Stellantis di Melfi, Usb: “Scena muta fino al 15 aprile, un silenzio che vale più di mille parole”. Di seguito la nota integrale.
Alla Fca/Stellantis di Melfi si parla concretamente di riduzione della capacità produttiva, con l’eliminazione di un modello auto e lo smantellamento di una delle due linee di produzione.
Di fronte ai primi licenziamenti ( nella ditta di pulizie ) e al timore di ulteriori tagli, i sindacati hanno chiesto di parlare con i vertici di Stellantis, affinché questi smentiscano le voci che da diversi giorni circolano sul futuro di Melfi.
Dopo una settimana è arrivata la risposta, l’incontro si farà il 15 Aprile, tra ben 20 giorni.
Dando per scontato che in Stellantis sappiano le ragioni che hanno portato alla richiesta di questo appuntamento, diversamente si scadrebbe nel ridicolo, la domanda che gli operai devono porsi è ” se i vertici di Stellantis avessero dovuto soltanto smentire le voci su Melfi perché si prendono tutto questo tempo?”.
La risposta più importante arriva proprio dal loro silenzio, infatti i vertici per primi avrebbero avuto tutto l’interesse a mettere a tacere certe voci se infondate, invece non aprono bocca da una settimana e continueranno a fare scena muta per altri 20 giorni.
Oggi nessuno conosce quali siano le reali intenzioni del gruppo, potrebbe essere veramente smantellata una linea di produzione oppure lasciarlo credere, così da utilizzarla come minaccia per chiedere l’ennesimo sacrificio su salari e condizioni di lavoro, in ogni caso non si prevede nulla di buono per gli operai.
L’unica cosa certa per il momento è che si perderanno altri 20 giorni, con il rischio concreto che l’incontro si concluda con un nulla di fatto e ci si dia appuntamento a data da destinarsi.
Gli operai di Melfi non possono permettersi di aspettare speranzosi e immobili che si compia il loro destino, devono iniziare ad organizzarsi per impedire che il padrone faccia le sue mosse indisturbato.
Non c’è un minuto da perdere, se non vorranno diventare l’ennesima, inutile, vertenza aperta al Mise.