Permane lo stato di agitazione dei lavoratori Aias di Potenza e Aias di Melfi-Matera. Di seguito la nota integrale inviata da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl e Fials.
Queste le risultanze del tavolo conciliativo tenutosi nella mattinata di oggi in Prefettura a Potenza.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Ugl salute, pur apprezzando i piccoli passi in avanti fatti dalla Regione per la risoluzione dell’annosa vertenza attraverso lo stanziamento delle risorse previste per remunerare il servizio di trasporto per le persone affette da gravi disabilità, effettuato da Aias Potenza, Aias Melfi-Matera e Padri Trinitari di Venosa, relativamente all’annualità 2023 per un totale di 613.400,00 euro, nonché le spettanze relative alla gestione dei servizi socio-assistenziali commissionati da Asp ad Aias di Potenza per il centro diurno Fiore, per un importo pari a 233.450,00 euro, ritengono che tali partite, da tempo attese, serviranno unicamente a normalizzare per un paio di mesi i pagamenti e non possono rappresentare una risoluzione della situazione in cui versano le Aias.
Nello stigmatizzare l’ennesima assenza della Regione al tavolo istituzionale prefettizio, è stato chiesto al viceprefetto Quaranta di far arrivare all’assessore Latronico il rammarico delle OO.SS. per non aver ricevuto informativa ufficiale sulle scelte di ristorare le Aias per i costi sostenuti per il trasporto e il centro Il Fiore se non per il tramite del Direttore Generale Asp nel corso dell’incontro; la notizia tra l’altro è stata preventivamente diffusa a mezzo stampa.
Nel corso del suddetto incontro è stato assicurato ulteriormente il pagamento del trasporto del primo semestre 2024 alle aziende di cui sopra.
Le O.O.S.S. hanno dichiarato che è assolutamente indispensabile l’apertura di un tavolo di confronto sulla rivisitazione delle tariffe prestazionali riabilitative ex art.26 legge 833, ferme al 2009 e che, a oggi, non hanno visto gli adeguamenti economici di 1150 lavoratori delle AIAS, i quali attendono da anni gli arretrati contrattuali e i relativi benefici previsti dal contratto nazionale collettivo AIAS.
Tutta la sanità privata e l’intero sistema della riabilitazione operano con tariffe aggiornate al 2009 e hanno dovuto sostenere maggiori oneri dovuti all’inflazione galoppante, senza contare la drammatica stagione della pandemia.
Il permanere di questa situazione porterà le AIAS alla chiusura di tutti i servizi con drammatiche ripercussioni sugli utenti e le loro famiglie che rimarrebbero di colpo senza alcuna forma di assistenza, mentre si perderebbero centinaia di posti di lavoro.
Non è più il tempo di soluzioni tampone: la vertenza delle strutture che erogano servizi sanitari e socio-assistenziali va affrontata in maniera decisa e strutturale. Se non saremo convocati dalla Regione, proclameremo lo sciopero generale dei lavoratori e delle famiglie degli utenti afferenti ai suddetti centri, continuando lo stato di agitazione.