La Filt-Cgil denuncia per l’ennesima volta la mancata corresponsione dei salari ai lavoratori del Trasporto Pubblico Locale (TPL) di Basilicata della Provincia di Matera.
Succede a decine di lavoratori delle ditte Autolinee Nolè ed Autolinee Chiruzzi, che pur avendo percepito solo un mese fa alcune mensilità arretrate, oggi già vantano quelle di giugno, luglio e 14^ mensilità 2017.
Lavoratori del trasporto pubblico locale che a causa di una burocrazia complessa e fuorilegge, sprofondano sempre più nei meandri dell’indebitamento personale e familiare, con conseguenze sempre più drammatiche pur di non abbandonare un posto di lavoro, oggi, un miraggio in mezzo ad un mercato del lavoro reso “desertico dalle leggi che lo disciplinano.
Violato di fatto l’articolo 36 della Costituzione Italiana che recita: “ il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se e alla sua famiglia un’e\\\sistenza libera e dignitosa”, al contrario di quanto riportato, tra i lavoratori delle ditte Nole’ e Chiruzzi oggi vige uno stato di prostrazione.
Una burocrazia resa sempre più complessa, nel corso di un decennio, dove la remunerazione degli addetti all’esercizio, è conseguenza di un circolo vizioso di disponibilità finanziarie tra Enti Locali quali Regione, Provincie e Comuni (assegnatari dei servizi) ed imprese consorziate CO.TR.A.B. (affidatarie dei servizi).
Infatti, ad oggi ci sono imprese del Trasporto Pubblico Locale (TPL) che continuano, se pur di fronte a difficoltà economiche, a soddisfare e remunerare l’impegno profuso da centinaia di lavoratori di Basilicata che con alto senso di responsabilità svolgono quotidianamente il loro dovere. Imprese invece, che legano i loro dipendenti a un doppio filo, ovvero, possono essere pagati il loro sacrosanto lavoro solo dopo che esse avranno soddisfatto le loro esigenze ed investimenti che a volte esulano dal Trasporto Pubblico Locale.
La Regione Basilicata, le Province di Matera e Potenza ed anche i Comuni con i loro servizi urbani, non possono svolgere fino in fondo il ruolo a loro spettante di controllore tese a far valere le clausole dei Contratti di Servizio che essi stessi hanno sottoscritto, in quanto non correnti con il pagamento dei corrispettivi, negli anni passati, per non sforare il famoso “patto di stabilità”, oggi per i mancati trasferimenti di risorse dal “Fondo Nazionale dei Trasporti”.
Tutto questo se visto nel corso di un decennio, si può comprendere il “Calvario” cui sono sottoposti gli autoferrotranvieri di Basilicata, in particolare i lavoratori delle ditte Autolinee Nolè e Chiruzzi che come innanzi riportato alcuni di loro vantano le mensilità di giugno, luglio e 14^ mensilità 2017, ad altri lavoratori se ne aggiungerebbero, molto probabilmente, ben altre mensilità.
La Filt-cgil di Matera, in questo contesto, non potrà certo sostituirsi a banche o istituti finanziari per pagare i lavoratori del Trasporto Pubblico Locale di Basilicata, ma rimarrà a loro fianco per sostenerli e condurre battaglie al fine di ristabilire giustizia e legalità nei servizi di trasporto definiti essenziali per la mobilità dei cittadini.
A fronte di tutto questo si dichiara lo stato di agitazione delle maestranze interessate.
Permanendo lo stato attuale, ovvero, la mancata erogazione dei salari ai lavoratori interessati, la Filt-cgil di Matera nei prossimi giorni avvierà le procedure previste dalla legge che disciplina le azioni di sciopero e tutto quanto sarà necessario per contrastare questo illegale comportamento istituzionale e delle imprese del TPL.