Questa mattina ella sede della Cgil provinciale di Matera i Segretari Generali dei sindacali dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil di Matera e Basilicata, Angelo Vaccaro, Enzo Zuardi e Carmine Vaccaro, hanno illustrato contenuti e obiettivi della piattaforma unitaria a base del nuovo ciclo di confronto, contrattazione sociale e mobilitazione con il Comune di Matera, gli altri Comuni della Provincia, gli Ambiti Socio-Territoriali e l’Azienda Sanitaria di Matera.
Le Amministrazioni Comunali, le Organizzazioni Sindacali SPICGIL FNP-CISL UILP-UIL assumono il confronto, il dialogo e la contrattazione sociale come fattori fondamentali di coesione, anche per affrontare le pesanti emergenze sanitarie, economiche e sociali innescate dalla pandemia da Sars-Cov2/Covid19 che riguardano 196 mila pensionati lucani.
In questa ottica si inscrive il presente Protocollo d’Intesa, il quale si configura come una sorta di “cantiere aperto” ai fini della definizione di misure ed azioni tese a realizzare un miglioramento delle condizioni di salute e di vita della popolazione, ed in particolare dei pensionati e delle fasce più deboli, promuovere forme di cittadinanza attiva delle persone anziane, contrastare le crescenti diseguaglianze sociali, economiche, culturali, digitali, facendo leva anche sulle opportunità di investimento, riforme e potenziamento dei servizi previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi Europei.
A tal fine, le parti condividono pienamente l’obiettivo di costruire un sistema di welfare locale improntato al criterio della integrazione dei servizi sociali, educativi e sociosanitari e di portare avanti una politica delle entrate incentrata sui principi di trasparenza, equità e progressività.
Di seguito, si esplicitano le misure concordate fra le parti, la cui realizzazione è ritenuta prioritaria ai fini del conseguimento delle predette finalità, con la precisazione che, in alcuni casi, si tratta per lo più di principi e criteri cui l’amministrazione si impegna ad uniformare la propria politica, mentre in altri si tratta di azioni concrete e dirette in favore dei soggetti cui il presente Protocollo è precipuamente indirizzato.
Il termine “cantiere aperto” precedentemente utilizzato sta a significare che fra i rappresentanti dell’Ente e delle parti sindacali firmatarie vi saranno incontri periodici, per verificare l’effettiva realizzazione degli impegni assunti e concordare eventuali nuove misure da realizzare per lo scopo.
POLITICHE DELLE ENTRATE E DELLA FISCALITA’
L’Amministrazione Comunale e le OO.SS. SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL concordano sull’obiettivo di perseguire un allineamento del sistema di imposte e tributi locali ai principi di progressività e perequazione sociale.
L’Amministrazione Comunale, a tal fine, si impegna a convocare, all’inizio di ogni sessione della programmazione finanziaria annuale, le Organizzazioni Sindacali per verificare l’attuabilità , in rapporto anche alle generali condizioni economico-finanziari dell’ente, di misure di esenzione e/o riduzione del prelievo fiscale a favore di quella parte di popolazione che versa in condizioni di disagio economico e sociale, con particolare riguardo ai pensionati e alle persone anziane. Alla stessa stregua si procederà per quanto riguarda la struttura applicativa della TARI e l’adeguamento delle fasce di riduzione già previste.
Inoltre, l’Amministrazione comunale effettuerà una ricognizione delle modalità e dei livelli di compartecipazione al costo dei servizi locali al fine di poterne eventualmente ridurre l’impatto economico sulle persone e sulle famiglie socialmente più esposte.
Sempre al fine di realizzare una fiscalità più giusta e progressiva, nonché per recuperare risorse da destinare alla implementazione di interventi in campo sociale, l’Amministrazione Comunale e le Organizzazioni sindacali ritengono la lotta all’evasione e all’elusione fiscale una priorità ed un impegno da portare avanti senza soluzione di continuità. Conseguentemente l’Amministrazione Comunale darà priorità alle attività di accertamento e riscossione coattiva dei tributi locali evasi e/o elusi e aderirà al “Patto Antievasione” definito tra ANCI Basilicata e l’Agenzia regionale delle Entrate per quanto afferisce la partecipazione del Comune alla fase di accertamento, con l’attivazione delle C.d. “segnalazioni qualificate”, dei comportamenti evasivi ed elusivi rispetto a imposte, tributi e contributi nazionali.
OSSERVATORIO COMUNALE DEI PREZZI
A partire dalla elezione della città di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, si è innescata — pur nel quadro di una dinamica inflattiva nazionale asfittica — una dinamica incrementale dei prezzi di beni e servizi che in una prima fase ha riguardato, in particolar modo, i servizi più direttamente connessi alla filiera del turismo, al mercato immobiliare e al mercato delle locazioni. Con particolare intensità nell’ultimo biennio, tale dinamica si è propagata anche ai cosiddetti prodotti ad alta frequenza di acquisto.
A questa condizione, affatto peculiare alla città di Matera, di natura eminentemente speculativa, si è sovrapposta nell’ultimo anno una significativa recrudescenza del processo inflattivo a livello Nazionale e Internazionale — generato da una esplosione dei prezzi energetici e delle materie prime — che accentua una forte erosione del potere d’acquisto, in particolar modo dei redditi fissi da lavoro e da pensione, con un impatto molto rilevante sulle retribuzioni e sulle pensioni medio-basse e basse, talché sempre più famiglie rischiano di essere sospinte in situazioni di marginalità economica sociale.
Pertanto, l’amministrazione comunale e le OO.SS. SPI-CGIL FNP-CISL UILP-UIL ritengono indispensabile promuovere una iniziativa, con il coinvolgimento della Camera di Commercio, della Associazione Industriali e dell’Associazione Piccole Imprese, delle Associazioni dei Commercianti e degli Artigiani, delle Organizzazioni Professionali dell’Agricoltura e delle Associazioni dei Consumatori, volta alla costituzione dell’Osservatorio dei Prezzi al Consumo.
La finalità precipua dell’Osservatorio deve essere quella di consentire ai cittadini di conoscere l’andamento dei prezzi dei beni di più ampio interesse collettivo attraverso un “paniere” elaborato in sede locale sulla base della reale composizione del tessuto sociale materano (per esempio l’elevata incidenza della popolazione anziana) e conseguentemente della reale tipologia dei consumi della cittadinanza.
L’osservatorio potrebbe funzionare anche da strumento di controllo sui prezzi e, incrociandosi con i dati di analoghe strutture sulle povertà vecchie e nuove, proporre accordi ed interventi a favore delle fasce più deboli dei consumatori e/o delle persone e delle famiglie socialmente ed economicamente più vulnerabili.
AMBITO SOCIALE URBANO/AMBITO SOCIO TERRITORIALE INTERCOMUNALE E DISTRETTO DELLA SALUTE
L’Amministrazione Comunale e le OO.SS. SPI-CGIL, UILP-UIL, FNP-CISL ritengono che l’implementazione nuovo del Piano Urbano dei Servizi Sociali e Sociosanitari costituisce uno snodo fondamentale del processo di costruzione di un rinnovato welfare cittadino effettivamente inclusivo, equo, efficiente, efficace e rispondente alla mutevole articolazione dei bisogni sociali.
Diventa imprescindibile che, in parallelo alla garanzia dei livelli essenziali ed appropriati delle prestazioni sociali, vada elaborato, a livello di Ambito, un apposito Regolamento riguardante tutti i servizi e le prestazioni a domanda individuale, rapportando all’ISEE la definizione delle soglie di esenzione e riduzione e dei livelli di compartecipazione alla spesa.
L’altro aspetto cruciale del processo di costruzione della rete territoriale attiene all’integrazione “socio sanitaria”: i mutamenti intervenuti nei profili familiari, l’accentuato processo di invecchiamento della popolazione, l’espansione delle malattie cronico degenerative impongono una risposta unitaria alla persona, superando l’attuale rigida separazione tra assistenza sociale e sanitaria.
Lo stesso DPCM sui LEA sanitari (in particolare l’art.21) richiama la necessità di adottare precisi strumenti per l’integrazione fra sociale e sanità, a partire dalla definizione dei LEP Sociali, indispensabili ad esempio per il Piano sulla Non Autosufficienza.
Per organizzare l’integrazione servono scelte concrete: i Piani Sociali e Sanitari devono essere integrati a tutti livelli (cominciando da quello Regionale); il Distretto socio sanitario deve diventare il soggetto unico dell’integrazione, riconosciuto quindi dall’ASM e dagli Ambiti. La scelta, peraltro, è vincolante almeno per le aree ad alta integrazione: anziani, materno infantile, salute mentale, dipendenze, handicap; il Budget di salute deve diventare lo strumento centrale dell’integrazione finanziaria; il Punto Unico di Accesso ai servizi Sociali e Sanitari (come livello Essenziale), con l’obbligo della “presa in carico” del cittadino e del Piano di Assistenza Individuale; la Casa della Salute/ Casa di Comunità deve diventare il luogo fisico dell’integrazione sub-distrettuale con la finalità di garantire la promozione, la prevenzione della salute e la presa in carico della comunità di riferimento. L’emergenza pandemica Covid 19 ha fatto emergere con forza la necessità di un profondo ripensamento delle politiche di assistenza sociosanitarie per la popolazione anziana. Abbiamo visto con i nostri occhi la strage di anziani ad ogni latitudine e di ogni contesto. E’ stato evidente che il modello di cura custodiale ed istituzionalizzato non era affatto adeguato a proteggere questa parte così fragile della popolazione.
Anche nella nostra regione sono state tantissime le vittime all’interno dei luoghi dell’assistenza residenziale a lungo termine.
Per questo si ritiene indispensabile, nell’immediato, dar luogo ad un adeguato e tempestivo potenziamento dell’Assistenza Domiciliare Integrata Covid 19 per pazienti asintomatici, paucisintomatici, o in fase di dimissione ospedaliera o bisognosi di monitoraggio e cure primarie (già prevista dal Decreto Rilancio) al fine di dare una risposta adeguata ai bisogni delle persone fragili nei propri luoghi di vita, anche consentendo un utilizzo più appropriato delle strutture ospedaliere.
Strutturando ed ulteriormente qualificando, a tal fine, le attività e i servizi delle USCA sul territorio, opportunamente coadiuvati e supportati dall’ attivazione dell’infermiere di comunità, estendendoli anche alla presa in carico delle persone anziane affette da cronicità.
Tutto ciò in piena coerenza e in stretto raccordo progettuale con l’ attuazione degli interventi previsti dalla Componente 2 della Missione 5-lnclusione Sociale e dalla Componente 1 della Missione 6-Salute del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza
LA LEGGE REGIONALE N. 29/2017 “PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELL’INVECCHIAMENTO ATTIVO E DELLA SOLIDARIETA’ TRA GENERAZIONI”. NONNI CIVICI E ALTRE ATTIVITA’ Dl INTERESSE COLLETTIVO.
La Legge regionale n. 29/2017 rappresenta un rilevante elemento di innovazione culturale nell’approcciare le problematiche della senilità dal punto di vista della definizione delle politiche pubbliche in tutti i campi in cui la Regione, attraverso l’esercizio della potestà legislativa, esplica funzioni di regolazione e programmazione culturale, sociale, economica e di promozione e garanzia nell’accesso ai diritti ed alle opportunità.
Al fine della implementazione degli obiettivi della suddetta legge, l’Amministrazione Comunale e SPI-CGIL, UILP-UIL, FNP-CISL ritengono fondamentale che si attivi, con il pieno coinvolgimento dei soggetti del terzo settore, una iniziativa ed una progettualità diffusa attorno alle direttrici dell”‘Apprendimento permanente”, “Prevenzione e benessere” “Cultura e tempo libero” e,al contempo, che la Giunta Regionale preveda nella prossima programmazione finanziaria di bilancio un congrua dotazione economica e dia luogo alla costituzione della “Consulta Regionale Invecchiamento Attivo”
Nell’ambito delle istituzione del servizio civile volontario degli anziani, l’Amministrazione Comunale e le Organizzazioni sindacali condividano l’esigenza di rendere immediatamente operativa la figura dei “Nonni civici”.
Il Comune procederà, sentite le OO.SS., alla approvazione di un Regolamento del servizio di volontariato gratuito per finalità civiche denominato “Nonni civici”, rivolto ai cittadini in pensione che intendano dedicare una parte del loro tempo per attività volontaristiche in favore della collettività, che disciplinerà i requisiti, le condizioni di accesso e tutte le modalità di svolgimento dei servizi ivi previsti.
TRASPORTO URBANO E CURE TERMALI
Il trasporto viene concepito dalle parti come un fondamentale strumento di inclusione nella vita sociale e culturale della comunità e, tal fine, si ritiene essenziale cercare di eliminare quegli ostacoli, principalmente di natura economica, che si frappongono ad una piena fruizione di tale servizio.
ln questa prospettiva l’Amministrazione Comunale si impegna a definire un sistema articolato di esenzione/riduzione per fasce ISEE, in modo tale da sgravare dai relativi costi di accesso al servizio di trasporto urbano le famiglie di pensionate e pensionati con redditi medio — bassi.
L’Amministrazione comunale si impegna a facilitare l’accesso alle cure termali, per motivi terapeutici adeguatamente certificati, alle persone anziane basso reddito.
L’iniziativa persegue lo scopo, oltre che di preservare e salvaguardare il buono stato di salute, di favorire l’integrazione, la socializzazione ed il miglioramento della qualità della vita delle persona anziane e dei pensionati.
A tal fine, il Comune si impegna a pubblicare periodicamente, se sussistano a tal fine disponibilità finanziarie e nei limiti delle stesse, un Avviso Pubblico per l’erogazione di un contributo economico per la realizzazione dei soggiorni termali in favore di soggetti residenti con un’età pari o superiore a 65 anni che intendano recarsi, sulla base di prescrizione medica, presso località termali per soggiorni di cura. Il contributo verrà erogato in base al reddito o alla certificazione ISEE del nucleo familiare, secondo soglie di accesso e fasce reddituali determinate nello stesso avviso.
SICUREZZA PER GLI ANZIANI
La sicurezza è un diritto per tutti i cittadini. Un diritto fondamentale in quanto condizione di effettività per tutti gli altri diritti.
La sicurezza è anche un sentire, la percezione di sentirsi sicuri. Ciò è tanto più vero per quelle categorie di persone che, in ragione della loro vulnerabilità, sono destinatari privilegiati di truffe e raggiri. Per le persone anziane, in special modo.
Il fenomeno purtroppo è in crescita ed è reso più pervasivo anche in ragione dell’atomizzazione della famiglia e, di conseguenza, della solitudine in cui vivono molti anziani.
Per queste persone, la truffa, oltre al danno economico che comporta, rappresenta anche un vero e proprio motivo di caduta psicologica con ripercussioni molto serie sullo stile e sulla qualità di vita, compromettendone l’autonomia e la socializzazione.
Per questi motivi SPI-CGIL FNP-CISL UILP- UIL e “Amministrazione comunale ritengono importante promuovere, anche in collaborazione con gli Organi periferici del Ministero dell’Interno e delle forze di polizia, nonché con le associazioni dei consumatori, campagne periodiche di informazione e sensibilizzazione delle persone anziane sul tema della sicurezza (in casa, per strada, sul web), facendo leva sull’azione di prevenzione.
CONTRASTO AL FENOMENO DELLA LUDOPATIA E DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO
Secondo le risultanze della prima indagine epidemiologica sul gioco d’azzardo in Italia realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) il fenomeno ha assunto dimensioni estremamente rilevanti.
18 milioni e 400 mila il (36,4 della popolazione maggiorenne) sono coloro che hanno giocato almeno una volta d’azzardo nei 12 mesi precedenti l’indagine.
L’8% di giocatori ha un “profilo problematico”, ovvero fatica a gestire il tempo da dedicare al gioco, a controllare quanto spende, alterando i comportamenti familiari e sociali.
Tra le categorie a rischio vi è il gioco minorile e degli over 65.
Finire nella trappola del gioco d’azzardo determina pesanti ricadute sociali ed economiche:
• il rischio di contrarre debiti è maggiore;
• aumenta in modo rilevante il rischio usura;
• aumenta la possibilità di assumere comportamenti illegali o pericolosi per la propria salute.
L’Amministrazione comunale e SPI-CGIL FNP-CISL e UILP- UIL, pertanto, convengono sulla necessità di attivare — anche con l’ausilio degli appositi servizi dell’ASM — azioni di promozione e sensibilizzazione della comunità sulla base dei dati forniti dai Monopoli di Stato e altre forti certificative. Lo scopo è cercare di aumentare la consapevolezza del fenomeno del gioco d’azzardo nella propria realtà locale e sulle conseguenze che ne possono derivare, come l’insorgenza delle patologie.
Un altro versante di iniziative deve concentrasi sulla tutela delle fasce più deboli, chiedendo un impegno a tutti gli attori educativi — scuole, enti educativi ed associazioni — nella promozione di momenti di sensibilizzazione ed educazione sulle tematiche del gioco d’azzardo anche attraverso lo sviluppo e il sostegno del pensiero critico e libero.
Infine un’altra modalità di intervento potrebbe consistere nella definizione di forme di sostegno per i gestori di pubblici esercizi privi di slot macchine e altri giochi d’azzardo legalizzati, attraverso azioni politico amministrative e di valorizzazione del consumo critico (ad esempio si potrebbero attivare misure di fiscalità locale premiale per gli esercizi virtuosi e incrementare per gli altri).
DIGITALIZZAZIONE INNOVAZIONE E CITTADINANZA CONSAPEVOLE
L’intelligenza artificiale, internet delle cose, l’economia digitale costituiscono ormai tendenze di fondo che la pandemia in atto ha accelerato esponenzialmente.
Tali cambiamento hanno impatto sui modi di produzione, sul lavoro, sulle condizioni di vita delle persone e delle comunità.
La tecnologia, favorendo la riduzione di emissioni e la realizzazione di cicli produttivi innovativi può contribuire alla creazione di un modello di sviluppo sostenibile.
La digitalizzazione può ridurre le distanze fisiche tra le persone, contribuendo a contrastare il senso di isolamento e di solitudine, e tra persone e servizi in materia di informazione, formazione, istruzione, salute, assistenza, sicurezza.
La diffusione dell’innovazione digitale può avere impatti anche sulla tenuta e la qualità del sistema democratico: da un lato ci sono potenziali rischi di monopolio delle informazioni e di maggiore ingerenza e controllo della privacy dei cittadini; dall’altro, occasioni di maggiore partecipazione alla vita pubblica e di un controllo sociale delle decisioni prese dalla politica e dai livelli di governo.
L’Unione Europea ha indicato nella digitalizzazione uno degli assi strategici per l’allocazione delle risorse del Next Generation UE e conseguentemente tale indicazione è stata assunta nel nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e sostanziata nel novero di interventi previsti dalla Missione 1 “Digitalizzazioni, Innovazioni, Competitività, Cultura e Turismo”.
Tutto ciò premesso, anche l’Amministrazione comunale e le Organizzazioni Sindacali ritengono grandemente rilevante l’innovazione digitale in quanto strategica per ridurre la burocrazia, migliorare la qualità dei servizi offerti, semplificare il rapporto con i cittadini, realizzare infrastrutture e piattaforme abilitanti per uno sviluppo inclusivo e sostenibile, coinvolgere imprese e cittadini che possono diventare co-produttori di servizi pubblici grazie alla nuove competenze.
Per queste ragioni, le Parti concordano che l’accesso competente e consapevole alle nuove tecnologie rappresenta un nuovo diritto di cittadinanza.
I processi di digitalizzazione, necessitano di un Governo condiviso ad ogni livello istituzionale che coniughi innovazione, sviluppo, benessere, affinché tali opportunità diventino una leva per ridurre le diseguaglianze e non amplificarle, potenziando il sistema democratico e valorizzando ruolo e contributo di uomini e donne nella società.
ln particolare l’Amministrazione comunale e le Organizzazioni Sindacali si impegnano a perseguire le seguenti linee prioritarie di intervento:
è importante garantire pari opportunità di accesso a tutti i cittadini alla rete. L’Amministrazione comunale avvierà quindi un monitoraggio rispetto alla possibilità di accesso alla connettività veloce e superveloce delle diverse zone della città, con particolare attenzione a scuole, centri civici e biblioteche, quartieri periferici e alloggi pubblici; l’Amministrazione comunale si impegna a monitorare le situazioni di bisogno e a destinare prioritariamente alle categorie sociali più vulnerabili eventuali progetti e risorse destinati all’acquisto e all’utilizzo di dispositivi digitali; l’Amministrazione comunale e le Organizzazioni Sindacali e/o Enti e Associazioni di loro emanazione collaboreranno nella strutturazione di progetti intergenerazionali e di percorsi di alfabetizzazione digitale, rivolti primariamente ai cittadini anziani, orientati in particolare alle competenze necessarie ai rapporti con le pubbliche amministrazioni ed il sistema sanitario, e con l’obiettivo ulteriore di creare occasioni di contrasto ad isolamento e solitudine.
Inoltre una particolare attenzione sarà dedicata all’acquisizione di consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti digitali, con riferimento ai temi del trattamento dei dati personali, e anche ai fenomeni del cyber bullismo e delle truffe informatiche; in un’ottica di semplificazione amministrativa, il Comune implementerà la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi e delle pratiche per favorire un servizio più semplice per la cittadinanza (ad es. agenda elettroniche per gli appuntamenti, rilascio di certificazioni, autorizzazioni, verifica dello stato di avanzamento delle pratiche, etc.).
CENTRO SOCIALE ANZIANI
Allo scopo di favorire l’aggregazione degli anziani, l’utilizzo del tempo libero, il reinserimento nella vita sociale e, al contempo, costruire ed implementare un luogo di incontro aperto al confronto intergenerazionale, le parti si impegnano a promuovere la costituzione di un “Centro Sociale Anziani”.
l’Amministrazione Comunale si impegna ad individuare un locale di proprietà comunale da affidare in comodato gratuito al rappresentante legale del costituendo Centro Sociale. Le OO.SS. dei pensionati SPI-CGIL FNP-CISL UILP-UIL e l’Amministrazione comunale si incontreranno per definire Io schema di Statuto del Centro Sociale.
La foto della conferenza stampa