“Un’occasione perduta. Tra i progetti per far ripartire il Sud abbiamo ascoltato solo un accenno al ruolo che gli italiani e i meridionali all’estero possono svolgere per favorire la commercializzazione delle eccellenze del Sud, lo sviluppo e l’occupazione”. E’ il commento di Giovanni Baldantoni, presidente Palazzo Italia Bucarest e Associazione Lucani nei Balcani, alla due giorni voluta dal Governo Draghi e dal ministro per il Sud, Mara Carfagna su “Sud – progetti per ripartire”.
“Abbiamo sentito in più discorsi il richiamo storico al dopoguerra del 1947 e agli anni successivi che – sottolinea Baldantoni – hanno fatto segnare le grandi ondate migratorie dei meridionali all’estero con il richiamo al Piano Marshall che avviò la ricostruzione post bellica. Non vorremmo che si pensasse a favorire una nuova ondata migratoria tanto più che le condizioni di crisi provocate dalla pandemia sono pesantissime in tutti i Paesi del mondo e gli italiani residenti in questi stessi Paesi hanno grandi difficoltà. E quanto agli attuali flussi migratori segnaliamo che, inaspettatamente, sempre più italiani laureati o con esperienza emigrano nei Paesi Balcanici. Piuttosto, ci saremmo aspettati dal Premier e dal Ministro per il Sud un progetto di promozione delle reti di piccole imprese di italiani all’estero attivando le strutture di Ambasciate e Consolati. Adesso in questa nuova fase di ripartenza – dice Baldantoni – possiamo svolgere un ruolo ancora più importante per la diffusione dei beni immateriali e per l’internazionalizzazione economica e commerciale del nostro Paese. Se dunque il Ministro Carfagna pensa ad una svolta con il passato si cominci con cambiare il rapporto con le nostre Comunità estere, integrandole attivamente nelle politiche attive del nostro Paese e nell’esposizione internazionale del Sistema Paese. Tutto ciò oltre a promuovere politiche nuove per riequilibrare le differenze morfologiche sociali e per aggredire le cause dell’emigrazione, diventata oramai fonte di impoverimento sociale e economico e favorire il ritorno a casa degli italiani all’estero con politiche mirate e interventi puntuali a sostegno della ripresa. Per affrontare adeguatamente il tema del divario territoriale e delle singole missioni del Pnrr di cui una parte importante dei finanziamenti viene rivolta e assorbita dal Sud – continua il Presidente di Palazzo Italia – diventa perciò indispensabile individuare canali finanziari a sostegno del “made in Italy” e dell’export che dà un ritorno diretto e prospettive di rilancio alle imprese meridionali. Noi come dimostra la piattaforma di vendite web Marketing Italianfood ci siamo e continueremo ad esserci”.