Stellantis, indotto e logistica Melfi, Fiom Cgil: “A Tavares chiederemo chiarezza sul piano industriale e sui volumi produttivi. Diritti, occupazione, salario, salute e sicurezza devono essere la priorità”. Di seguito la nota integrale.
Nei giorni scorsi si è tenuta la riunione con i delegati Fiom Stellantis Melfi, alla presenza della segreteria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita, per affrontare e discutere sul merito delle riunioni che si sono svolte con la direzione Stellantis con gli rls sulla sicurezza.
“Il confronto avviato già da tempo, alla luce delle molteplici richieste e segnalazioni sollevate dalla Fiom e rivolte anche agli enti esterni per risolvere problematiche sulla salute e sicurezza e sulle condizioni di lavoro che mettono a rischio i lavoratori – affermano Calamita e i delegati – è stata una prima risposta anche agli scioperi avvenuti a Melfi. Durante gli incontri sono stati affrontati i temi igiene e pulizia, specie dei bagni, e le questioni riguardanti l’ergonomia e le criticità presenti su alcune postazioni.
Riteniamo importante l’avvio di un percorso di confronto sindacale sui temi che riguardano le condizioni di lavoro, di salute e sicurezza dei lavoratori, ma ad oggi non ci sono risposte esaustive”, denuncia Calamita. La Fiom Cgil Basilicata unitamente ai delegati “conferma la necessità e la disponibilità a continuare il confronto sindacale sulle condizioni di lavoro in fabbrica anche a fronte degli impegni assunti da Tavares negli ultimi incontri con le organizzazioni sindacali nazionali, perché è importante avere risposte concrete per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori in fabbrica. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Tavares sul piano industriale di Melfi, riteniamo che vada fatto un maggiore approfondimento, a partire dall’incontro che si terrà domani 4 giugno allo stabilimento a Melfi. La Fiom Cgil – prosegue Calamita – chiederà maggiore chiarezza sulle produzioni che si dovranno fare a Melfi, partendo dal piano industriale che fu presentato l’anno scorso. L’ annuncio di Tavares di una nuova ibrida che si dovrà produrre a Melfi, infatti, era già stata prevista. Confermiamo quindi tutte le preoccupazioni sui volumi e sulla tenuta produttiva e occupazionale dello stabilimento di Melfi e dell’indotto.
Chiederemo chiarezza sul piano industriale, sui modelli da produrre e sui volumi. Le uscite dei volontari sono ancora in atto, il contratto di solidarietà che prevede anche l’eliminazione del turno di notte e la settimana corta ormai impattano negativamente sul salario e sulla vita dei lavoratori dello stabilimento e di tutto l’indotto.
Riteniamo fondamentale avere un piano chiaro da Stellantis e un confronto con il governo nazionale perché ci sia la centralità del lavoro con politiche industriali sull’automotive per il rilancio e investimenti rivolte alla transizione tecnologica ed ecologica perché vengano superate le crisi del settore.
Lo stabilimento di Melfi è in una fase difficile, il ridimensionamento occupazionale ha impatti anche nell’indotto. Nei giorni scorsi in molte aziende dell’indotto i lavoratori precari non sono stati riconfermati, i lavoratori della logistica non hanno più un futuro, le incertezze sull’acquisizione delle nuove commesse per l’indotto e il ridimensionamento di tutta l’area è un problema per le ricadute anche sull’economia di tutta la regione”. Intanto oggi la Fiom Cgil ha svolto volantinaggio davanti ai cancelli Stellantis per condividere con i lavoratori e le lavoratrici le richieste della Fiom Cgil.
“Siamo impegnati con tutte le iniziative affinché ci siano risposte e risultati concreti per tutti i lavoratori”, conclude Calamita.