Siderpotenza, Fim, Fiom e Uilm Basilicata: “Produzioni ferme per la mancata fornitura delle acque minerali”. Di seguito la nota integrale.
Ci risiamo, come ciclicamente avviene, i Lavoratori della Siderpotenza devono subire gli ammortizzatori sociali perché il consorzio ASI non fornisce le acque industriali fondamentali per realizzare le produzioni dello stabilimento siderurgico Lucano. In questi giorni il reparto laminatoio non può ripartire per la rottura di una pompa nell’impianto ASI che invia acqua allo stabilimento. Un guasto “Ordinario” che si trasforma in un evento straordinario per la situazione disastrosa del consorzio industriale.
Come ripetiamo da tempo, le attività, che il consorzio dovrebbe assicurare, sono un investimento importante per la tenuta delle aree industriali Lucane, quello che sta avvenendo alla Siderpotenza è ciò che può accadere a tutte le aziende Lucane se non si trova una soluzione definitiva in tempi rapidi alla vertenza ASI che coinvolge decine di lavoratori di ditte appaltanti che faticano a conservare la loro sussistenza a fronte dei continui ritardi nei pagamenti dei servizi erogati.
Non è possibile che le aree industriali oltre a non essere infrastrutturate non ricevano neppure il “minimo sindacale” dei servizi. Lo sviluppo che sempre si richiama è un’altra cosa, questa è una lenta consunzione che si abbatte sempre sugli stessi, i Lavoratori; Tutti, sia dipendenti delle aziende appaltanti di ASI che quelli dipendenti, in questo caso di Siderpotenza, ma potenzialmente di tutte le aree industriali. Non si può continuare a trovare soluzioni parziali è il momento di fare azioni reali che mettano in sicurezza gli stabilimenti produttivi ed in primis tutti i Lavoratori.
Siderpotenza, replica di Francesco Pagano (Commissario Consorzio Industriale Potenza)
Leggo con stupore le dichiarazioni rese dalle sigle sindacali ad alcune testate giornalistiche locali. Si parla di fermo della produzione per l’impianto siderurgico di Potenza e della cassa integrazione conseguente per alcuni lavoratori a causa di disservizi causati dal Conosrzio ASI Potenza. Pur non negando neppure in questa sede le difficoltà enormi che il Conosrzio sta fronteggiando, che certamente preoccupano gli imprenditori che operano nella provincia di Potenza e i loro lavoratori, è doveroso chiarire che , rispetto al tema sollevato, la fornitura a Ferriere non è mai stata interrotta. Tuttavia, a causa di un’alea di incertezza sulla continuità e sulla consistenza della stessa, lo stabilimento ha ridotto le attività tra martedì e venerdì, differendo l’avvio delle lavorazioni del laminatoio, che riprende regolarmente alle ore 14 di oggi.
Il contemporaneo disservizio di n. 2 pompe dell’impianto di sollevamento del pantano ha determinato la riduzione dei volumi disponibili nella vasche di accumulo dell’impianto di chiarificazione di Tito.
Ma la problematica è stata affrontata e risolta con la collaborazione della ditta Giuzio il cui personale – pur in stato di agitazione – si è reso disponibile anche fuori turno ad attuare gli interventi necessari – e di questa disponibilità non posso che essere grato- nonché alla collaborazione della stessa Siderpotenza (Pittini) che ha fornito il necessario supporto tecnico per l’installazione di una nuova pompa di sollevamento ed il riavvio di una delle pompe di riserva.
Gli interventi effettuati grazie al coordinamento della struttura tecnica consortile e sotto la supervisione del direttore, hanno consentito il ripristino dei livelli nella vasca di accumulo a servizio dell’area industriale di Potenza già nella serata di venerdì con il ripristino delle normali condizioni di esercizio della rete di distribuzione di acqua ad uso industriale. Nella mattinata di oggi è stata anche ripristinata l’erogazione nell’area industriale di Tito.
La pronta risoluzione del problema è la chiara prova che quando si mettono da parte le polemiche e si collabora per un fine comune, che è quello di sostenere imprenditori e lavoratori per il bene del territorio, i risultati non si fanno attendere. Io, il direttore e tutta la struttura consortile siamo sempre pronti al confronto e alla collaborazione nonostante le difficoltà, ma nei limiti – purtroppo -che impongono i tempi duri che il Conosrzio sta attraversando.