Il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista interviene a mente fredda sull’incontro di ieri con la dirigenza di Stellantis nel corso del quale l’azienda ha ufficializzato ai sindacati i piani produttivi per lo stabilimento di Melfi con il crono-programma dei cinque modelli, uno dei quali in versione ibrida a marchio Jeep, e la conferma della nuova linea di assemblaggio delle batterie che partirà contemporaneamente al lancio dei nuovi modelli. «È una notizia di grande importanza non solo per la nostra regione perché spazza via un po’ di incertezza, tuttavia in questa fase occorre essere prudenti e non eccedere con i facili entusiasmi», avverte Evangelista alla vigilia dell’appuntamento organizzato dalla Fim nazionale a Matera per ragionare su formazione e competenze come leva per affrontare la transizione ecologica e digitale.
«Per quanto ci riguarda ciò che è cruciale è che il modello Jeep entrerà subito in produzione con una versione ibrida con l’obiettivo di mantenere e sviluppare la presenza del gruppo nei mercati in cui le auto elettriche stentano a penetrare a causa di problemi infrastrutturali e di domanda. Questa mossa, che la Fim ha sempre sostenuto come priorità per affrontare in modo razionale la fase di transizione, determinerà effetti positivi anche sulle aziende dell’indotto. Tuttavia, è importante notare che il cammino sarà impegnativo poiché le produzioni dei modelli attuali nel frattempo cesseranno. Questo significa che con l’inizio delle nuove produzioni si inizierà a capire l’andamento dei volumi produttivi che è il vero termometro di uno stabilimento, e molto dipenderà anche dalle condizioni di mercato».
Secondo Evangelista ora la palla passa al Governo e alla Regione che «devono dimostrare di sapere essere all’altezza della sfida che interessa il polo automotive di Melfi. È fondamentale proseguire nel lavoro dei tavoli tematici nazionali con l’obiettivo di raggiungere un accordo completo e robusto tra Governo, Stellantis e sindacati che garantisca la sicurezza degli stabilimenti italiani, a cominciare da quello di Melfi. Infine, ci aspettiamo pieno sostegno anche dalla Regione Basilicata che è chiamata ad aiutare i progetti di investimento delle aziende dell’indotto. L’obiettivo deve essere quello di accompagnare l’intero ecosistema automotive di Melfi verso una nuova era, intervenendo anche sulla qualità dei servizi e delle infrastrutture del polo industriale», conclude il segretario della Fim lucana.
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