Il Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli a Matera per partecipare in mattinata al convegno organizzato da Confapi Matera nella sala conferenze della Camera di Commercio. Giacomelli è stato accolto dal direttore di Confapi Matera Franco Stella, che ha introdotto i lavori, dal presidente di Confapi Matera Massimo De Salvo, dal presidente di Openet Vito Gaudiano e dal presidente della sezione Unimatica di Confapi Matera, Lino Donvito, che ha promosso l’incontro con l’associazione materana che raggruppa le piccole e medie imprese della provincia di Matera. A fare gli onori di casa il presidente della Camera di Commercio di Matera Angelo Tortorelli.
L’incontro, che ha fatto registrare la presenza di parlamentari lucani, rappresentanti del mondo accademico, della ricerca, dell’impresa, dei lavoratori e della scuola con una classe dell’Istituto Industriale Pentasuglia di Matera, è stato organizzato per illustrare l’avviso pubblico del Mise che avvia la sperimentazione della tecnologia per reti mobili di quinta generazione (5G) in cinque città italiane: l’area metropolitana di Milano, L’Aquila, Parma, Bari e Matera.
Ecco l’intervista rilasciata a Matera dal sottosegretario Antonelli Giacomelli prima del suo intervento nella sala conferenze della Camera di Commercio di Matera.
Qual’è l’importanza del 5G per la nostra realtà? “E’ una tecnologia nuova, non è un miglioramento di quella attuale, è una rivoluzione totale che cambierà il nostro modo di vivere perchè entrerà in molti aspetti della vita quotidiana, come ci spostiamo, come usiamo i mezzi, il modo di vivere le città, il modo in cui vedere i video o usufruire la cultura, l’assistenza sanitaria e domiciliare alle persone. Il nostro obiettivo è fare in modo che il 5G non sia solo un mercato per chi produce e crea questi servizi. Ma provare a fare dell’Italia uno dei centri a livello mondiale dove i servizi si progettano, si creano, si realizzano e poi si diffondono. Per questo abbiamo fatto una sperimentazione in cinque città e tra queste c’è Matera per la dimensione nella cultura che Matera ha e che è stata riconosciuta e da qui può partire veramente la possibilità di creare servizi legati ad un nuovo modo di intendere la cultura, che però tiene insieme le università, il centri di ricerca, le imprese locali, perchè il progetto verrà assegnato a chi saprà tenere insieme le forze del sapere e dell’imprenditoria locale.
Lo stato ha già messo a disposizione le frequenze, non c’è quindi un bando di gara fra le aziende, non chiediamo denaro ma valutiamo quanto il progetto valorizza la realtà dei nostri territori. Tutto questo avverrà entro qualche settimana perchè avremo i progetti, le proposte. Registriamo già l’interesse di tutti i colossi mondiali per realizzare progetti che riguardano questi territori”.
Perchè sono state scelte Matera e Bari? “Avevamo il compito di rispettare l’obiettivo della Commissione europea che è quello di realizzare città in 5G entro il 2020. Abbiamo scelto tre città, una del nord, una del centro e una del sud, sulla base di alcuni dati: la connettività, cioè quanta connessione c’è sul territorio perchè è un requisito indispensabile e il fatto di avere frequenze libere e non interferite. Dopodichè abbiamo aggiunto per la loro specificità e il loro valore L’Aquila per accompagnare una fase di ricostruzione non solo materiale ma anche della dimensione di vita e Matera per il ruolo che svolge e perchè è il punto simbolo del patrimonio culturale italiano”.
Eppure il nostro territorio sconta ancora un divario digitale, ci sono diverse aree industriali in cui non arriva nemmeno la fibra ottica, cosa risponde in merito Giacomelli? “Questo è un altro aspetto del nostro piano. Tre anni fa quando abbiamo cominciato questo lavoro abbiamo trovato un Paese che ancora pensava di andare con sistemi arcaici quando nel mondo si andava già in giga. Abbiamo fatto un piano ambizioso per connettere tutto il Paese con la fibra, con una rete che sia davvero ultraveloce. Abbiamo chiesto agli operatori dove volevano investire e nelle aree dove non c’era nessun interesse del mercato interviene lo Stato. Queste cosiddette aree a fallimento di mercato sono 7300 comuni italiani su circa 8 mila. Quindi sarebbe stato un fallimento del Paese. Con risorse del Governo e della Regione insieme realizzaremo la fibra che verrà a creare la connessione”.
Favorisce altri soggetti oltre alle imprese questo piano per il 5G? “In realtà favorisce anche altri soggetti perchè occorrerà capacità di progettazione, competenze nelle tecnologie digitali, occorre la conoscenza della dimensione culturale e del valore di questa dimensione. Quindi occorre l’impresa ma anche professionalità e conoscenza, in parte tradizionali e anche nuove che si vanno creando e sulle quali è giusto accendere un’attenzione. Per questo coinvolgere le Università e i centri di ricerca è un punto fondamentale”.
“Confapi Matera, Associazione fortemente rappresentativa del tessuto imprenditoriale lucano con oltre 600 iscritti – ha dichiarato il presidente Massimo De Salvo – ha deciso di ospitare il sottosegretario Giacomelli, il promotore del bando statale, per offrire alle imprese e ai centri di ricerca tutte le notizie utili per procedere alla candidatura”.
“L’Associazione dunque – prosegue De Salvo – sostiene tutte le iniziative del Governo nazionale che riguardano il territorio della provincia di Matera e vedono protagonista il sistema locale delle pmi. Spesso ci si dimentica, infatti, che come la società Open Fiber investirà a Matera per essersi aggiudicata una gara nazionale, così il bando del Mise ha individuato Matera tra le cinque città in cui sperimentare la tecnologia 5G grazie al titolo di capitale europea della cultura 2019”.
“Ricordiamo che l’Action Plan della Commissione europea ha invitato gli Stati membri a individuare entro il 2018 almeno una città dove avviare la sperimentazione della tecnologia di quinta generazione, che consentirà a Matera di usufruire nel 2020 di servizi avanzatissimi”, conclude il presidente di Confapi.
Il presidente della Sezione Unimatica Angelo Donvito, ha sottolineato: “Noi siamo i primi a portare qui il Sottosegretario con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, oltre ad altri parlamentari che hanno dato la propria disponibilità. Anticipando la proposta del Governo, intendiamo informare le imprese dell’opportunità che viene offerta loro dall’avviso pubblico e che prevede il coinvolgimento delle pmi attraverso alleanze strategiche con i grandi players, evidenziando anche il ruolo dei centri di ricerca del territorio, che in Basilicata e Puglia raggiungono punte di eccellenza”.
“Infatti – conclude Donvito – il bando si divide in tre lotti e il terzo lotto comprende le città di Bari e Materra e il nostro convegno servirà proprio a stimolare, da un lato, e a tutelare, dall’altro, l’interesse delle imprese locali”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con il sottosegretario Giacomelli a Matera (foto www.SassiLive.it)