Si è tenuto in data odierna l’incontro convocato da Stellantis con le OO.SS. a seguito della mobilitazione dei lavoratori e dell’azione messa in campo in questi mesi dalle OO.SS.
Nell’incontro Stellantis finalmente ha illustrato il cronoprogramma per il prossimo futuro dello stabilimento di Melfi, così come previsto dall’accordo da noi sottoscritto il 12 luglio 2023.
L’entrata in produzione delle prime vetture elettriche sarà così cadenzata:
· nell’ultimo quadrimestre del 2024 ci sarà la salita produttiva della prima vettura a marchio DS che passerà per la prima volta in linea al pilotino di Melfi già alla fine della prossima settimana
· nel 2025 entrerà la produzione di altre due vetture, una a marchio Jeep e una DS
· nel 2026 entreranno in produzione le ultime due, una a marchio Lancia e l’altra a marchio Opel
Tutte le 5 vetture saranno prodotte su piattaforma STLA Medium, nata appositamente per raggiungere gli obiettivi di elettrificazione; in tal senso viene confermata, da parte di Stellantis, della realizzazione della nuova linea di assemblaggio delle Batteria che partirà in contemporanea al lancio dei nuovi modelli.
Piacevole notizia appresa oggi riguarda la Jeep Compass, che sarà prodotta anche in una versione ibrida di ultima generazione per accompagnare gradatamente il mercato dell’elettrico.
Inoltre, è stato definito il cronoprogramma di uscita delle vetture attualmente in produzione: la prima ad uscire nell’arco del 2024 sarà la 500X, la seconda al termine del 2025 sarà la Jeep Renegade.
Per quanto concerne l’indotto di Melfi e la logistica, che per noi come ribadito più volte restano strategici al pari dello stabilimento centrale, Stellantis ha dichiarato che tutte le aziende che ne fanno parte stanno partecipando alle gare in corso ma, in questo processo complesso di transizione energetica, tutti devono fornire il loro apporto – partendo dalle istituzioni regionali e governative – affinché si possano creare le giuste condizioni per una trasformazione epocale del settore automotive che non produca danni sociali.
Infine, si è convenuto di calendarizzare delle riunioni semestrali di verifica dell’avanzamento della messa in produzione dei nuovi modelli.
L’annuncio di oggi che sicuramente arriva da molto lontano e da un’azione sindacale fatta di lungimiranza ma nello stesso tempo dai grandi sacrifici dei lavoratori, oggi vede Melfi primo stabilimento italiano ad avere una missione produttiva proiettata al futuro con i 5 modelli elettrici e una versione ibrida.
Questo risultato forse sorprenderà quanti hanno “gufato” sul futuro dello stabilimento, non sorprende di certo noi che in questa fabbrica ci crediamo da sempre e oggi abbiamo avuto la conferma di quello che ci meritiamo.
Sicuramente oggi non è un punto di arrivo ma di partenza e anzi ribadiamo che a partire da domani la responsabilità della politica che ha voluto questa transizione si deve tradurre in fatti: noi come organizzazioni sindacali abbiamo fatto la nostra parte, ora la Regione Basilicata in primis ed il governo centrale facciano velocemente la loro parte in maniera concreta per garantire il polo automotive di Melfi.
Stellantis, Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Marco Lomio, segretario generale della Uilm Basilicata: “Parte piano industriale per Melfi con quinta vettura”.
“Con l’esposizione del piano industriale per lo stabilimento Stellantis di Melfi avvenuta oggi in modo ufficiale, finalmente si concretizza un lavoro sindacale partito con l’accordo del 2021, portato avanti negli anni anche quando sembrava più difficile e da ultimo sostenuto con una grande mobilitazione regionale del settore automotive”.
“Particolare soddisfazione – commentano Ficco e Lomio – arriva dal fatto che, ai 4 modelli su piattaforma STLA Medium nata appositamente per raggiungere gli obiettivi di elettrificazione, si aggiunge il quinto, vale a dire la Jeep Compass, che verrà prodotta non solo nella versione totalmente elettrica ma anche in una nuova versione ibrida di ultima generazione. La quinta vettura sarà importantissima per aumentare la produzione di auto a Melfi e dunque per tutelare l’occupazione. Tuttavia, nessuno può conoscere il numero di vetture che si faranno con l’elettrico poiché questo settore ha ancora un forte bisogno di sostegno pubblico”.
“Ora che come sindacato siamo riusciti a portare a termine il nostro lavoro, speriamo – aggiungono Ficco e Lomio – che anche le istituzioni pubbliche, e in particolare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, facciano quanto di loro competenza, a iniziare dal varo di incentivi coerenti col percorso di elettrificazione stabilito dalla Unione Europea. La politica ha deciso che si deve passare all’elettrico e dunque è la politica ora che deve rendere questa tecnologia accessibile a tutti i cittadini”.
“Questo di oggi – concludono Ficco e Lomio – è anche il presupposto per il patto per l’automotive di Melfi a beneficio dell’intera filiera dell’indotto. La fabbrica di Stellantis ha un futuro delineato, ma anche in questo caso tutte le parti devono dare il loro contributo per rendere competitivo l’intero sistema industriale lucano”.
Stellantis, Tortorelli (Uil): “Occasione storica per legare il futuro di Melfi all’indotto”
Adesso che Stellantis ha scoperto le sue “carte” e che Melfi torna ad essere lo stabilimento centrale per i nuovi modelli della transizione energetica non possiamo perdere questa occasione storica per legare il futuro di Melfi all’indotto, oggi ancora anello debole dei nuovi programmi dell’automotive”. Così Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata che ha sollecitato il Presidente Bardi a convocare subito il Tavolo permanente Stellantis-automotive per “un confronto necessario a mettere in campo le azioni necessarie ad accompagnare i programmi Stellantis e a garantire la stessa centralità all’indotto”. “I nuovi modelli a Melfi – sottolinea – sono il risultato di una lunga ed estenuante concertazione che i sindacati confederali di categoria hanno tenuto in questi mesi. Dunque entriamo in una nuova fase della storia dello stabilimento di Melfi che comunque va costantemente monitorata. Lo stesso deve avvenire per l’indotto per mettere al passo le attività industriali e l’occupazione esistente. Soprattutto l’attuale tessuto industriale di San Nicola ha bisogno di adeguarsi e rafforzarsi per reggere la nuova sfida dell’automotive. E su questo la Regione deve fare la sua parte condividendo il Patto per Melfi che abbiamo proposto e che ha tra gli obiettivi quello di legare i lavoratori alle commesse future, perché attraverso l’elettrico verranno appaltate tante nuove opportunità che dovranno rimanere a Melfi e per i lavoratori di Melfi”.
Stellantis, Di Maulo e Capocasale (Fismic Confsal): “Rivelato il quinto modello”
Si è concluso l’incontro tra le OO.SS e Stellantis Melfi, avvenuto a seguito delle mobilitazioni delle settimane scorse.
Nell’incontro odierno, l’Azienda ha illustrato il cronoprogramma per il prossimo futuro dello stabilimento di Melfi e ha reso pubblico il quinto modello che verrà prodotto.
“Finalmente Stellantis ha tolto il velo al segreto sulla produzione dei 5 modelli elettrici, più uno ibrido da produrre nello stabilimento di Melfi, che così avrà assicurato il futuro occupazionale e produttivo per i prossimi anni. – dichiara il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo – La mobilitazione avvenuta nei giorni scorsi ha pagato e oggi siamo in grado di affrontare il confronto col ministro Urso con minori preoccupazioni per i lavoratori di quello stabilimento.”
“Si tratta di un primo significativo risultato che premia la risolutezza con il quale il Sindacato ha promosso un serrato confronto sul futuro dell’Automotive in Italia che coinvolge il Governo nazionale e le Regioni, l’ANFIA e tutte le OO.SS. rappresentative nel sistema Automotive in Italia.”, continua Di Maulo.
“Inoltre, nei prossimi giorni Stellantis aprirà un confronto con i Sindacati Territoriali per iniziare a dettagliare le iniziative di riconversione industriali previste a Torino nell’area di Mirafiori e sarà programmato un incontro con la Join Venture ACC per iniziare un confronto settato sui tempi, sui modi e sulle modalità di ricollocazione del personale, oggi occupato a produrre motori per veicoli endotermici, che in futuro dovrà essere ricollocato nella sua interezza nella Gigafactory che produrrà batterie per motori elettrici.2, prosegue il segretario generale Fismic Confsal.
“Tutti questi impegni dovranno poi trovare un collocamento positivo nel confronto avviato a luglio e proseguito ad agosto per individuare gli strumenti per proteggere i lavoratori nella difficile fase della transizione ecologica, che rischia di bruciare migliaia di posti di lavoro e di ridimensionare il settore Automotive nel nostro Paese che continua ad essere un importante motore del PIL nazionale e non può essere sacrificato sull’altare di una transizione troppo rapida le cui conseguenze le verrebbero a pagare non solo direttamente gli occupati nel manifatturiero, nell’indotto e nei servizi, ma rischiano di essere pagati in termini di minore possibilità di mobilità per i cittadini, soprattutto per gli strati sociali meno abbienti.”, conclude Di Maulo.
“Oggi per Melfi è giornata di festa, finalmente si fa chiarezza su tutta la missione produttiva e vengono smentiti gli uccelli del malaugurio che non credevano possibile la rivalsa del sito; con le dichiarazioni di oggi, sono stati sconfitti. – dichiara il segretario nazionale Fismic Confsal, Pasquale Capocasale – Ora si apre la stagione dei frutti per Melfi, era che per noi è sempre stata una certezza e ora è divenuta una solida realtà. Non ci sono più alibi, Melfi ha il suo futuro assicurato, ma questo è solo un inizio, continueremo a lavorare e a incontrare Azienda e Regione per vigilare su tutto il processo.”
Stellantis, intervento segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano
Stellantis Melfi: notizia positiva la conferma di nuovi modelli e le tempistiche. Ora serve una garanzia per l’indotto della componentistica
“Quanto comunicato oggi da parte di Stellantis alla nostra rappresentanza sindacale di Melfi, rappresenta una notizia importante e positiva. Sapevamo dei cinque nuovi modelli che dovevano essere prodotti sulla nuova piattaforma “medium full elettric” nello stabilimento lucano ma non la cadenza temporale. Oggi l’aver definito in termini precisi la partenza del nuovo modello che verrà prodotto già a partire dal 2024 a Melfi, a cui si aggiungono altri due modelli nel 2025 e altri due modelli 2026, da un elemento di certezza e concretezza sul futuro dello stabilimento di Melfi.
Le nuove produzioni saranno caratterizzate da modelli multimarca come c’era stato preannunciato da Stellantis e che riguarderanno modelli Ds, Opel e un nuovo modello Lancia e Jeep.
Per noi ora è importante avere una conferma anche da parte del governo rispetto cosa succederà l’indotto auto. Abbiamo posto questa domanda a Stellantis, perché sul Melfi c’è un indotto da sostenere curare e tutelare perché esclusivamente legato alle produzioni di Stellantis. È quindi essenziale capire quali garanzie il governo è in grado di dare alla rete di forniture per fare in modo che ci sia un impatto positivo anche per quelle realtà industriali limitrofe allo stabilimento.”
Stellantis, Spera (Ugl): “L’incontro odierno segna tranquillità per Melfi”.
“Quanto confermato dalla Direzione Aziendale al sindacato nell’incontro tenutosi nel sito lucano, fa ben sperare per il prossimo venturo sulle attività, e l’entrata in produzione delle prime vetture elettriche può essere un buon auspicio”.
E’ quanto dichiara il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera a margine dell’esposizione del piano industriale per lo stabilimento in Basilicata che dà atto a quanto sancito con l’accordo del 2021, e che negli ultimi giorni ha anche sostenuto il nostro sindacato smobilizzando l’opinione pubblica e accendendo i riflettori con una grande mobilitazione regionale del settore automotive. A breve incontreremo Urso e Stellantis per definire tutti gli aspetti che compongono il puzzle. In Basilicata c’è un insediamento industriale importante, già da tempo sostenevamo che ci sarebbe stato l’incontro con i vertici di Stellantis: ora – per Spera – appresa la nuova programmazione che tutte le 5 vetture saranno prodotte su piattaforma STLA Medium, nata appositamente per raggiungere gli obiettivi di elettrificazione, in tal senso viene confermata da parte di Stellantis la realizzazione della nuova linea di assemblaggio delle Batteria che partirà in contemporanea al lancio dei nuovi modelli. Responsabilmente possiamo fare ragionamenti ufficiali per ciò che potrebbe essere il futuro dello stabilimento lucano. Piacevole è per l’Ugl Metalmeccanici, la notizia che riguarda la Jeep Compass, che sarà prodotta anche in una versione ibrida di ultima generazione per accompagnare gradatamente il mercato dell’elettrico”. Per Spera, “Nell’incontro odierno, Stellantis finalmente ha illustrato il cronoprogramma per il prossimo futuro dello stabilimento di Melfi, così come previsto dall’accordo anche dall’Ugl sottoscritto il 12 luglio 2023: la Basilicata ha tutte le carte in regola per rilanciare il tessuto industriale dell’automotive e con esso a beneficio dell’intera filiera dell’indotto che oggi ha pagando il prezzo maggiore dell’incertezza produttiva”.