Mentre ci conforta l’indagine di CnaBalneatori che prevede per Ferragosto più 8 per cento di presenze negli stabilimenti della Basilicata, non ci convince quella dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza che delinea una classifica delle spiagge italiane sulla base dell’indice di attrattività e riconoscibilità escludendo ogni località sia ionico-metapontina che tirrenica (costa di Maratea). E’ quanto sostiene in una nota il Centro Studi Turistici Thalia aggiungendo che l’incremento di utenti nei lidi delle coste ionica e tirrenica trova riscontro nel monitoraggio dello stesso Centro Studi con una domenica 14 e un lunedì 15 da ombrelloni e lettini esauriti. Nessuna “polemica ferragostana” ma passi per la vetta della classifica diffusa dall’Ente Camerale Monza-Brianza sull’intramontabile Rimini in testa, seguita da Positano e Porto Cervo, solo che – si legge nella nota – l’esclusione di ogni nostra località non ha alcuna motivazione e tanto meno giustificazione. L’indice, che ha preso in considerazione alcune delle spiagge italiane più rinomate, è stato stilato combinando più variabili, la ricerca su internet attraverso i motori di ricerca, le imprese dell’accoglienza e della ristorazione, le discoteche presenti sul territorio e i valori medi degli immobili residenziali. Dopo Rimini, l’indice segnala Positano, Porto Cervo, Taormina e Amalfi. Quindi ci sono la Toscana con Orbetello e il promontorio dell’Argentario, quindi torna la Romagna con Riccione, e la Puglia con la rinomata baia di Gallipoli. Tra le prime dieci posizioni è presente il lago con Sirmione. Contestiamo un’operazione che danneggia l’immagine delle località marine del Metapontino e di Maratea che pure hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti (in ultimo la Bandiera Blu) e che è costruita solo sulle vacanze per “vip”. C’è invece chi apprezza la bellezza della natura e il mare incontaminato, le famiglie che scelgono le spiagge attrezzate per bimbi e animali, i giovani in cerca dell’ultimo locale di tendenza e di animazione. Sono diverse le motivazioni che spingono gli italiani alla vacanza al mare alla ricerca di benessere e relax e non certo perostentare ricchezza. I nostri stabilimenti balneari non a caso sono tra i più economici – come conferma la CnaBalneatori (40 euro la spesa media giornaliera di una famiglia, contro anche i 150 euro di Positano e Porto Cervo).
Per il Thalia spetta in primo luogo alle Camere di Commercio di Potenza e di Matera far sentire la voce nei confronti della “consorella” lombarda perché c’è d difendere il lavoro, l’impegno e i sacrifici di operatori turistici e di amministratori locali.
Ago 12
A tal proposito inviterei il Centro Studi Turistici Thalia ad una passeggiata tra le spiagge di s.Teodoro, lido di Quarantotto e San Basilio, fuori dai lidi a pagametno la inciviltà la fa da padrone, cartacce ed immondizia, le posso garantire, sono parte integrante del paesaggio. Per non parlare del fatto che il lido di Metaponto (quel che resta) in pieno periodo estivo non ha potuto utilizzare per più di 15 giorni l’acqua potabile. Forse è cosa buona per noi lucani che non ci includano nelle suddette graduatorie, se compilate in maniera seria e competente ne usciremmo con le ossa rotte.