Stellantis Melfi, Fiom Cgil: “Contratto specifico di lavoro è uno strumento obsoleto che non garantisce la tutela dei diritti”. Di seguito la nota integrale.
Si sono svolte le assemblee indette dalla Fiom Cgil Basilicata allo stabilimento Stellantis di Melfi alla presenza della segretaria generale Giorgia Calamita unitamente ai delegati. Alta è stata la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alla discussione sul rinnovo del contratto specifico di lavoro e sulla situazione aziendale, lamentando un peggioramento delle condizioni di lavoro e un l’incertezza rispetto alle prospettive produttive e occupazionali.
I lavoratori hanno sottolineato la necessità di intervenire sui carichi di lavoro, sull’igiene e sulle continue modifiche dell’orario che impediscono l’organizzazione della vita privata, rivendicando una contrattazione vera che possa mettere al centro la qualità della vita delle persone dentro e fuori dalla fabbrica.
“Il contratto specifico di lavoro – ha detto Calamita – è uno strumento ormai obsoleto, che non solo non riconosce il recupero del salario rispetto all’inflazione e alla crisi ma soprattutto non mette alcun freno all’uso massiccio della cassa integrazione, non dando la possibilità di contrattare i diritti e la tenuta occupazionale nello stabilimento. È emersa quindi la necessità di dover affrontare un confronto con Stellantis in merito alle prospettive industriali future e all’urgente miglioramento delle condizioni di lavoro in vista dell’imminente transizione energetica, affinché sia un’opportunità sulla quale il governo nazionale e regionale dovrà concentrare delle risorse, investendo in formazione e innovazione, perché questa fase di transizione venga governata e non impatti negativamente sui lavoratori.
Fondamentale – ha concluso Calamita – è stata la discussione sull’importanza dell’accordo di giugno 2021 sulla transizione e la produzione dei quattro modelli elettrici che deve essere sostenuta da una capacità produttiva tale da garantire occupazione e salario, oltre al miglioramento delle condizioni di lavoro così come sottoscritto dalla Fiom. Oggi c’è la necessità di unire i lavoratori e di superare i diversi strumenti contrattuali per garantire che a parità di lavoro ci siano parità di diritti”.