Le Segreterie Generali e i Coordinamenti Regionali della Puglia e della Basilicata, nel ribadire la completa insufficienza degli organici degli Istituti del distretto , definiti con Provvedimento del Capo del DAP nel 2017, ritengono che la situazione esistente non garantisca assolutamente la copertura dei posti di servizio presenti in ogni Istituto, poiché l’organico, appunto insufficiente, si sia depauperato in modo crescente e repentino in tutti gli Istituti del territorio della regione Puglia – Basilicata. Gli attuali organici presenti negli Istituti determinano la copertura dei posti di servizio di circa il 40%, soprattutto nei turni serali e notturni, nelle
quali turnazioni il personale viene utilizzato in tre o quattro posti di servizio, con turnazioni che determinano la programmazione dei servizi su otto ore lavorative, raggiungendo fino a 12/15 ore di servizio nella stessa giornata.
L’anzianità del personale di Polizia Penitenziaria presente negli Istituti penitenziari che, in percentuale dell’ 80/90 %, ha superato i 30 anni di servizio e i 54 anni di età, non sostiene più i ritmi farraginosi richiesti.
A tale dato negativo si aggiunge la presenza di un ulteriore numero che supera il 30% del personale presente in ogni sede che usufruisce della legge 104/92 e di correlate richieste di legge 151/2000 che incide ulteriormente nella concessione dei diritti.
Queste OO.SS. ritengono che le piante organiche debbano essere redatte con i posti di servizio esistenti in ogni sede, turno per turno. Quindi, l’incidenza dei detenuti è solo uno dei valori che determina una necessità organica ma, la prevalenza è data dalla dispersione strutturale delle sedi che indicano i posti di servizio da coprire e, a tale dato, bisogna aggiungere i diritti
spettanti per legge.
In linea con quanto già espresso dal Capo del Dipartimento in apposito incontro presso la Casa Circondariale di Bari, che avrebbe rivisto il decreto ministeriale delle piante organiche, le OO. SS. in indirizzo, preso atto della mancata copertura dei servizi, nonché della mancata copertura del lavoro straordinario obbligato e non richiesto dal personale e della mancata esclusione delle responsabilità dovute al sovraccarico di lavoro per la copertura di più posti di servizio, di scorte inadeguate per le traduzioni dei
detenuti e per l’elevato sovraffollamento dei detenuti che supera il 70% della capienza regolamentare, proclamano lo stato di agitazione. In attesa dell’adeguamento delle piante organiche con la mobilità, si chiede di adottare distacchi dalle sedi del Nord e dalle regioni ove l’organico è stato adeguato e risulta soddisfacente con copertura di tutti i posti di servizio con la
predisposizione, addirittura, di personale disponibile.
Per tale motivo, si attuerà una manifestazione davanti all’ingresso del Provveditorato Regionale in via Alcide De Gasperi 309 a Bari, alle ore 10 del 19 aprile 2019. La predetta darà inizio alle manifestazioni che saranno programmate ad oltranza fino alla risoluzione dei problemi rappresentati.