Presentato, in anteprima, il sistema informativo appalti pubblici della Basilicata.
Implementare entro fine marzo l’anagrafe delle Opere Pubbliche incompiute per coordinare, a livello informativo e statistico, i dati in possesso delle amministrazioni statali, regionali o locali. Per raggiungere questo obiettivo e per illustrare alcuni obblighi delle Stazioni Appaltanti si è tenuto nei giorni scorsi in Regione un seminario organizzato dall’Osservatorio regionale sui Contratti Pubblici. L’anagrafe delle Opere Pubbliche incompiute servirà a censire tali opere e a destinarle, attraverso il completamento, a diverse destinazioni rispetto a quelle originariamente previste. Tra gli altri obblighi delle Stazioni Appaltanti – affrontati nel corso del seminario – quello di comunicare all’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici i dati dei contratti pubblici di importo superiore a 150 mila euro e quello di pubblicare nei propri siti web le informazioni di lavori, servizi e forniture per i contratti di importo inferiore a 40 mila euro. La giornata studio è anche servita all’Ufficio Edilizia della Regione, all’interno del quale è incardinato I’Osservatorio dei Contratti Pubblici, per presentare in anteprima il sistema informativo appalti pubblici della Basilicata che attraverso la reingegnerizzazione del sistema in uso in Toscana sarà messo a disposizione di tutte le stazioni appaltanti regionali dal prossimo mese di giugno. Tale sistema -ha spiegato il dirigente dell’Ufficio edilizia della Regione Giovanni Di Bello – potrà essere utilizzato da enti e strutture regionali e contribuirà a facilitare la cooperazione applicativa con gli strumenti già in uso in materia di contratti pubblici regionali.