Le Segreterie di Basilicata di Slc-Cgil, Uilposte, Confsal-Com, Failp-Cisal e Ugl-Fnc in una nota congiunta chiedono alle direzioni lucane di Poste Italiane di tutelare i diritti dei dipendenti. Di seguito la nota integrale.
In quanto rappresentanti dei lavoratori, Slc-Cgil, Uilposte, Confsal-Com, Failp-Cisal e Ugl-Fnc denunciamo con forza le gravi violazioni del diritto alla salute ed al riposo post-lavorativo perpetrate da Poste
Italiane. È inaccettabile che l’azienda continui a esercitare pressioni commerciali utilizzando gruppi whatsapp
creati ad “Hoc” su cellulari privati dei dipendenti e molto spesso anche dopo l’orario di lavoro.
Queste pratiche, non solo sono irrispettose dei nostri diritti fondamentali, ma rappresentano una chiara violazione delle normative vigenti in materia di riposo e disconnessione dal lavoro. I dipendenti di Poste Italiane, in particolare i direttori e gli specialisti commerciali, non possono e non devono essere oggetto di continue vessazioni e di stress correlato al lavoro soprattutto al di fuori degli orari di servizio. Emblematiche le occasioni in cui i DF si sostituiscono agli RCF prendendo in mano le redini del servizio commerciale ed esercitando direttamente forti pressioni su RCZ, SCM, SCF e DUP. Con il presente comunicato, oltre a segnalare queste gravi violazioni ai vertici di MAT chiediamo agli stessi un urgente incontro in presenza.
Vogliamo rispetto e confronto con l’azienda.
Ecco alcuni punti cruciali che vogliamo discutere e sottolineare:
1. Rispetto del diritto al riposo: Ogni lavoratore ha diritto a un adeguato periodo di riposo giornaliero e
settimanale. È fondamentale che questo diritto venga rispettato senza eccezioni.
2. Divieto di contatti fuori orario: Utilizzare WhatsApp o qualsiasi altro mezzo di comunicazione per questioni lavorative al di fuori dell’orario di lavoro è inaccettabile e deve cessare immediatamente, così come l’utilizzo, in qualsivoglia ora del giorno, di quelli privati. Sia chiaro!
3. Salute e benessere dei lavoratori: Le continue pressioni e comunicazioni fuori orario aumentano lo stress da lavoro correlato, incidendo negativamente sulla salute e sul benessere dei dipendenti.
4. Conseguenze legali: Poste Italiane deve essere consapevole che la continuazione di queste pratiche può comportare gravi conseguenze legali, in quanto costituiscono una violazione dei diritti dei lavoratori sanciti
dalla legge.
Richieste: Chiediamo con fermezza che Poste Italiane:
• Cessi immediatamente qualsiasi forma di comunicazione lavorativa al di fuori degli orari di lavoro.
• Garantisca il rispetto del diritto alla disconnessione dei dipendenti, tutelando così il loro riposo e benessere.
• Adotti misure concrete per prevenire future violazioni e per assicurare che ogni dipendente
possa lavorare in un ambiente sereno e rispettoso delle normative vigenti.
Invitiamo tutti i lavoratori a segnalare immediatamente ogni abuso e a unirsi a noi in questa battaglia per difendere i nostri diritti. Non possiamo permettere che il nostro riposo e la nostra salute vengano compromessi da pratiche aziendali scorrette e invasive.
Uniti, possiamo fare la differenza e ottenere il rispetto che meritiamo.