Il Segretario Generale SLC CGIL Anna Russelli e la Rsu aziendale in una nota denunciano il pagamento al 50% per Natale da parte dell’azienda Datacontact della tredicesima ai dipendenti addetti al Cup e ai Servizi di Innovazione regionali. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione dai Segretari Regionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.
SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL SU DATACONTACT: “SI RISPETTINO I LAVORATORI EVITANDO DI DIRE LE SOLITE BUGIE A DISTANZA DI UN ANNO ESATTO”
“Una storia che, a distanza di un anno, si ripete con le stesse modalità e le medesime strumentalizzazioni”.
Lo dichiarano i Segretari Regionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL che denunciano un atteggiamento intollerabile da parte della Società Datacontact che gestisce il CUP – Contact center della Regione Basilicata e supporti ai progetti/processi di innovazione con l’utilizzo di circa 80 lavoratori.
“E’ incomprensibile quanto dichiarato dall’azienda con una asettica comunicazione ai lavoratori laddove si comunica che, a loro dire, per responsabilità della Regione Basilicata non si era nelle condizioni di poter effettuare l’intero pagamento delle 13^ mensilità nei termini previsti dal CCNL in applicazione”.
“E’ quantomeno paradossale – dichiarano i segretari regionali – la condizione che a distanza di un anno esatto si ripete all’interno della stessa società, utilizzando la professionalità e la correttezza dei lavoratori nel tentativo di strumentalizzarli e fare pressioni sulla politica regionale per poter trarre esclusivi vantaggi circa la prosecuzione delle attività di cui trattasi”.
“Le scriventi segreterie tengono a chiarire che la partita economica, che si dice di vantare nei confronti della Regione Basilicata, non ha alcuna attinenza né relazione con le attività della commessa sopra citata. Infatti, è giusto chiarire che non più tardi del mese scorso sono state saldate alla Società, da parte della Regione Basilicata, le somme dovute per le attività svolte nell’ambito della commessa CSB (Centro servizi della Basilicata). Per tali ragioni, pur nella consapevolezza di avere a che fare con servizi considerati essenziali per i cittadini lucani, preannunciamo l’avvio dello stato di agitazione di tutti i lavoratori interessati e che nei prossimi giorni saranno avviate le procedure per mettere in campo azioni di lotta più forti ed incisive”.
“Poiché parliamo di lavoratori che, quotidianamente, svolgono il proprio lavoro con grande coscienza e responsabilità, auspichiamo che la Regione Basilicata, committente della Datacontact, possa intervenire con una convocazione urgente delle parti in questione. Si denuncia, inoltre, un atteggiamento che rasenta l’attività antisindacale non essendo, le scriventi segreterie, state convocate per essere informate della questione ed evitare che, la condizione intervenuta, potesse creare tensioni e forti criticità ai lavoratori della società”.
Il Segretario Generale SLC CGIL Anna Russelli e la Rsu aziendale: “Datacontact, un Natale al 50%”
Anche quest’anno, come lo scorso, le lavoratrici e i lavoratori Datacontact addetti al Cup e ai Servizi di Innovazione regionali hanno ricevuto dall’azienda la sgradita sorpresa del mancato pagamento della intera tredicesima. L’azienda ha infatti comunicato, solo dopo sollecitazioni delle rappresentanze sindacali, che metà della tredicesima verrà versata prima di Natale e il saldo successivamente.
Per incomprensibili “ragioni contabili”, l’azienda, che gestisce una importante commessa pubblica, ritiene che i lavoratori possono fare a meno dell’intera mensilità, almeno prima delle feste.
Colpisce, inoltre, la scorrettezza relazionale legata al fatto che la comunicazione ai sindacati ai lavoratori è stata fatta solo dopo la richiesta esplicita delle RSU Aziendali. Ed è, inoltre, spontaneo domandarsi come mai l’altra azienda che lavora in consorzio, sulla stessa commessa, con Datacontact, cioè Lucana Sistemi, abbia invece provveduto a regolare versamento della tredicesima.
Chiediamo al committente, cioè alla Regione Basilicata, di intervenire immediatamente per verificare per quale motivo l’azienda Data Contact non abbia effettuato il pagamento. È inaccettabile che i lavoratori debbano, ripetiamo, per il secondo anno consecutivo, subire tale trattamento da una impresa che gestisce un servizio pubblico ampiamente retribuito.