I segretari di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, Allegretti, Zuardi e Tortorelli, in una nota lanciano l’allarme per l’autunno “caldo” dei pensionati lucani. “Di promesse non si vive, vogliamo risposte”. Di seguito la nota integrale.
Se per liberi professionisti e manager è scattata la “sindrome del rientro dalle vacanze”, perché la fine delle ferie è “dura” da smaltire, l’estate che sta per finire per pensionati e anziani non lascia alcun rimpianto. Durante questi mesi estivi si sono tenute molteplici riunioni, sia tecniche che politiche, del tavolo di confronto tra governo e sindacati sulle pensioni. In questa sede il governo ha confermato l’intenzione di procedere con una serie di misure sulla previdenza nella prossima legge di stabilità. Nello specifico per quanti a breve andranno in pensione si sta lavorando per interventi sui lavori usuranti, sull’anticipo pensionistico, sui “precoci” e sulle ricongiunzioni onerose. Per i pensionati le misure riguardano invece la rivalutazione delle pensioni, l’allargamento della platea dei beneficiari della quattordicesima e il completamento della no tax area. Il governo si è impegnato a sostenere economicamente tutte queste misure, senza però avere ancora quantificato le risorse a disposizione. I prossimi 6 e 7 settembre sono stati convocati due tavoli tecnici e il 12 settembre si terrà invece il tavolo politico che dovrebbe concludere questa fase di confronto. Se il Governo non accoglie le richieste del sindacato si preannuncia dunque l’ennesimo autunno di mobilitazione per i pensionati che saranno chiamati a difendere con tutti gli strumenti possibili i diritti acquisiti, il potere di acquisto, le condizioni di vita e la tutela della salute. Allegretti, Zuardi e Tortorelli annunciano il rilancio dell’azione sindacale a livello regionale su molti punti, sottolineando che prima dell’estate è stata firmata l’intesa sulla riapertura degli avvisi pubblici dei Comuni lucani per il programma “Assegno di cura” per i non autosufficienti; si tratta di un accordo importante che sblocca le graduatorie e permette di allargare la fascia degli aventi diritto introducendo nuovi beneficiari. Su proposta delle organizzazioni sindacali è stata inoltre decisa l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per la riorganizzazione della nuova programmazione a partire dal 1 gennaio 2017 anche in virtù dei nuovi interventi previsti dal governo nazionale che quasi certamente modificheranno i criteri per l’accesso ai benefici e le modalità per la distribuzione delle risorse alle regioni rivenienti dal fondo per la non autosufficienza.
A settembre quindi si ripartirà dalla contrattazione territoriale già prevista nell’importante intesa sottoscritta a febbraio scorso con l’ ANCI di Basilicata, dalla sollecitazione alla Regione Basilicata per l’approvazione in tempi rapidi della proposta di legge sull’ “invecchiamento attivo” ,alle verifiche dell’ accordo sulle liste d’attesa.
Purtroppo l’Istat riferisce che il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi, è pari al 39,2%, in aumento di 2 punti percentuali rispetto al mese precedente. E dal calcolo del tasso di disoccupazione sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. Questo significa che i nonni dovranno ancora farsi carico di figli e nipoti e in molti casi anche delle loro famiglie.
I segretari di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, Allegretti, Zuardi e Tortorelli