Riporrtiamo di seguito la dichiarazione del Segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e del Segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano in cui commentano il documento Fim-Cisl sul piano industriale Stellantis Italia: dal piano “dare foward 2030 stellantis”
alle garanzie industriali e occupazionali per le realtà Italiane. Di seguito il testo integrale.
“Il piano presentato dal Ceo Carlos Tavares il 1°marzo 2022 mette in evidenza le strategie complessive del gruppo Stellantis, le soluzioni di mobilità innovative, pulite, sicure ed economicamente accessibili, in un settore in forte cambiamento, con obiettivi ambiziosi di raddoppio dei ricavi a 300 mld entro il 2030, con un reddito operativo a due cifre e con investimenti in ricerca e sviluppo pari all’8% dei ricavi, ma non definisce con precisione cosa succede nei diversi stabilimenti ed enti Italiani.
Al centro del piano i progetti e i piani illustrati all’Ev Day e al Software Day, in particolare gli investimenti pari a 30 miliardi per l’elettrificazione dei 14 marchi e l’obiettivo al 2030 al 100% elettrico in Europa e al 50% negli Usa, l’investimento su 5 gigafactory. Tutti aspetti che valutiamo positivamente, è importante che il gruppo non si attardi per gli investimenti sulle motorizzazioni, sulle innovazioni tecnologiche, sulla connettività e sulla guida autonoma per essere al passo con il cambiamento tecnologico, ma riteniamo sia altrettanto necessario garantire la sostenibilità sociale di queste scelte e soprattutto come tuteliamo nelle transizioni i lavoratori e il patrimonio industriale nel nostro Paese.
Non basta annunciare 100 lanci di nuove auto entro il 2030 e gli obiettivi di triplicare i ricavi dei veicoli premium e luxury di Maserati, Alfa Romeo, Lancia e Ds, è necessario comprendere quali e quanti sono i lanci di nuove produzioni per gli stabilimenti Italiani, la loro tempistica, per comprendere la coerenza complessiva con gli impegni già presi e la loro coerenza con la valorizzazione delle realtà Italiane. Per questo chiediamo che a partire dall’incontro in sede ministeriale del 10 marzo, si apra un percorso concreto e puntuale su come s’intende sviluppare il piano nei suoi vari aspetti per cogliere l’obiettivo della salvaguardia industriale, occupazionale e la saturazione degli impianti. E’ con questo spirito che abbiamo elaborato un documento come Fim-Cisl, insieme al nostro coordinamento nazionale Stellantis, per fare il punto sulle realtà più significative evidenziando la stato attuale, gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare per mettere in sicurezza i lavoratori italiani e le realtà Italiane.
Il Governo deve svolgere insieme alle organizzazioni sindacali, un ruolo attivo, di sostegno, di garanzia e negoziale per ottenere il massimo risultato per i lavoratori e per il nostro Paese. Le politiche di incentivazione alla domanda e quelle a sostegno di politiche di rafforzamento industriale devono essere accompagnate da precise richieste di garanzia per Stellantis Italia e per le aziende della fornitura e dell’indotto. La scelta del Fondo per l’automotive coglie le richieste che avevamo posto per il settore, ma le risorse per il sostegno agli incentivi alla domanda devono essere aggiuntive alle risorse stanziate. Come Fim-Cisl chiediamo inoltre la costituzione di un comitato tecnico con la presenza anche delle organizzazioni sindacali per definirne gli indirizzi strategici. E’ inoltre indispensabile che data la situazione continua degli stop produttivi per i semiconduttori si neutralizzi il periodo di Cassa Integrazione utilizzata.”
DOCUMENTO FIM-CISL SU PIANO INDUSTRIALE STELLANTIS ITALIA
8 MARZO 2022
Dal piano “DARE FOWARD 2030 STELLANTIS”
alle garanzie industriali e occupazionali per le realtà Italiane
PLANT PROD. DI TORINO (MIRAFIORI/GRUGLIASCO)
1. Situazione attuale:
Attività: Assemblaggio finale auto
Attuale Produzione: Fiat 500e, Maserati Levante, Maserati Ghibli, Maserati Quattroporte
Occupati: n. 3.619
Produzione 2021. I volumi produttivi misurati nel 2021 sono pari a 77.267 unità rispetto alle 36.702 rilevate nel 2020 (+110%). Il peso maggiore della crescita è stato determinato dalla produzione della 500 bev che, partita nel mese di ottobre 2020, nel 2021 si è attestata sulle 53.819 unità. Il 70% dei volumi sono rappresentati da 500 bev, il restante 30%, pari a 23.448, è rappresentato dalle produzioni Maserati Levante, Ghibli e Quattroporte. Le produzioni Maserati di 23.448 hanno superato i volumi fatti nel 2020 (17.694) e nel 2019 (19.110). Un primo segnale positivo nel mondo Maserati anche se la produzione si attesta comunque a – 57% rispetto ai risultati raggiunti nel 2017 (54.928). Le produzioni Maserati sono da tempo su un turno, e nel corso del 2021 si è ricorso all’uso di ammortizzatori sociali, quelle di 500e sono su due turni dal 10 gennaio 2022.
Investimenti (vecchio piano FCA) Gli investimenti previsti sono in fase di completamento la conseguente partenza produttiva dal II° semestre, su una nuova piattaforma elettrificata “Folgore”, delle due nuove Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio, la cui versione full-elettric è prevista per il 2023, a cui si aggiungerà dal 2024 la sostituzione dei modelli berlina E/E+ (attuale segmento di Ghibli e Quattroporte).
Inizio produzione nuova vettura. Maserati GT e GC seconda parte del 2022.
Stabilimento numero vetture prodotte
31/12/15 31/12/16 31/12/17 31/12/18 31/12/19 31/12/20 31/12/21 21 VS 20 21 VS 19
Polo Produttivo Torinese 40.300 65.645 69.478 43.128 19.110 36.702 77.267 110,5% 304,3%
2. Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
L’accordo sindacale raggiunto il 26 ottobre 2021 ha definito il consolidamento da inizio anno di tutte le produzioni Maserati a Mirafiori, definendo un impegno preciso di garanzia sull’investimento, a partire dal 2024, della futura piattaforma elettrica Folgore di Maserati, che consentirà un ammodernamento di tutte le auto Maserati con le nuove motorizzazione, dando prospettiva al sito produttivo e creando le condizioni di migliori certezze sugli aspetti occupazionali. Gli investimenti previsti dal vecchio piano FCA determinano la conseguente partenza produttiva dal II° semestre, su una nuova piattaforma elettrificata, delle due nuove Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio, la cui versione full-elettric è prevista per il 2023, a cui si aggiungerà dal 2024 la sostituzione dei modelli berlina E/E+ (attuale segmento di Ghibli e Quattroporte). L’accordo ha previsto che la nuova linea produttiva dei modelli Maserati e quella della 500e manterranno la capacità produttiva precedente.
L’accordo definito a livello locale deve essere ratificato in sede Ministeriale confermando gli impegni e le tempistiche assunte da Stellantis, oltre a verificare eventuali altri investimenti relativi alle smart car elettriche da affiancare alla 500e.
PLANT DI CASSINO (FR)
1. Situazione attuale:
a) Attività: Assemblaggio finale auto
b) Attuali produzioni: Alfa Romeo Giulia e Alfa Romeo Stelvio.
c) Occupati: n. 3.176
d) Produzione 2021. Si è registrata una perdita consistente di volumi: – 18% rispetto al 2020. La produzione si è attestata a 43.753 unità ed è per due terzi rappresentata da Suv Stelvio con 28.705 unità. Se prendiamo a riferimento il periodo pre-covid, la perdita s’incrementa ulteriormente raggiungendo -26%. E’ dal 2017 che continua la flessione negativa sui volumi, con una perdita di produzione di oltre 91mila unità (-68%). Nel corso del 2021 si è ricorso continuamente agli ammortizzatori sociali per mettere in sicurezza l’occupazione, che nel corso dell’ultimo anno e mezzo si è ridotta di oltre mille lavoratori, passando da circa 4300 a 3.176.
e) Investimenti (vecchio piano FCA): Sono ultimati gli investimenti per il lancio della Maserati Grecale. Già nel corso del 2021 si sono completate le prime vetture.
f) Inizio produzione nuova vettura: Maserati Grecale da giugno 22.
Stabilimento numero vetture prodotte
31/12/15 31/12/16 31/12/17 31/12/18 31/12/19 31/12/20 31/12/21 21 VS 20 21 VS 19
Cassino 45.668 71.695 135.263 99.154 58.772 53.422 43.753 -18,1% -25,6%
2. Le scelte di prospettiva da attuare e gli aspetti problematici:
Le attuali produzioni di Alfa Romeo Giulia e Stelvio e il prossimo lancio di Maserati Grecale non abbiamo la certezza che siano sufficienti a mettere in sicurezza i 3.176 lavoratori azzerando gli ammortizzatori. Anche con la partenza del Grecale non si riesce ad utilizzate pienamente la capacità produttiva dello stabilimento che può arrivare a 300.000 unità
E’ indispensabile pertanto prevedere nuovi lanci da assegnare allo stabilimento in particolare quelli relativi al settore premium e quindi ai marchi Alfa Romeo, Lancia e Ds.
PLANT DI POMIGLIANO D’ARCO (NA)
1. Situazione attuale:
a) Attività: Assemblaggio finale auto
b) Attuale Produzione: Fiat Panda
c) Occupati: n. 4.339
d) Produzione 2021: E’ un anno da dimenticare la produzione ha raggiunto quota 123mila unità, contro le 140.478 dell’anno precedente. Un calo del 12%. Ma la perdita di volumi è più ampia (- 38%) se consideriamo il periodo pre-covid, quando le unità prodotte erano 198.647. Ad oggi lo stabilimento di Pomigliano occupa 4.281 lavoratori, circa 200 in meno a seguito delle uscite volontarie. Lo stabilimento è in una situazione di sofferenza di volumi rispetto la capacità produttiva e al numero degli occupati da oltre 10 anni. Nell’ultimo anno, tranne nei periodi di fermo produttivo totale per i semiconduttori, sono state mediamente 900 le persone coinvolte dall’utilizzo quotidiano dell’ammortizzatore sociale.
e) Investimenti (vecchio piano FCA): Gli investimenti necessari alla partenza della nuova Alfa Romeo Suv Tonale si sono completati, la produzione inizierà da marzo 2022 e la consegna delle prime vetture avverrà dal mese di giungno’22.
f) Inizio produzione nuova vettura: Alfa Romeo Tonale marzo-giugno 22.
Stabilimento numero vetture prodotte
31/12/15 31/12/16 31/12/17 31/12/18 31/12/19 31/12/20 31/12/21 21 VS 20 21 VS 19
Pomigliano 177.026 207.000 204.444 183.589 198.674 140.478 123.000 -12,4% -38,1%
2. Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
La partenza della produzione di una nuova vettura, Alfa Romeo Tonale, che si affianca dopo 10 anni alla Fiat Panda, mette lo stabilimento nella condizione di una potenziale piena occupazione, ma purtroppo rischia di essere una realtà di breve tempo. La produzione della Fiat Panda è a fine corsa, potrebbe durare fino al termine del 2023. Serve dare continuità nella produzione, con la futura nuova Fiat Panda o con il lancio di un’altra vettura prodotta nello stabilimento campano (il tempo di lancio di una nuova auto mediamente è di 18 mesi), diversamente il rischio di una ripartenza degli ammortizzatori sociali diventa certezza.
PLANT DI MELFI (PZ)
1. Situazione attuale:
a) Attività: Assemblaggio finale auto
b) Attuale Produzione: Fiat 500x, Jeep Renegade, Jeep Compass
c) Occupati: n. 6.761
d) Produzione 2021: Melfi ha subito Il crollo più pesante in termini di volumi produttivi, con -28,8% rispetto al 2020 (- 66.202 unità) e una caduta maggiore se rapportata al periodo pre-covid 2019 con una perdita di oltre 1/3 delle produzioni in gran parte causati dalla mancanza di semiconduttori. Da fine gennaio 2022 si è partiti con i 17 turni ma per la mancanza dei semiconduttori, ma tutte le settimane hanno avuto stop produttivo.
e) Investimenti (vecchio piano FCA): Tutti completati, con la partenza di Jeep Compass in produzione dal II semestre 2020 e lancio delle versioni plug-in di Compass e Renegade.
Stabilimento numero vetture prodotte
31/12/15 31/12/16 31/12/17 31/12/18 31/12/19 31/12/20 31/12/21 21 VS 20 21 VS 19
Melfi 390.000 364.700 330.536 339.865 248.100 229.848 163.646 -28,8% -34,0%
2) Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
Dopo l’accordo sindacale del 25 giugno 2021 la riorganizzazione di Melfi ha riguardato l’area produttiva, con il potenziamento di una linea, rispetto alle due di prima, la creazione di un’area specifica per l’assemblaggio delle batterie, con le produzioni di nuovi componenti nelle unità Presse e Plastica e un intervento nella area lastratura, mantenendo una capacità produttiva sui 20 turni di circa 400.000 vetture. L’accordo ha anche definito interventi di formazione professionale. E’ necessario che presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si proceda a ratificare e garantire in quella sede gli impegni presi con gli accordi sindacali in merito alle prospettive future del sito produttivo, con l’assegnazione allo stabilimento della futura piattaforma Bev STLA Medium, sulla quale dal 2024 verranno sviluppati quattro nuove vetture completamente elettriche e multibrand, che affiancheranno le attuali produzioni. E’ necessario comprendere la scansione temporale della partenza delle nuove produzioni e nello stesso tempo conoscere lo sviluppo delle produzioni attualmente presenti.
PLANT SEVEL DI ATESSA (PE)
1) Situazione attuale:
a) Attività: Assemblaggio finale auto
b) Attuale Produzione: Veicoli Commerciali Fiat Ducato, Citroen Jumper, Peugeot Boxer, Opel Vivaro.
c) Occupati: n. 5.441 + circa 280 somministrati a tempo indeterminato.
d) Produzione 2021. Le produzioni nei veicoli commerciali nel 2021 hanno raggiunto la quota di 265.048 unità +3,1% rispetto al 2020, ma – 9,6% rispetto al 2019. Rispetto alle stime del mese di maggio 2021 (quando erano partiti i 18 turni) si son perse circa 40.000 furgoni per la mancanza di semiconduttori. Tutto questo ha impattato negativamente sui livelli occupazionali del sito. L’azienda unilateralmente ha portato la turnistica a 15 con un contraccolpo occupazionale di oltre 1000 lavoratori: circa 600 sono i lavoratori in somministrazione a cui non l’azienda non interrotto il lavoro a cui bisogna aggiungere i cassintegrati infragruppo che erano in trasferta.
e) Investimenti (vecchio piano FCA): Lancio del Ducato con motorizzazione full elettrica.
f) Inizio produzione nuova vettura: Opel Vivaro da ottobre 2021.
Stabilimento numero vetture prodotte
31/12/15 31/12/16 31/12/17 31/12/18 31/12/19 31/12/20 31/12/21 21 VS 20 21 VS 19
Sevel – Atessa 260.800 290.010 292.000 297.007 293.216 257.026 265.048 3,1% -9,6%
2) Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
Abbiamo valutato positivamente la partenza della produzione dell’Opel Vivaro e l’investimento sul Ducato elettrico, ma pensiamo che sia altrettanto importante che anche la tipologia ad idrogeno sia sviluppata per tutti i veicoli commerciali prodotti in Val di Sangro. Nello stesso tempo il governo deve provvedere all’installazione di una rete per la distribuzione dell’idrogeno. Nel piano industriale è necessario individuare gli investimenti necessari per migliorare struttura e gli impianti, ma soprattutto è indispensabile che vengano chiariti gli equilibri interni al gruppo, visto che nei prossimi mesi partirà in Polonia la produzione di veicoli commerciali in un altro stabilimento del gruppo. Dobbiamo avere le garanzie che la produzione Polacca è aggiuntiva a quella Italiana, in coerenza con l’obiettivo annunciato da Ceo Tavares di rafforzare ulteriormente la leadership nei veicoli commerciali. Nello specifico riteniamo che anche il Governo debba pretendere il medesimo impegno. In linea con gli impegni di rafforzamento di Sevel, è necessario che Stellantis stabilizzi i lavoratori a tempo indeterminato con una soluzione positiva per i lavoratori in somministrazione ancora in forza in azienda (circa 280), e assuma l’impegno a recuperare in via prioritaria gli oltre 650 a cui è stato interrotto il contratto nel corso del 2021 a seguito della mancanza di semiconduttori. Alla ripartenza dei volumi questa è una questione non rinviabile.
PLANT MASERATI DI MODENA
1. Situazione attuale:
a) Attività: Assemblaggio finale auto
b) Attuale Produzione: Maserati MC20, Alfa Romeo 4C
c) Occupati: n. 1.193
d) Produzione 2021. Con la partenza produttiva della supersportiva di Maserati la nuova MC20, dal secondo trimestre del 2021, si è saturata la capacità produttiva del Plant di Modena e si è azzerato l’uso degli ammortizzatori sociali. I volumi di MC20 sono in continua crescita e hanno raggiunto le 600 unità, pari al 70% delle produzioni del Plant. Visto l’andamento del mercato, l’aspettativa è di crescere sia in volumi che in occupazione, in particolare nei diretti di produzione.
e) Investimenti (vecchio piano FCA): Completati Investimenti area produzione e verniciatura, nuova scocca e motore per nuova Maserati MC20 e lancio produttivo ad aprile 2021.
Stabilimento numero vetture prodotte
31/12/15 31/12/16 31/12/17 31/12/18 31/12/19 31/12/20 31/12/21 21 VS 20 21 VS 19
Maserati Modena 6.300 3.916 3.733 1.790 1.008 160 860 437,5% -14,7%
2. Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
E’ importante comprendere se ci saranno ulteriori versioni della Maserati MC20 per rafforzare ulteriormente i volumi complessivi. Nei due siti di Modena oltre ai circa 200 diretti di produzione, sono impiegati poco meno di 1.000 nel settore ingegneria impegnati nelle attività di progettazione e sviluppo che sono al servizio di tutte le realtà Stellantis, per noi è fondamentale che questa importante realtà legata alla ricerca e alla progettazione abbia una sua continuità e sviluppo, e non subisca ridimensionamenti.
PLANT VM MOTORI – CENTO (FE)
1. Situazione attuale:
a) Attività: Assemblaggio produzione Motori Diesel
b) Attuale Produzione: grandi motori Diesel, Motori V6 per autovetture (87% produzione) e Motori per il settore industriale e marino (13% produzione)
c) Occupati: n.778
d) Produzione 2021. La produzione nel 2021 è stata complessivamente di 58.000 motori (50.000 auto e 8.000 industriale e marino) in aumento rispetto alle 37.631 del 2020 condizionato dal blocco delle produzioni per il lock-down da covid 19. Lo stabilimento sta viaggiando alla metà della propria capacità produttiva che complessivamente è di 80.000 motori auto e circa 12.000 industriali/marini. Gli ammortizzatori nel corso del 2021 che coinvolgono mediamente il 35% del totale degli occupati della Vm di Cento, sono stati di circa 30 giorni.
Stabilimento motori produzione motori Stellantis Italia
2016 2017 2018 2019 2020 2021 21vs’20
VM CENTO 70.000 55.000 58.652 39.281 37.631 58.000 54%
2. Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
Con i Motori Diesel V6 si equipaggiano in particolare autovetture per il mercato USA come RAM, Wrangler, Wrangler pick-up. Nell’ultimo periodo preoccupano in particolare alcune scelte che hanno portato al blocco dei progetti di ricerca e sviluppo (versione Usa dell’Euro7), nonostante l’obiettivo 2030 del full elettrico negli Usa è il 50% delle vendite, più contenuto del 100% previsto per l’Europa. Il motore V6 cesserà definitivamente la sua produzione a fine 2023 e al momento il Gruppo non intende sviluppare altri motori per autovettura. La sola permanenza dei motori marini e industriali (13% della produzione totale) non possono certo garantire le prospettive dello stabilimento centese. E’ la situazione più preoccupante negli stabilimenti Italiani. E’ necessario che Stellantis individui in tempi brevi soluzioni di reindustrializzazione, anche con progetti da sviluppare con le istituzioni utilizzando le risorse previste nel fondo automotive appena lanciato dal Mise, volti a portare nuove attività legate alla componentistica che si svilupperà sui motori ibridi, elettrici, idrogeno o a biocombustibile.
PLANT DI PRATOLA SERRA (AV)
1. Situazione attuale:
a) Attività: Assemblaggio produzione Motori Diesel
b) Attuale Produzione: Diesel per veicoli commerciali e autovetture nello specifico: Ducato 2.0, 2.2 euro 6dfinal, Motore 1.6 JTD euro, Motore 1.8 Tbz alluminio
c) Occupati: n. 1.717
d) Produzione 2021. Dal 1 semestre 2021 lo stabilimento produce i motori diesel sul veicolo commerciale Fiat Ducato assemblato nello stabilimento di Sevel in Val di Sangro. La partenza della nuova produzione diesel per i veicoli commerciali Ducato ha consentito un recupero in termini di volumi rispetto al 2020. Le previsioni per il 2022 sono di una crescita ulteriore dei volumi intorno alle 300.000 unità.
Stabilimento motori produzione motori Stellantis Italia
2016 2017 2018 2019 2020 2021 21vs’20
PRATOLA SERRA 290.000 310.000 210.000 250.000 240.000 249.300 3,9%
2. Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
La direzione Stellantis ha comunicato che dal 2024 allocherà a Pratola Serra le motorizzazioni diesel euro 7 che equipaggeranno tutti i veicoli commerciali del gruppo (Fiat, Citroen, Peugeot e Opel), questo nell’immediato aumenterà sicuramente in maniera importante i volumi produttivi. Si può stimare che nella prima fase solo per i motori diesel destinati ai veicoli commerciali si potrebbe andare oltre le 300.000 unità. Naturalmente sarà necessario monitorare il calo che fisiologicamente avverrà ai veicoli equipaggiati con i motori diesel nei prossimi anni fino allo stop produttivo nel 2040 imposto dai vincoli Europei. Sarà fondamentale capire come la transizione si svilupperà, per intervenire successivamente con un’azione di reindustrializzazione quando i volumi, in prossimità dello stop produttivo, inizieranno a diminuire in maniera consistente.
PLANT DI TERMOLI (CB)
1. Situazione attuale:
a) Attività: Assemblaggio produzione Motori a Benzina e Cambi
b) Attuale Produzione: Motori Fire 8V e 16V; il 2.0 T4 GME; e il 2.9 V6; GSE; produzione dei cambi C520 e C546 (Sevel).
c) Occupati: n. 2.369
d) Produzione 2021. Nel corso del 2021 le produzioni dei motori hanno subito un ulteriore calo anche rispetto al 2020, in parte compensato dalla partenza nel II° semestre del nuovo motore GSE che consente l’ibridizzazione (il GSE viene prodotto anche nello stabilimento di Bielsko-Biala).
Stabilimenti motori produzione motori Stellantis Italia
2016 2017 2018 2019 2020 2021 21vs’20
FCA TERMOLI PWT 619.000 696.400 722.000 694.600 360.000 330.100 -8,3%
2. Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
Allo stabilimento di Termoli è stato destinato l’investimento della terza Gigafactory del gruppo Stellantis in Europa. Ad oggi sappiamo che l’accordo tra Automotive Cells Company ACC (joint venture di Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies) è in fase conclusivo, ma non siamo a conoscenza dei dettagli del progetto industriale e delle sue implicazioni in termini temporali e occupazionali, oltre agli impatti sull’indotto e sul territorio. Fino alla partenza della produzione di batterie, le attività di Termoli dovranno reggersi sulle produzioni di motori a benzina e sui cambi, sapendo che le produzioni dei motori Fire e cambi sono a fine corsa. Sarà importante comprendere le diverse fasi di implementazione delle nuove attività con il perdurare per un periodo delle produzioni di motori ibridi. Su Termoli dovremo quindi discutere in sede ministeriale il piano industriale della Gigafactory in dettaglio: partenza e dettagli dell’investimento, perimetro tutela occupazionale, governo della transizione, percorsi formativi per il cambio delle competenze professionali e tutti gli altri aspetti volti a garantire gli aspetti economici e normativi dei lavoratori coinvolti.
PLANT PWT di MIRAFIORI (TORINO) E VERRONE (BIELLA)
1. Situazione attuale
a) Attività: Assemblaggio produzione Cambi
b) Attuale Produzione: produzione dei cambi.
c) Occupati: MIRAFIORI Torino n. 987, VERRONE n.503
3. Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
Anche stabilimenti piemontesi del Powertrain di Verrone e Mirafiori, dove operano complessivamente 1.490 lavoratori, si producono i cambi che sono strettamente collegati al tema delle motorizzazioni tradizionali è il settore più coinvolto nella transizione ecologica e più esposto ai rischi occupazionali e industriali. Le limitazioni imposte con lo stop produttivo nel 2035 per le autovetture e il 2040 per i veicoli commerciali, impongono nel breve periodo scelte necessarie per la reindustralizzazione degli stabilimenti e per la riconversione delle competenze professionali dei lavoratori. L’arco temporale che abbiamo di fronte è molto stretto ed evidenziano la necessità e l’urgenza di individuare garanzie per le prospettive future per i lavoratori anche per l’indotto ad esso collegato.
PLANT TEKSID DI CARMAGNOLA (TORINO)
1. Situazione attuale
a) Attività: Fonderia
b) Attuale Produzione: produzione Teste cilindri e basamenti per motori diesel e benzina.
c) Occupati: n. 952
2. Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
La fonderia Teksid produce componenti per i motori diesel e benzina, quindi anche per questa tipologia di produzione, strettamente legata al destino dello stop produttivo delle motorizzazioni tradizionali, diventa indispensabile comprendere quali siano le scelte che il gruppo intende mettere in campo per un processo di reindustrializzazione che in prospettiva garantisca le attività produttive e l’occupazione.
COMAU (TORINO)
1. Situazione attuale
a) Attività: Automazione Industriale
b) Attuale Produzione: soluzioni ingegneristiche innovative e tecnologiche, sviluppo di sistemi, prodotti e servizi compatibili con industria 4.0, robot collaborativi e automazione intelligente.
c) Occupati: 855
2. Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
Il gruppo Stellantis ha confermato la volontà di procedere allo spin-off di Comau, ma non si conoscono gli aspetti di dettaglio dell’operazione dal punto di vista delle prospettive industriali di questa importante realtà del gruppo. Il core bussiness dell’azienda è ancora il settore dell’auto, diventa quindi indispensabile comprendere quale sarà il rapporto dal punto di vista strategico con Stellantis e le altre realtà dell’automotive e come si intende operare per espandersi in altri settori, garantendo le prospettive industriali e occupazionali di questa eccellenza dell’innovazione industriale.
ENTI CENTRALI E COMMERCIALI, CRF, FCA SERVICES E FCA SECURITY
1. Situazione attuale
a) Attività: Enti Tecnici e Commerciali, Centri di ricerca e sviluppo, Società di servizio e di sicurezza.
b) Occupati: Circa 13.000 (Enti Centrali e Commerciali 8.122, CRF 592, FCA Services n.890, Fca Bank 599, Leasys 506, Fca Security 1.371, altri enti e Servizi ecc.).
2. Gli aspetti problematici e le scelte di prospettiva da attuare:
In fase di stesura del Contratto di Espansione e degli accordi di incentivazione volontaria abbiamo anche analizzato la situazione complessiva degli enti di staff e tecnici. Il Gruppo Stellantis per quest’ultimi ci ha precisato che tali servizi resteranno centrali in Stellantis nell’ambito delle competenze relative all’ingegneria, ai centri di ricerca e innovazione dell’ex gruppo FCA. Verranno inoltre colte le opportunità che si svilupperanno negli ambiti della progettazione della R&S per quanto riguarda la transizione energetica, l’elettrificazione, la connettività, l’infotainment e la guida autonoma, oltre alle attuali competenze, relative al centro di ingegneria. In particolare, il polo di Torino continuerà ad avere un ruolo strategico di prodotto per gestire i progetti di Alfa Romeo, Maserati, dei veicoli commerciali, dei veicoli Fiat, Jeep affiancati alle attività di design degli enti.
L’azienda ci ha anche precisato che oltre alle assunzioni previste nel contratto di espansione continueranno le politiche di investimenti su formazione e rafforzamento delle competenze professionali. Il Gruppo ha inoltre escluso processi di esternalizzazioni relativi agli ambiti delle attività di Fca Service e Security. E’ inoltre necessario approfondire le strategie nell’ambito dei servizi finanziari, bancari e commerciali e i riflessi sulle strutture sugli enti e sull’occupazione. E’ fondamentale poi come si svilupperanno le Accademy e come si applicherà in termini di progetti e tempistiche l’investimento sulle diverse attività di ricerca e innovazione previste dal piano per la parte di finanziamento strategico, e quali progetti in concreto saranno in particolare sviluppati nelle aree di ingegneria e di ricerca italiani.
Riteniamo importante che si debba definire con maggior precisione tutti gli aspetti relativi alla garanzia della presenza e delle prospettive nel nostro Paese di queste aree strategiche per l’azienda nelle aree di staff tecnica e di ricerca.