La cementeria Italcementi di Matera ha ottenuto la certificazione internazionale CSC (Concrete Sustainability Council) che valida l’intera filiera di produzione del cemento. Il Concrete Sustainability Council è un’associazione creata dai maggiori produttori mondiali di cemento e di calcestruzzo all’interno della Global Cement and Concrete Association per promuovere i valori di sostenibilità dell’industria e del prodotto.
«La cementeria di Matera rappresenta a pieno l’impegno di Italcementi per un’industria che sia efficiente nella produzione, trasparente nelle informazioni e sempre più sostenibile nei confronti dell’ambiente, delle risorse e dei prodotti messi a disposizione del mercato – spiega Agostino Rizzo, Direttore Tecnico Italcementi –. Il riconoscimento da parte del Concrete Sustainability Council certifica nei fatti, il percorso di sostenibilità che abbiamo intrapreso da diversi anni. Grazie agli importanti lavori di ammodernamento della cementeria che l’hanno vista protagonista nel corso degli anni – prosegue Rizzo – è oggi uno degli stabilimenti più avanzati d’Europa dal punto di vista delle performance produttive e ambientali. Continueremo a destinare importanti investimenti per renderla sempre più efficiente e rispettosa dell’ambiente, tutelando la sicurezza dei lavoratori e garantendo una continuità delle attività a favore dell’occupazione locale».
L’obiettivo della certificazione CSC è quello di validare l’intera filiera di processo di produzione del cemento: dalla catena di fornitura delle materie prime, all’organizzazione aziendale, alla produzione vera e propria, con attenzione agli impatti economici, sociali e ambientali sul territorio materano. Si tratta di una certificazione piuttosto articolata, che riguarda l’azienda nel suo complesso e valuta in profondità l’intero operato aziendale. In base ai punteggi ottenuti si possono raggiungere diversi livelli di certificazione. L’impianto di Matera ha ottenuto il livello Bronze, con un punteggio molto elevato ossia 82,5 %.
La certificazione CSC è una garanzia di trasparenza per clienti, imprese, progettisti e committenze sia pubbliche che private. Inoltre, i punteggi acquisiti possono essere trasferiti alla certificazione CSC del calcestruzzo coprendo completamente la filiera di qualsiasi cliente che volesse intraprendere un analogo percorso di certificazione.
Qualche numero può essere utile per spiegare l’impegno dell’impianto materano in tema di sostenibilità. Nel solo 2021, circa il 56% della produzione totale è costituita da cementi a elevato grado di sostenibilità e oltre un terzo dei materiali utilizzati per la produzione è costituita da materie prime prevenienti da altri cicli di produzione in un’ottica di economia circolare. Ciò che residua da altri cicli produttivi, per Italcementi diventa una risorsa. Le performance ambientali dei cementi di Matera sono, poi, riportate in specifiche Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) utili per misurare la reale sostenibilità di un prodotto e di conseguenza degli edifici.
Da sottolineare, infine, che il cemento certificato di Matera è stato utilizzato per la produzione di calcestruzzi sostenibili impiegati per la realizzazione del nuovo ospedale Sud-Est Barese (Fasano-Monopoli), del nuovo Ospedale S. Cataldo a Taranto, della prima scuola certificata LEED della Puglia a Bitetto e dei massi frangiflutti utilizzati per il TAP (Trans Adriatic Pipeline).
La cementeria di Matera
La cementeria è presente a Matera in località Trasanello da oltre quarant’anni: i lavori di costruzione risalgono all’inizio degli anni Settanta e il forno è entrato in esercizio nel dicembre 1974. Nel corso degli anni sono stati eseguiti molti lavori di ammodernamento dell’impianto volti a migliorare sempre più le prestazioni produttive e ambientali e le condizioni di lavoro dei dipendenti, tutelando così la loro salute e sicurezza e garantendo una continuità di esercizio a favore anche dell’occupazione locale. Nel 1997 la cementeria ha conseguito la certificazione di qualità ISO 9001. A testimonianza degli impegni profusi da Italcementi in termini di sviluppo sostenibile, nel gennaio 2003 la cementeria ha ottenuto la certificazione ambientale ISO14001. Tante le iniziative della cementeria a favore della salvaguardia del territorio e della cultura locale: negli anni 2006 e 2007 i dipendenti della cementeria hanno recuperato una cisterna a tetto a Trasanello e l’antica fontana Cilivestri, restituendole al patrimonio storico e architettonico del territorio, mentre nel 2014 ha contributo al recupero di Casa Noha, sede della locale sezione FAI.
Nel 2008 è iniziato il revamping dell’impianto e nel maggio 2010 è stato avviato il nuovo forno. Nel 2011 è stato siglato un protocollo di monitoraggio della qualità dell’aria con Regione, Provincia e Comune di Matera. Nel corso del 2013 sono state installate due centraline di monitoraggio della qualità dell’aria ambientale in località Trasanello e nella sede del CEA (Centro Educazione Ambientale del parco della Murgia Materana) e una centralina di rilevazione del rumore. Nel 2017 sono stati investiti 1.200.000 euro per una gestione delle acque ancora più sostenibile, con la realizzazione di un sistema di vasche per il recupero dell’acqua piovana che viene riutilizzata nel ciclo di produzione del cemento, riducendo l’uso di risorse idriche locali. Oggi la cementeria di Matera rappresenta uno degli stabilimenti più avanzati d’Europa dal punto di vista delle performance produttive e ambientali.