Secondo il segretario dei metalmeccanici della Cisl, Gerardo Evangelista, «le trasformazioni nel settore automobilistico stanno causando gravi ricadute nelle aziende italiane dell’automotive. Dopo la pausa estiva, diversi stabilimenti ripartiranno con difficoltà, tra cui quello di Melfi. La produzione di settembre sarà ulteriormente ridotta, anche perché la Fiat 500X non verrà temporaneamente prodotta, lasciando spazio solo alla Jeep Renegade e alla Compass. Le poche giornate lavorative previste si svolgeranno solo su due turni. Questa situazione renderà necessario un ampio utilizzo del contratto di solidarietà per garantire il salario dei lavoratori».
Per Evangelista «la mancata produzione della 500X e l’incertezza della domanda di mercato rappresentano un problema significativo per i volumi produttivi, penalizzando migliaia di lavoratori, sia nello stabilimento Stellantis di Melfi che nell’indotto». Il segretario della Fim ha inoltre evidenziato che «le difficoltà del mercato potrebbero persistere a lungo, ma Melfi deve prepararsi a proseguire con gli investimenti avviati da Stellantis per il lancio della nuova produzione, previsto a partire dai primi mesi del 2025 e nel 2026. Questi investimenti includono l’avvio della piattaforma full electric medium” con quattro nuovi modelli elettrici, una Jeep ibrida e l’assemblaggio di batterie».
Evangelista ribadisce «la necessità di interventi di politica industriale efficaci per rilanciare il settore automotive in Basilicata e salvaguardare i posti di lavoro, chiedendo azioni concrete sia alla Regione che al Governo. Ora è il momento che Stellantis e le istituzioni si assumano la responsabilità sociale di rilanciare il sito di Melfi, concretizzando un accordo che tuteli l’occupazione».