Nella mattinata di sabato 25 gennaio nella Sala Consiliare del Comune di Policoro lo Spi Cgil Matera, l’Associazione Libera Basilicata, l’Anpi provinciale Matera, Cittadinanza attiva Basilicata, Circolo Legambiente di Policoro, il Circolo Arci di Policoro hanno organizzato un incontro sul tema “Patto civico per la legalità, la sicurezza e lo sviluppo per la tutela del territorio del Metapontino”. Di seguito i particolari.
Lo Spi Cgil di Matera, Libera Basilicata, Cittadinanza Attiva, Anpi Matera, Legambiente Policoro e Circolo Arci di Rotondella, consapevoli che, negli ultimi anni, la criminalità organizzata in Basilicata:
• ha subito una metamorfosi passando dagli interessi legati all’accumulo della ricchezza al tentativo di controllo del potere, portando la Regione in posizioni di “tutto rispetto” nel panorama nazionale dei fenomeni criminali;
• è passata da un residuale controllo capillare del territorio in grado di condizionare la vita economica e sociale ad una dimensione politica con un sistema di regole e di norme, un apparato in grado di farle rispettare, una dimensione territoriale, la coercizione fisica;
• è stata favorita dalla sindrome dell’ isola felice che ha indebolito la lotta alla mafia in Basilicata;
• come confermato dalle operazioni della DDA e della DIA, il Metapontino è diventata terra di collegamento tra le organizzazioni criminali radicate nella vicina Calabria e quella Pugliese ed in particolare quella Foggiana;
• ha determinato l’instaurarsi di un fenomeno sociale invasivo che oltre a favorire forme schiavizzanti dei braccianti, condiziona e distorce negativamente lo sviluppo economico.
condividono e sottoscrivono il Patto civico per la Legalità, la sicurezza e lo sviluppo per la tutela del territorio del Metapontino fondato sul comune convincimento che tutti i fenomeni di illegalità riducono la libertà individuale e collettiva, sono elemento di distorsione dell’economia sana, compromettono il futuro della comunità, dei giovani e delle future generazioni.
Si impegnano a:
– realizzare azioni di sensibilizzazione al tema della legalità, anche attraverso l’organizzazione di eventi e convegni, per promuovere l’affermazione di un’economia legale, volta a realizzare relazioni socio-economiche improntate alla coesione, alla giustizia e alla libertà della persona;
– esercitare nei confronti delle Istituzioni Locali e Territoriali un’azione affinché esse svolgano:
a) un controllo efficace del rispetto della legalità nell’economia locale;
b) un’azione di protezione e salvaguardia delle imprese che operano nel rispetto della legge;
c) una corretta adozione di procedure di appalto a tutela delle imprese regolari;
d) una costante azione di contrasto al lavoro irregolare nelle sue diverse forme ;
– sensibilizzare, attraverso il presente Patto, gli Istituti Bancari locali affinché venga contrastato il fenomeno del riciclaggio e favorito il credito alle imprese rispettose delle leggi;
– attivare confronti con le forze dell’ordine utili alla gestione di particolari criticità;
– realizzare, in collaborazione con le Amministrazioni locali e le Istituzioni scolastiche, specifici interventi educativi presso le scuole sul rispetto delle regole, sulla legalità e la cittadinanza responsabile;
– organizzare, in collaborazione con le Associazioni Economiche e Sociali, specifiche occasioni di informazione e formazione sul tema della legalità;
– interagire con la società civile per contrastare forme di criminalità organizzata che dovessero infettare il tessuto economico e sociale.
OBIETTIVI CONCRETI
1) Applicazione condivisa della Legge n. 310 del 1993 che obbliga i segretari comunali e i notai a segnalare al Questore i passaggi di proprietà degli esercizi commerciali che avvengono su questo territorio in modo da monitorare sistematicamente le possibili attività di riciclaggio;
2) Avviare d’intesa con le Organizzazioni di rappresentanza del commercio, dell’artigianato, della pesca, dell’agricoltura e delle piccole e medie imprese un piano di impegno per aggredire i fenomeni delle estorsioni e dell’usura. Chiediamo pertanto agli Enti Locali supportati economicamente dalla Regione di prevedere degli incentivi potenti con sgravi consistenti sulle tasse comunali per gli operatori e i cittadini che denunciano le mafie;
3) Inserimento delle clausole di gradimento nei bandi pubblici. Chiediamo ai Comuni di inserire nei bandi di gara per tutte le opere pubbliche e per le concessioni, compreso quello dei lidi e delle licenze di pesca “le clausole di gradimento”, che prevedono l’istituto della “rescissione in danno” o della “revoca” nei confronti delle aziende e delle attività commerciali che non hanno denunciato le richieste estorsive e corruttive;
4) Fare proprie a livello Comunale le norme regolamentari previste dalla “Carta di Pisa” previste da Avviso Pubblico. Nella Carta è prevista tutta una serie di strumenti per rendere le giunte e i consigli attori della promozione del valore della legalità sostanziale dando l’esempio con la costituzione di parte civile nei processi di mafia;
5 ) Realizzare con il coinvolgimento dell’Agenzia dei Beni Confiscati, del Comune e della Regione una sistematica riqualificazione e uso trasparente sociale e produttivo dei beni confiscati, prevedendo dei sostegni e economici per l’avvio delle attività e utilizzando i modelli positivi già sperimentati e sparsi per il Paese;
6) Mettere in rete il lavoro educativo delle scuole per dare continuità ai percorsi di educazione alla libertà e alla legalità, contemporaneamente avviare una sistematica riqualificazione edilizia e tecnologica degli edifici scolastici per renderli accoglienti, moderni e sostenibili;
7) Riqualificazione di tutti gli edifici pubblici, quelli di competenza comunale e regionale, sotto il versante sia edilizio sia ambientale, sociale e di infrastrutturazione dei servizi sportivi ed educativi;
8) Sostegno con erogazioni finanziarie e con la messa a disposizione di sedi il ruolo del Volontariato e dei soggetti sociali del Terzo Settore che operano sul versante sia antimafia sia culturale e sociale, con il supporto logistico e in attività;
9) Sollecitare il Ministero dell’Interno a potenziare la presenza delle forze dell’ordine da allocare in strutture idonee e da attrezzare con le migliori tecnologie investigative e di controllo del territorio;
10) Definire un programma pilota di superamento delle condizioni di degrado e povertà attraverso una articolata strategia di sostegno al reddito, all’inserimento lavorativo, al contrasto al lavoro nero, alla promozione dell’accesso ai servizi pubblici e alla scuola in particolare.