Pietro Simonetti (Tavolo nazionale anticaporalato-Ministero del Lavoro) in una nota annuncia le misure anticaporalato in Basilicata, Puglia e Calabria per centri di accoglienza dei lavoratori stagionali e non solo, per svuotare i ghetti diventati zone franche per criminalita’e caporali.
Alla vigilia dell’anniversario della uccisione della giovane nigeriana senza nome nell’ex ghetto della Fellandina, Comune di Bernalda, arrivano buone notizie in relazione alla attuazione del Piano nazionale anticaporalato. A giorni aprirà il secondo centro pubblico nell’area metapontina, dopo quello del 2010 di bernalda eliminato negli anni scorsi dal Comune. Si tratta di strutture prima destinate all’accoglienza dei richiedenti asilo e associazioni del privato sociale in associazione con organizzazioni da tempo impegnati per tutelare lavoratori e imprese che rispettano i contratti di lavoro e garantiscono la qualita’dei prodotti. E’ un passaggio importante che dovrebbe preludere, nell’ambito della attuazione del Piano Nazionale, alla organizzazione di consorzi di imprese nelle cinque regioni del Sud interessate dai Progetti per il reclutamento e l’accoglienza dei lavoratori e la tutela della produzione anche nei confronti della congruita’dei prezzi. Sono in corso di attuazione in Puglia, nell’area di foggia, nel leccese, ed in altri siti gli interventi per sottrarre la moltitudine di lavoratrici e lavoratori al caporalato. Anche in Calabria sono il fase di ultimazione i procedimenti amministrativi del bando alloggi SU.PRI.ME,fondi della UE, nell’area di Sibari e di Gioia Tauro per accoglienza e servizi.
Per quanto riguarda l’area del Bradano, in Basilicata, la settimana prossima iniziera’l’allestimento del Centro di Palazzo con nuove e migliori attrezzature, per sostituire quelle utilizzate per sei anni e acquistate nel 2014. Con i fondi della UE saranno disponibili servizi piu’adeguati in attesa della definizione della ristrutturazione dell’ex tabacchificio, con risorse di circa 4 milioni del Pon Legalita’, bloccate dalla ammistrazione comunale che, nel contempo, ha sbloccato l’iter per la realizzazione del centro antitratta e rifugio, nominando la commissione di valutazione dell’affidamento dei lavori di ristrutturazione di un edificio ricevuto dalla Agenzia Nazionale e finanzianto con un milione di euro dalla UE.