Stellantis di Melfi, sindacati Fiom Cgil, Cgil Basilicata e Cgil Potenza: “Serve chiarezza sul cronoprogramma a garanzia dei livelli occupazionali e delle condizioni di lavoro. Attivare un tavolo nazionale e regionale alla presenza di Stellantis e del sindacato. Di seguito la nota integrale.
“Al tavolo regionale sull’automotive che si è svolto oggi in Regione Basilicata abbiamo chiesto che partecipi anche Stellantis”. Lo rendono noto la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita e il segretario regionale Fiom Antonio Lanorte, il segretario generale della Cgil Basilicata Fernando Mega, il segretario generale della Cgil Potenza Vincenzo Esposito e il segretario provinciale Emanuele De Nicola.
“Come Cgil – continuano – abbiamo rappresentato le varie difficoltà dello stabilimento Stellantis di Melfi e di tutto l’indotto a causa della crisi del settore, tra uso massiccio di ammortizzatori sociali, trasferimenti forzati e incentivi all’esodo che impattano negativamente su tutta l’area industriale di Melfi e nell’indotto dove molte aziende sono in crisi o stanno chiudendo per mancanza di commesse. La Regione Basilicata si è impegnata affinché si apra un tavolo nazionale sull’automotive alla presenza di Stellantis e delle parti sociali. All’incontro è stata anche condivisa la necessità di aprire un tavolo permanente regionale di settore con tutte le parti sociali. Su questo punto la Regione si è impegnata a sollecitare Stellantis perché partecipi al tavolo dando visibilità al piano industriale in vista della transizione elettrica allo stabilimento di Melfi.
Tra gli impegni assunti, anche quello di garantire nuovi ammortizzatori sociali alla componentistica e alla logistica nell’area di crisi complessa già istituita nell’area industriale di Melfi.
La Fiom Cgil, la Cgil Basilicata e la Cgil di Potenza non si fermeranno fino a quando non si avranno risposte sul piano industriale di Stellantis e sul cronoprogramma dei volumi produttivi rispetto ai vecchi modelli e alla produzione dei nuovi affinché la transizione energetica avvenga nel rispetto dei diritti dei lavoratori e della tenuta occupazionale. Chiediamo un miglioramento delle condizioni di lavoro negli stabilimenti in termini di carichi di lavoro, sicurezza, salute e salario”