Il Segretario Regionale ad interim Puglia e Basilicata USPP/UGL Vito Messina informa che è stato sottoscritto a Roma presso gli Uffici Confederali della Ugl l’accordo con l’Uspp (Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria), sindacato rappresentativo del comparto della Polizia Penitenziaria. Il sindacato conta 1,8 milioni di iscritti, tra cui circa 4mila agenti penitenziari. Durante l’incontro il segretario generale della Ugl, Francesco Paolo Capone, ha spiegato: «L’accordo riavvia un percorso di attenzione per il comparto sicurezza/difesa e soccorso pubblico. Oggi, più che mai, non si possono trascurare i risvolti che la sicurezza assume sullo sviluppo ordinato della nostra società grazie al quotidiano lavoro degli agenti penitenziari cui è assegnato il complesso compito di tutelare e garantire la legalità all’interno delle carceri. È terminato il tempo delle sterili strumentalizzazioni che hanno subito le forze dell’ordine, con tutele sempre più ridotte rispetto alle pene riservate a chi commette reati contro gli agenti. Bisogna, quindi, individuare strumenti legislativi per aumentare le pene a chi compie reati contro le forze dell’ordine. L’Ugl vuole contribuire a edificare una società che dia valore e rispetto agli agenti della Polizia Penitenziaria, che li faccia sentire fieri e orgogliosi del proprio lavoro».
Capone ha poi ritenuto «giuste e non rinviabili» le rivendicazioni dell’Uspp che chiede, attraverso il suo presidente, Giuseppe Moretti, di attuare soluzioni condivise per consentire agli agenti di lavorare in condizioni dignitose e riorganizzare, con estrema urgenza, la pianta organica del corpo della Polizia Penitenziaria. Moretti, nell’evidenziare la condivisione di obiettivi con l’Ugl, ha così commentato: «Esprimo a nome mio e della Uspp forte soddisfazione per la scelta della Ugl. È un onore che una grande confederazione abbia scelto un sindacato fortemente rappresentativo del Corpo della Polizia Penitenziaria, finalizzando un accordo per una maggiore tutela e condividendo obiettivi volti a offrire più diritti alle donne e agli uomini della categoria. Il comparto che rappresentiamo continua ad avere delle oggettive criticità ed emergenze. Il lavoro svolto dagli agenti si è fatto sempre più impegnativo dato che, negli anni, la Polizia Penitenziaria si è vista tagliare ben 4mila unità a fronte di una carenza complessiva di oltre 8mila, e un sovraffollamento carcerario che sfiora le 60 mila presenze rispetto ad una capienza di poco superiore a 50 mila posti detentivi. È questo uno degli indicatori che produce nella quotidianità aggressioni nei confronti degli agenti».
Moretti ha annunciato, in tempi brevi, una conferenza stampa congiunta con il segretario generale Ugl, per la presentazione di un piano rivendicativo della categoria, anche in materia contrattuale, da sottoporre al ministro dell’Interno, Matteo Salvini e al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che hanno già mostrato sensibilità e attenzione nei confronti della categoria.
Capone e Moretti hanno poi sottolineato l’importanza dell’accordo che costituirà anche un’opportunità per gli agenti della Polizia Penitenziaria di accedere ai servizi di assistenza che la Ugl metterà a loro disposizione, per migliorarne il benessere anche sotto l’aspetto assistenzialistico e previdenziale.