Questa mattina a Melfi si è tenuto l’attivo unitario di Fim, Uilm, Fismic e Uglm. Al centro della discussione il futuro e il presente dello stabilimento lucano di Stellantis. Nel corso della riunione – aperta anche alle istituzioni locali – le segreterie territoriali e le Rsa hanno ribadito che «Melfi deve riprendersi il ruolo di protagonista che nel tempo, grazie ai sacrifici dei lavoratori, si è conquistato. Oggi è il momento di fare chiarezza innanzitutto sul presente». Si guarda a venerdì prossimo, 19 maggio, quando si riunirà l’esecutivo di fabbrica: sarà l’occasione, hanno spiegato i sindacati, «per mettere sul tavolo i numeri riguardanti l’organizzazione del lavoro oggi in essere nello stabilimento e per chiedere il pieno rispetto delle norme». Sul tema delle trasferte, le quattro sigle sindacali metalmeccaniche, pur comprendendo la necessità, non hanno condiviso il metodo utilizzato dall’azienda, considerato «poco ortodosso», per il trasferimento dei lavoratori.
Secondo Fim, Uilm, Fismic e Uglm «nell’affrontare i problemi quotidiani dobbiamo affrontare anche gli aspetti che riguardano il futuro prossimo, con l’uscita ormai imminente del primo modello elettrico previsto a Melfi. Per riuscire in questo chiediamo di fare chiarezza su numeri e date degli investimenti, con gli step di avanzamento che interesseranno lo stabilimento nei prossimi giorni e settimane, anche per l’avvicinarsi della scadenza del contratto di solidarietà il 7 agosto prossimo e per la spada di Damocle rappresentata dallo stop alle produzioni di vetture Euro 6 nel giugno del 2026, scelta che penalizzerà ulteriormente Melfi», hanno ribadito i sindacati.
Dalle quattro sigle sindacali anche la richiesta indirizzata alla Regione Basilicata di fare chiarezza «sulle interlocuzioni con Stellantis rispetto ad eventuali aiuti che potrebbero essere disponibili per tutta l’area industriale di Melfi e quindi per la stessa Stellantis. Consapevoli che a Melfi alle quattro vetture elettriche si devono necessariamente aggiungere altri modelli per garantire la saturazione di tutta l’area industriale, chiederemo il supporto nella discussione anche delle nostre organizzazioni sindacali nazionali, con tavoli specifici su Melfi con i vertici Stellantis. Oggi ripartiamo unitariamente più forti e non ci fermeremo fino a quando non avremo tutte le risposte in grado di fare chiarezza per governare finalmente la transizione e dare certezze sul futuro dello stabilimento e dei lavoratori».
Hanno partecipato il sindaco di Melfi Giuseppe Maglione con alcuni consiglieri comunali della città federiciana e i parroci della diocesi di Melfi Don Mauro Gallo e Don Michele Cavallo.