Maurizio Girasole, Segretario Generale Filctem Cgil Matera in una nota annuncia che si è concretizzata davanti al notaio la vendita del sito produttivo Ex Mythen alla Greenswitch. Di seguito la nota integrale.
Il 28 giugno 2017 si è concretizzata davanti al notaio la vendita del sito produttivo ex Mythen alla Greenswitch da parte della Curatela Fallimentare, ed il contestuale aumento di capitale con l’ingresso di un parte d’oltre oceano, ma con origini lucane.
L’ex Mythen di Ferrandina, fallita nel 2014, ha un nuovo proprietario: l’azienda Mosaico Digitale di Salvatore Pepe, una società a responsabilità limitata che, alla tradizionale tecnica mosaicista, ha unito un innovativo sistema basato sulle più moderne tecnologie digitali a cui si aggiunge un socio Canadese, di orgini ferrandinese. Greenswitch e, attraverso la trasformazione di sottoprodotti dell’agricoltura che creano biomasse, produrrà olii da destinare alla farmaceutica e allacosmetica. L’opificio Mythen ha un efficiente e moderno impianto e mandandarlo in fonderia come è successo per la Panasonic, la Nysltar e la CFP ex Caffaro sarebbe stato folle. Si produce olio di soia epossidato con processi chimici di transesterifcazione ed estrificazione; c’è una colonna di distillazione che è la più alta d’Europa.
Nella nuova cordata societaria è stato conivolto tutto il management dell’ex Mythen per far sì che diventasse parte attiva del progetto.
L’obiettivo di Pepe e soci, esplicitato negli incontri sindcali, è “fare chimica verde, pensare a coltivazioni agricole a chilometri zero. Altro obiettivo, secondo Pepe, è quello di coinvolgere l’agricoltura locale anche per creare “ricerca ed innovazione della produzione agricola non sottraendo la peculiarità del settore all’alimentazione umana e animale.
Adesso come sindacato auspichiamo la progressiva e rapida riassunzione dei 70 lavoratori ex dipendenti Mythen, lavoratori a casa senza nessun sostegno al reddito , con la mobilità ordinaria scaduta e senza certezza di entrare nella platea dei fruitori della mobilità in deroga. Chiederemo un tavolo presso Confapi Matera, a cui è associata Greenswicth, per avere risposte sul piano industriale, sul nuovo socio e sull’andamento del piano di intervento pubblico della Regione Basilicata “PIA”.
Bisogna dare atto al curatore fallimentare Prof. Eustachio Cardinale di aver ridato una speranza ad un territorio, quale quello della Valbasento di riattivare un sito produttivo che credevamo già chiuso irreversibilmente.
Giu 30