Sistema sanitario regionale, Summa (Cgil Basilicata), Scarano (Fp Cgil Potenza) e Adduce (Fp Cgil Matera): “Bardi convochi con urgenza i sindacati. Centinaia di lavoratori e lavoratrici della sanità esclusi dalla riforma in essere”. Di seguito la nota integrale.
Riteniamo alquanto grave la decisione del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, di discutere la riforma sanitaria regionale con sindaci e province senza previo confronto con i sindacati che rappresentano centinaia di lavoratori che si sono spesi tanto e continuano a spendersi in prima linea contro la pandemia”. È quanto affermano il segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa e le segretarie generali della Fp Cgil di Potenza e Matera, rispettivamente Giuliana Scarano e Giulia Adduce. “In una situazione di forte criticità quale quella attuale, dove ancora si fa fatica, a due anni dall’emergenza sanitaria, a garantire le cure essenziali ai cittadini tra ritardi, lunghe liste di attesa e mancanza di personale, è impensabile che il governo regionale possa decidere del futuro del sistema sanitario senza prendere in considerazione tutte le professionalità che permettono allo stesso sistema di stare in piedi. Un vero paradosso.
Allo stato, a seguito del riconoscimento alle Regioni di un fondo di 600 milioni da ripartire per far fronte allo sforzo finanziario per il Covid e dell’intesa Stato Regioni del 12 gennaio 2022 con cui sono state assegnati alla Basilicata oltre 92 milioni di euro per i vari interventi previsti dalla missione 6 Salute (case della comunità, Cot, ospedali di comunità, ammodernamento tecnologico) non si è avviato alcun confronto sulle direttrici dell’organizzazione futura del sistema sanitario regionale con le parti sindacali, nemmeno un larvato tentativo di discussione sul piano sanitario e sulla futura organizzazione.
Noi non siamo disponibili a rinunciare a un modello di sanità fondato sulla centralità del ruolo pubblico, la presenza capillare sul territorio, la quantità e qualità del servizio – concludono Summa, Scarano e Adduce -. Il nuovo modello organizzativo dell’assistenza sanitaria e territoriale richiederà un numero e un volume di investimenti ben superiore allo stanziamento previsto a valere sul Pnrr, avendo ben chiara l’ idea di come la pandemia sia ormai un fenomeno strutturale. C’ è un gran parlare delle opportunità del Pnrr e in particolare sulle due missioni che riguardano la salute e l’istruzione, senza affrontare le vere questioni che stanno a monte, ovvero di come garantire questi servizi e con quali risorse si pagherà il personale. Il Pnrr finanzia solo la spesa straordinaria per la realizzazione dei contenitori. Per evitare che il tutto si concluda con la realizzazione di contenitori senza contenuti, il tema va affrontato adesso e vanno individuate le risorse relative per finanziare la spesa corrente per i sevizi. Per questo motivo chiediamo un incontro urgente al presidente della Regione affinché faccia finalmente chiarezza sulla riforma in essere e accolga le nostre istanze”.