Giuseppe Pietro Mancarella in rappresentanza della Confederazione Cobas Lecce e Cobas Pubblico Impiego informa di aver comunicato alla Questura di Bari che insieme ai vincitori e idonei del concorso di Foggia per n.2445 e agli Educatori e Operatori Socio Sanitari degli ambiti territoriali delle diverse province pugliesi ha organizzato un sit-in di protesta a Bari Lungomare Nazario Sauro nei pressi della Presidenza della Regione Puglia per mercoledì 22 Luglio 2020 dalle ore 9,00 alle ore 13.
Tale iniziativa sindacale è per portare a conoscenza dell’opinione pubblica la necessità di tutte le strutture ospedaliere Pugliesi della carenza di personale OSS.
Per ovviare a questa carenza di personale nelle strutture ospedaliere vi sono stati diversi approcci, ci sono ASL che hanno assunto a tempo determinato altre che addirittura ricorrono al lavoro interinale.
Questa situazione assurda adesso deve finire da Lecce a Foggia, ogni Asl decide a modo proprio, ad esempio a Foggia si parla di piano triennale di assunzioni e per assurdo si può verificare che se un vincitore ha scelto un ospedale venga assunto immediatamente mentre a chi ha scelto l’Asl gli “promettono” l’assunzione nei tre anni successivi. L’Asl di Bari non ha ancora deliberato e quindi si può ben capire che un concorso su base regionale ha diversa applicazione su base provinciale.
Visto che spesso le Asl si allineano al pensiero unico non vorremmo che le altre Asl nel giro di pochi giorni facciano il copia e incolla della delibera dell’ASL di Foggia.
La nostra richiesta sindacale, è quella dell’assunzione immediata di tutti i vincitori cioè n.2445 nelle varie Asl pugliesi e lo scorrimento immediato della graduatoria.
Le assunzioni a tempo indeterminato devono avere la precedenza su tutte le altre assunzioni, tempo determinato e lavoro interinale, la meritocrazia deve premiare chi ha studiato e superato il concorso per n.2445 Operatori Socio Sanitari, cioè prima i vincitori poi subito dopo gli idonei con lo scorrimento della graduatoria.
A supporto della nostra iniziativa sindacale Cobas Pubblico Impiego si fa presente che con disegno di legge – Atto Camera Ordine del Giorno 9/02500-AR/212 presentato dall’On. Stefania Mammì testo presentato mercoledì 8 luglio 2020 modificato giovedì 9 luglio 2020, seduta n. 369: “La Camera, premesso che:
al fine di perseguire l’obiettivo di eliminare il lavoro precario nella sanità pubblica, affianco ai provvedimenti attuati per la stabilizzazione dei lavoratori precari è apprezzabile l’impegno mostrato dal Governo nel considerare l’opportunità di attingere all’esaurimento delle graduatorie concorsuali vigenti per consentire alle amministrazioni l’assunzione a tempo indeterminato di personale non dirigenziale, come dimostrato dall’accoglimento come raccomandazione dell’ordine del giorno presentato sul medesimo oggetto nel corso della seduta alla Camera dei Deputati n. 307 dello scorso 19 febbraio 2020;
tale impegno del Governo è altresì confermato dalla legge n. 160 del 27 dicembre 2019 che ha autorizzato l’utilizzazione delle graduatorie pubbliche approvate nel 2011 fino al 30 marzo 2020 e delle graduatorie pubbliche approvate dal 2012 al 2017 lino al 30 settembre 2020; inoltre le graduatorie approvate negli anni 2018 e 2019, sempre secondo quanto stabilito nell’ultima legge di bilancio per il 2020, sono rese utilizzabili entro tre anni dalla loro approvazione;
data la recente sospensione dei termini a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19, si ritiene che il termine di utilizzo delle graduatorie debba intendersi prorogato sulla base di quanto disposto dalla recente decretazione d’urgenza;
riscontrando pertanto favorevolmente quanto il Governo tenga in considerazione l’utilizzo dello strumento dello scorrimento delle graduatorie concorsuali vigenti al fine di fronteggiare la grave carenza di personale e superare il precariato;
seppure siano condivisibili e legittime le aspettative dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni, è bene ricordare che ai sensi dell’articolo 36, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, il lavoro a tempo determinato è ammesso «per rispondere ad esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale»;
nella prassi si è al contrario affermata la consuetudine del ricorso alla tipologia di contratti a tempo determinato per coprire i ruoli indeterminati vacanti, in contrasto con le norme nazionali, europee e con quanto sancito dall’articolo 97 della Costituzione italiana;
anche alla luce dell’attuale contesto di emergenza sanitaria, si rileva l’opportunità di favorire e assunzioni a tempo indeterminato degli idonei ai concorsi, prevedendo la priorità di scorrimento delle graduatorie concorsuali attualmente vigenti rispetto alla stabilizzazione dei precari, al fine di assicurare la tutela delle aspettative dei candidati risultati idonei nei concorsi della pubblica amministrazione e di contrastare la precarietà nella sanità pubblica,
impegna il Governo:
a valutare l’opportunità di prevedere, in futuri provvedimenti anche di natura legislativa, al fine di contrastare la precarietà nella sanità pubblica, che le amministrazioni possano procedere all’assunzione a tempo indeterminato di personale non dirigenziale, previo esaurimento delle graduatorie vigenti in ordine cronologico per la stessa categoria professionale;
a valutare l’opportunità, sempre al fine di contrastare la precarietà nella sanità pubblica, di aprire un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali dei candidati risultati idonei ai concorsi pubblici, al fine di individuare soluzioni che favoriscano la priorità di scorrimento delle graduatorie attualmente vigenti e le assunzioni a tempo indeterminato degli stessi”.
Finalmente, a distanza di diversi mesi dall’espletamento dell’ultima prova concorsuale e dopo varie modifiche, annullamenti e rettifiche, in data 17 giugno 2020, è stata pubblicata la graduatoria “definitiva” del concorso pubblico per la copertura di nr. 2445 posti di Operatore Socio Sanitario, inizialmente indetto dall’A.O.U. Ospedali Riuniti di Foggia e successivamente esteso a livello regionale.
Il numero dei candidati “esterni”, dichiarati vincitori, al netto delle riserve di legge, che andranno a coprire il fabbisogno di personale per l’anno 2020 nelle varie A.S.L. della Regione Puglia, è pari a 1474; tuttavia, non bisogna dimenticare che, il numero di candidati vincitori “esterni” per il triennio 2020 – 2022, come da bando di concorso, è pari a 1718!
Sin dal primo momento, quella che è stata definita dagli Ospedali Riuniti la “graduatoria definitiva” del concorso ha generato enormi perplessità.
In particolare, nei vari elenchi di assegnazione sedi succedutisi negli ultimi venti giorni, diversi candidati vincitori risultano contrassegnati dal colore rosso, in quanto, per la loro posizione, sarebbero state riscontrate problematiche inerenti l’attribuzione del punteggio per titoli di servizio e/o la validità del requisito essenziale di partecipazione al concorso (e cioè, l’attestato O.S.S.).
Ad oggi, i controlli non sembrano essere stati ultimati (sic!), poiché vi sono ancora canditati in attesa di verifica dell’attestato o in attesa di decurtazione punteggio e tanto, nonostante che, gli Ospedali Riuniti, con avviso del 19.06.2020, avesse indicato termine perentorio fino alle ore 00,00 del giorno 29.06 u.s. affinché i candidati vincitori esprimessero le loro opzioni di preferenza delle sedi di destinazione – non si capisce, poi, perché mai non sia stato indicato un termine perentorio anche per l’inoltro della documentazione probatoria.
Ma vi è di più!
Nell’ultimo elenco di assegnazione sedi, pubblicato sul sito degli Ospedali Riuniti, alcuni candidati vincitori risultano addirittura rinunciatari e/o decaduti!
Ci si auspica, a questo punto, che gli Ospedali Riuniti di Foggia, nel rispetto del principio di trasparenza della Pubblica Amministrazione, chiariscano quanto prima la situazione e, soprattutto, procedano a rettificare il punteggio a tutti quei candidati per i quali, per stessa ammissione degli Ospedali Riuniti, sono state riscontrate delle incongruenze tra quanto dichiarato e quanto effettivamente accertato ed ad eliminare dalla graduatoria tutti quei candidati rinunciatari/decaduti, proclamando al contempo vincitori i candidati, aventi diritto, dalla posizione nr. 1475 a seguire, ai quali, non si sa per qual motivo, è stata già richiesta documentazione probatoria.
La manifestazione che si terrà mercoledì 22 sul Lungomare Nazario Sauro davanti alla Regione Puglia di Bari sarà solo l’inizio, ne seguirà una anche su Foggia e successivamente in tutta la Puglia.
La determinazione dei vincitori è tale per cui si faranno sentire in maniera ancora più forte e decisa!!!
I concorsisti idonei affermano: “questa volta l’hanno fatta davvero grossa e non staremo più a guardare, cercheremo in tutti i modi di mettere fine a questo scempio. Vincitori e idonei della telenovela dell’anno il concorso OSS di Foggia”.
Pertanto chiediamo l’immediata assunzione dalla graduatoria definitiva del Concorso degli Ospedali Riuniti di Foggia, che prevede l’assunzione di 2445 Operatori Socio Sanitari da distribuire nelle diverse ASL pugliesi e lo scorrimento immediato della stessa nelle assunzioni.
Speriamo e scongiuriamo che non vi sia un ritorno della pandemia da Covid19 dopo l’estate e che l’emergenza non vada contro la meritocrazia dei vincitori ed idonei del concorso di Foggia.
Giuseppe Pietro Mancarella in rappresentanza della Confederazione Cobas Lecce e Cobas Pubblico Impiego