E’ stato sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 2019-2021 per la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria. Chiara D’Altorio, Dirigente Sindacale della FVM – Sezione FIALS ADMS, condivide le sue riflessioni sulle significative innovazioni introdotte e sulle sfide future.
“Questo contratto rappresenta un significativo passo avanti per i nostri professionisti,” dichiara D’Altorio. “Con il nuovo assetto orario di lavoro, diviso in orario istituzionale, pronta disponibilità e guardie, puntiamo a un miglior equilibrio tra la vita lavorativa e personale, migliorando contemporaneamente l’efficienza del servizio. L’introduzione di un algoritmo specifico per calcolare queste ore è una novità che valorizza l’impegno dei nostri dirigenti, riconoscendo il loro lavoro e dedizione.”
Il contratto 2019-2021 si distingue per l’attenzione riservata alla specialità di questa dirigenza, manifestata nella tutela del dirigente in merito alle condizioni di lavoro e alla valorizzazione della carriera, includendo l’obbligo di attribuzione degli incarichi e l’introduzione di un diritto che riconosce le ore lavorate in più e l’obbligo al loro recupero.
“I valori dell’indennità di specificità medico veterinaria sono stati incrementati, così come la parte fissa della retribuzione di posizione, la clausola di garanzia e l’UPG,” prosegue la Dott.ssa D’Altorio. “Le nuove indennità di pronto soccorso e di specificità sanitaria rappresentano aggiunte importanti, mentre per la prima volta è stata introdotta l’indennità di specificità sanitaria per i profili non medici e veterinari.”
“Sul fronte della copertura assicurativa e dei rimborsi, la definizione precisa di queste procedure è fondamentale per garantire la tutela e il supporto ai nostri professionisti,” sottolinea la Dott.ssa D’Altorio.
La ridefinizione delle risorse dei fondi contrattuali è descritta come elemento chiave per una distribuzione equa e mirata che mantiene e perfeziona la struttura del sistema esistente.
“Sotto il profilo economico, il contratto prevede incrementi a regime del 4.5%, corrispondenti a un beneficio medio complessivo di circa 290 euro/mese. Gli arretrati, spettanti al 31.12.2023, ammontano a circa 10.700 euro,” aggiunge. “Ora ci concentriamo sull’implementazione effettiva del contratto in ogni realtà lavorativa con la contrattazione decentrata.”
Concludendo, la Dott.ssa D’Altorio esprime l’auspicio che entro l’anno si possa finalizzare anche il contratto 2022-2024 per il personale sanitario, marcando un ulteriore passo verso il riconoscimento e il miglioramento delle condizioni lavorative nel settore sanitario.