Re lo rimane. Ma il trono di sovrano assoluto dei dolci natalizi detenuto – da sempre – dal Panettone comincia a traballare. E in un futuro non troppo lontano il più giovane sfidante Pandoro potrebbe scalzarlo. Complice la tenuta delle specialità regionali che la rinnovata attenzione per i prodotti tipici locali mantiene robusta. A sancirlo un sondaggio su un campione rappresentativo nazionale di maggiorenni condotto da Swg per CNA sulla sfida del Natale: Panettone contro Pandoro.
Una vittoria senza maggioranza
Dal sondaggio condotto da Swg per CNA emerge che il 46% degli italiani preferisce il Panettone, il 37% il Pandoro e il rimanente 17% un dolce locale. Ne deriva quindi, prima di tutto, che il Panettone rimane in testa alle preferenze ma con una maggioranza relativa, non assoluta.
Le preferenze
1/Per sesso
Il Panettone rimane re grazie alle preferenze accordate da maschi e meno giovani in genere.
L’ascesa del Pandoro è trainata dalle donne e dai più giovani.
Il Panettone è scelto dal 50% degli uomini, contro il 33% che gusta più volentieri il Pandoro e il 17% che preferisce un dolce locale.
Tra le donne prevale ancora il Panettone, ma con il 43%, incalzato dal Pandoro al 41% e dai dolci di territorio al 16%.
2/Per età
Il Panettone avanza a mano a mano che la gioventù si allontana. Nella fascia 18-34 anni il Panettone è nettamente sopravanzato dal Pandoro, che tocca il 58% delle preferenze contro il suo 31% e l’11% dei dolci locali.
Si riprende lo scettro nell’età di mezzo 35-54 anni, con il 44% a fronte del 37% arriso al Pandoro e del 19% ai dolci territoriali.
Domina, infine, oltre i 54 anni, età nella quale il Panettone è più gradito dal 56% degli interpellati e il Pandoro (26%) non distanzia di molto i dolci locali, attestati al 18%.
3/Per aree geografiche
Inaspettatamente, non è il Nord-Ovest (con Milano dov’è nato) il picco territoriale delle preferenze per il Panettone: è il Centro. In quest’area il suo predominio è netto (tocca il 53% delle opzioni, contro il 35% del Pandoro e il 12% dei dolci locali), mentre nelle regioni del Nord-Ovest arriva al 51%, lasciando il Pandoro al 35% e i dolci territoriali al 14%.
Il Pandoro primeggia solo nel Nord-Est (la sua terra d’origine) con il 46%, seguito da Panettone (43%) e dolci locali (11%).
Al Sud il Panettone e il Pandoro finiscono in sostanza testa-a-testa, e comunque al di sotto della loro media: 38% contro 33%.
A rimpicciolirli l’exploit dell’ampia selezione di dolci tipici dell’ex Regno delle Due Sicilie, che toccano il 29% del gradimento.
L’immaginario…dolce
Ma nell’immaginario a che cosa si associa il Panettone? E a quale il Pandoro? Sostanzialmente non c’è differenza. Nell’ordine, i primi cinque posti sono perfettamente uguali: se li aggiudicano Natale, famiglia, festa, morbidezza e casa.
Panettone (e Pandoro) delle mie brame
Mentre si moltiplicano nelle vetrine le offerte, soprattutto di Panettoni ma anche di Pandori, gourmet o innovative, quali opzioni preferiscono i consumatori? Al 70% amano il Panettone nella versione classica, magari con i canditi. Al 7% piace farcito con crema, al 6% accompagnato dalla crema o appena imbiancato dallo zucchero a velo.
Più variegata la scelta di chi ama il Pandoro. Il 47% lo preferisce con una spolverata di zucchero a velo, il 18% totalmente al naturale, il 15% farcito con creme, il 13% accompagnato da qualche crema.
Affari in crescita
Il giro d’affari dei dolci generalmente associati al periodo natalizio quest’anno dovrebbe salire di poco più del 7% rispetto al 2017 e attestarsi intorno ai 700 milioni per valore economico.
La quantità, invece, dovrebbe crescere a un ritmo meno elevato, a causa non solo dell’incremento dell’inflazione ma anche per la maggiore ricerca di qualità e di prodotti gourmet che costano, ovviamente, qualcosa più di Panettoni e di Pandori tradizionali. A rilevarlo una indagine condotta dal Centro studi CNA tra gli iscritti alla Confederazione.
Li’, 23.12.2018