“Il nostro sito dell’automotive è uno delle più grandi realtà esistenti in Italia per numero di occupati e saprà cogliere sfide e scommesse che gli saranno assegnate in futuro per un effettivo rilancio del settore. Territorio lucano e lavoratori saranno pronti da Melfi a produrre vetture che dalla Basilicata soddisferanno le esigenze non solo in Italia bensì in tutto il mondo come finora è avvenuto, essendone fabbrica ancora giovane”.
Lo ha affermato il Segretario Regionale dell’Ugl Basilicata, Florence Costanzo riunendo i quadri dirigenti della federazione regionale metalmeccanica settore auto nella sede di Potenza.
“Solo ricominciando a produrre e a gran livelli – ha continuato Costanzo – possiamo rendere importante il nostro tessuto industriale in sinergia con le Istituzioni, locali e Regionale. Chiediamo al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, Vito Bardi la ricomposizione del tavolo automotive su cui si deve puntare e al contempo, costituisce una morsa importante affinché lo stabilimento ricominci a produrre per scongiurare il rischio di una desertificazione industriale che avrebbe ricadute occupazionali drammatiche. L’Ugl Basilicata dovrà necessariamente essere presente al tavolo unitario per un proficuo confronto con la Regione, per discutere e mettere in campo ogni iniziativa e intervento a sostegno del comparto automotive e di tutte le aziende legate all’indotto senza tralasciare nessuna che, con l’avvio dell’elettrico, dovranno anch’esse beneficiare in maniera significativa dei nuovi investimenti. Si ricomponga il tavolo regionale dell’automotive – ha concluso Costanzo -, come organizzazione sindacale riteniamo che la Regione Basilicata deve fare il bene comune dei lavoratori che rappresentiamo mettendo da parte la campagna elettorale, approntando con l’Ugl Basilicata e unitariamente la vertenza Stellantis e indotto Melfi con tutta la serietà che serve in un momento delicato. Non proseguire con il tavolo in questo momento è alquanto pericoloso, è un danneggiamento al nostro tessuto industriale. Servono azioni sindacali e Istituzionali unite, è una necessità di tutti”.