenere la destinazione d’uso dell’immobile. Ciò anche per adeguare la normativa regionale a quella europea, ha spiegato Mollica. Su questa proposta di legge sono intervenuti anche i consiglieri Santarsiero, Giuzio e Galante.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Francesco Pietrantuono (Psi), i consiglieri Luigi Bradascio (Pp), Carmine Miranda Castelgrande, Vincenzo Robortella, Vito Santarsiero, Vito Giuzio, Roberto Cifarelli (Pd), Francesco Mollica (Udc), Paolo Galante (Ri), Gianni Leggieri (M5s), Aurelio Pace (Gruppo Misto), Michele Napoli (Pdl – Fi), Gianni Rosa (Lb – Fdi) e Giannino Romaniello (Sel).