Semplificazione delle procedure e accelerazione dei tempi di realizzazione delle opere rappresentano priorità assolute per il rilancio degli investimenti pubblici e privati e per stimolare la crescita in questo particolare momento storico. Novità significative in questo senso sono state introdotte dal cosiddetto decreto Semplificazioni (convertito nella legge n.120 del 2020), varato in piena pandemia, con la finalità di aggredire uno dei principali ostacoli alla capacità competitiva del Paese. Le ricadute e i benefici per le imprese sono state al centro di un webinar promosso dalla Comitato Piccola Industria di Confindustria Basilicata, in collaborazione con Ance Basilicata.
“Un tema che non casualmente apre il ciclo di webinar promosso dalla nostra Piccola Industria – ha detto il presidente, Antonio Braia – e che rappresenta la chiave del rilancio per un settore strategico per la regione. Momenti come questi hanno l’obiettivo di facilitare, grazie al confronto, le buone pratiche e accelerare conoscenza ed esperienza, così da rilanciare con forza e coraggio le nostre PMI”. “Sul terreno delle semplificazioni abbiamo fatto sicuramente passi in vanati – ha aggiunto il presidente di Ance Basilicata, Vincenzo Auletta – ma di certo non mancano le contraddizioni. A partire dalla mancanza dei decreti attuativi necessari all’entrata in vigore delle previsioni contenute nella legge”.
All’indomani del via libera da parte del Parlamento al commissariamento di 58 opere nazionali, tra cui anche infrastrutture di valenza strategica per la Basilicata, sul modello del nuovo ponte di Genova, il confronto ha messo al centro la possibilità di replicare questa best practice, emblema di virtuosità amministrativa. “Un esempio straordinario per le condizioni uniche e irrepetibili che lo hanno determinato – ha spiegato Ivan Latera riportando la sua esperienza diretta in qualità di senior advisor di Fincantieri Infrastructure SpA e Contract Manager PerGenova Scpa – Al contempo, però, quello che sicuramente possiamo fare è cercare di mutuare e ricreare i presupposti replicabili, tra cui il pieno coinvolgimento di professionalità competenti e motivate, anche della Pubblica Amministrazione, che si sentano parte fondamentali di un progetto complessivo per il Paese”.
Altra significativa novità introdotta dal Dl Semplificazioni è quella relativa all’ampliamento degli spazi del project financing, come ha ricordato il consigliere del Comitato PI, Giovanni Pelazzi introducendo l’intervento di Fortunato Picerno, esperto legale della Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e Sogesid spa, che ha spiegato: “Sulla base dei dati dell’Osservatorio nazionale le concessioni affidate tramite la finanza di progetto rappresentano oltre il 35% del valore dell’intero mercato del partenariato pubblico privato. Si tratta di strumenti di particolare successo, in quanto rappresentano un’importante risposta per il miglioramento e il mantenimento della funzionalità delle infrastrutture e dei servizi sul territorio”.
“Si tratta di esempi sicuramente significativi – ha detto nella conclusione dei lavori il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma – di come la semplificazione impatti positivamente sul tessuto economico, stimolando gli investimenti pubblici e privati. Ma quando parliamo di semplificazione non dobbiamo pensare solo alle grandi opere, ma anche a come ravvivare un tessuto imprenditoriale locale fatto anche da piccole e medie imprese, che rappresentano presidi di imprenditorialità diffusi in tutti i comuni. Rimettere in moto questo tipo di economia significa accrescere la competitività della Basilicata, ultima in classifica tra le regioni italiane in fatto di tempi di realizzazione delle opere, mettere in sicurezza i territori e fornire risposte efficaci a fenomeni quali lo spopolamento”.