Singetta (Forza Civica): “Regolarizzare i lavoratori irregolari per combattere la criminalità organizzata e garantire controlli sanitari indispensabili”. Di seguito la nota integrale.
“La regolarizzazione dei lavoratori irregolari riguarderà agricoltori, colf e badanti, ma i permessi temporanei previsti per sei mesi saranno subordinati ad un rigido controllo dell’ispettorato del lavoro. Si delinea questo compromesso nel Governo sul tema che da giorni divide la maggioranza. La questione fondamentale è quella di garantire livelli adeguati di tutela della salute individuale e collettiva in conseguenza dell’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del contagio da Covid-19 e per favorire nel contempo l’emersione di rapporti di lavoro irregolari. I datori di lavoro italiani di uno Stato membro dell’Unione Europea, ovvero i datori di lavoro straniero in permesso di soggiorno possono presentare istanza di regolarizzazione qualora intendano concludere un contratto di lavoro. Si deduce che l’importanza delle regolarizzazioni per motivi di lavoro riguardano: l’agricoltura, l’allevamento, la pesca, l’assistenza alla persona, il lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare. I cittadini stranieri irregolari sono solitamente “invisibili” e questo è un fatto non più tollerabile in virtù della prevenzione alla diffusione del contagio e per la salute pubblica, pertanto la regolarizzazione è una risposta di legalità e di maggior sicurezza per tutti. Permettere a chi vive e lavora in Italia di poterlo fare in modo in modo regolare no costretto a subire ricatti, sfruttamento e illegalità che ancora dominano in settori in mano alla criminalità organizzata deve essere prioritario. Oltre alla richiesta di regolarizzazione da parte dei datori di lavoro, occorre quindi prevedere la possibilità di un’emersione, almeno temporanea di quanti vogliono emergere, uscendo dalla clandestinità per potersi inserire nel circuito lavorativo della legalità. Sacrosanto il permesso di soggiorno temporaneo “per calamità” come lo stesso decreto sicurezza prevede, al fine di far lavorare legalmente quelli che già sono in Italia e lavorano, ma attualmente sfruttati senza diritti e senza controlli sanitari.”
Giu 29