Nell’ambito del Progetto “Incontro e Confronto” messo in campo dall’Ordine dei Geologi di Basilicata con il mondo della Pubblica Amministrazione e delle Aziende a partecipazione Pubblica, si è svolto un incontro tra l’Ordine dei Geologi di Basilicata e l’Acquedotto Lucano S.p.A. finalizzato alla discussione e ottimizzazione di tutte quelle attività che vedono la figura del geologo interfacciarsi con la suddetta Azienda Pubblica.
I punti all’ordine del giorno sono stati diversi: dalle competenze del geologo nella definizione del modello geologico-tecnico riguardanti opere lineari, alla direzione dei lavori nella realizzazione di campagne geognostiche; dalla tutela della risorsa idrica, alla valorizzazione di antiche e storiche opere idrauliche fino alla necessità di avviare gli uffici di direzione lavori prevedendo la figura professionale del geologo soprattutto quando si realizzano opere con sviluppo lineare in versante.
Particolare soddisfazione è stata espressa dal Presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata Gerardo Colangelo er la disponibilità e l’approfondimento delle tematiche discusse insieme ai vertici dell’Acquedotto Lucano, guidati dall’Amministratore Unico Dr. Giandomenico Marchese. L’obiettivo dell’Ordine – afferma Colangelo, è quello di avere una Azienda a partecipazione Pubblica quale l’Acquedotto Lucano più vicina al professionista e di conseguenza al cittadino, dove l’utilizzo dell’acqua venga visto sia come “uso” che come “georisorsa”. Con questo incontro – continua Colangelo, abbiamo voluto cogliere anche l’opportunità di mettere in campo iniziative congiunte finalizzate alla valorizzazione del bene più prezioso necessario ed indispensabile per la nostra esistenza, anche con il coinvolgimento di tutte quelle istituzioni che a vario titolo si occupano della gestione dell’acqua intesa come bene pubblico.
La volontà da parte dell’Acquedotto Lucano e la concreta possibilità a breve di riapertura dell’ “Avviso pubblico per la formazione di un elenco di operatori economici per l’affidamento a Soggetti qualificati di servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria, anche integrata, servizi attinenti all’urbanistica e alla paesaggistica, servizi affini di consulenza scientifica e tecnica, servizi di sperimentazione tecnica e analisi di importo inferiore a euro 100.000”, rappresenta senza dubbio un risultato importante per tutto il mondo professionale – afferma Raffaele Nardone, Consigliere del Consiglio Nazionale dei Geologi, evidenziando ancora una volta la vicinanza tra l’Azienda e libero professionista. Una sinergia che attraverso un percorso virtuoso iniziato negli anni precedenti ha portato al riconoscimento del ruolo del geologo sia internamente che esternamente all’azienda stessa.
Giandomenico Marchese, Amministratore Unico di Acquedotto Lucano SpA.
“L’incontro con l’Ordine dei Geologi riveste particolare importanza considerata la necessità di utilizzare, nell’ambito di alcune attività di gestione del servizio idrico integrato, le conoscenza tecniche e scientifiche proprie della figura del geologo. A conferma di tale necessità è la imminente pubblicazione dell’avviso pubblico per la formazione di un elenco di operatori economici, tra i quali i geologi, da cui attingere con criteri di trasparenza e di rotazione per le specifiche necessità della società”.
Colangelo Presidente Ordine dei Geologi:
“L’aumento della popolazione urbana ha amplificato la richiesta d’acqua, negli ultimi anni si è quadruplicato il prelievo domestico dell’acqua ipotizzando, entro il 2050, un aumento della richiesta di circa l’80%. Ie variazioni climatiche e l’incremento dei consumi delle risorse idriche per uso umano, agricolo e industriale stanno producendo diffusi fenomeni di impoverimento e inquinamento delle falde acquifere per cui occorre garantire la risorsa idrica in quantità e qualità sostenibile alle generazioni attuali e future. Le falde acquifere sono un bene prezioso da difendere, l’equilibrio delle acque nel sottosuolo è delicatissimo e bastano piccole variazioni per compromettere processi naturali molto lunghi e complessi. La riduzione delle perdite dalle reti di adduzione e di distribuzione, inoltre, rappresenta una criticità importante della nostra regione, afflitta da atavici problemi di instabilità geologica dei terreni attraversati dalle reti le cui perdite possono rappresentare una componente scatenante dei processi erosivi e franosi nei terreni caratterizzati da litologie flyscioidi attraversate.
Occorre affrontare con decisione la questione delle variazioni climatiche che determinano la disponibilità di acqua e il suo utilizzo da parte dell’uomo. In questo contesto, l’attività dei geologi ricopre una posizione fondamentale ed esclusiva perché sono i professionisti che conoscono, studiano ed analizzano quei processi che permettono di individuare le principali criticità del percorso idrico sulla base di un modello idrogeologico di dettaglio. Lo stato dell’arte sugli studi idrogeologici eseguiti sul territorio lucano evidenzia come nel nostro sottosuolo si è in presenza di formazioni litologiche che funzionano come grandi ed enormi serbatoi naturali d’acqua. E’ quanto mai necessario ed opportuno quindi, investire nel sottosuolo al fine di analizzare dal punto di vista qualitativo e quantitativo le falde acquifere e comprendere la grandezza di questi serbatoi idrici naturali. Quello che viene ribadito dai geologi di Basilicata e che bisogna ripartire dall’educazione di adulti e bambini, di cittadini comuni e amministratori politici affinché ci sia un utilizzo responsabile e sostenibile della risorsa idrica”.