Stellantis di Melfi, Fiom Cgil: “Forte preoccupazione per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori di tutta l’area industriale”. Di seguito la nota integrale.
“Il ministero del Lavoro ha convocato Stellantis e le organizzazioni sindacali il prossimo 20 luglio per il confronto sull’ammortizzatore sociale in deroga. Il 7 agosto infatti finisce il periodo massimo concesso dalla legge. Per tale motivo l’azienda ha avanzato la richiesta di un ulteriore periodo che deve servire per accompagnare il processo di transizione verso i nuovi modelli che arriveranno nel 2024”. Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, Gaetano Ricotta segretario generale Fiom-Cgil Basilicata e Giorgia Calamita della Fiom- Cgil Basilicata. “I lavoratori – denunciano – stanno vedendo peggiorare complessivamente le proprie condizioni di lavoratori e sono sempre più preoccupati dell’impatto degli ammortizzatori sociali, degli efficientamenti e del taglio di servizi sul proprio futuro. È necessario avere garanzie sulla tenuta occupazionale e sulle prospettive future e intervenire per avere il minor impatto sui salari. Nelle aziende dell’indotto c’è una situazione allarmante, molte di loro non hanno ancora commesse sui nuovi modelli e a breve ci sarà anche il problema degli ammortizzatori. Per questo è ancora più urgente e necessario che la Regione riconvochi il tavolo permanente con la presenza di Stellantis.
L’area industriale di Melfi – proseguono – è lo specchio di una situazione di crisi più generale nel settore dell’automotive del nostro Paese. La transizione verso l’elettrico non è ancora iniziata, è evidente quindi che se non si interviene urgentemente c’è il rischio di una dismissione industriale. La Fiom Cgil – concludono – sta chiedendo da tempo, insieme alle altre organizzazioni sindacali e al sistema di rappresentanza delle imprese, di convocare il tavolo specifico sul settore con tutti i ministri competenti e non si comprendono le ragioni della mancanza di risposte da parte del governo. Non abbiamo altro tempo per affrontare la crisi e avviare un confronto su come si esce da questa situazione e come affrontiamo la sfida della transizione”.