Si è tenuto stamattina a Melfi, nell’opificio delle ex Officine Grandi Riparazioni nella zona industriale di San Nicola, l’attivo dei delegati Uilm di Stellantis e indotto alla presenza del Segretario Nazionale della Uilm Gianluca Ficco, del Segretario Generale della Uilm Basilicata Marco Lomio e del Segretario Generale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli.
Al centro della discussione, la necessità di avere da parte di Stellantis chiarezza sui tempi e sui modi degli investimenti per il passaggio all’elettrico e sulla realizzazione dell’accordo del 25 giugno 2021 che per la Uilm rappresenta il punto di partenza nella strada della riconversione.
Perciò, come Uilm, rivendichiamo l’assegnazione di un nuovo modello di auto per Melfi, che si aggiunga ai 4 già stabiliti, perché si tutelino gli attuali livelli occupazionali e il passaggio all’elettrico non sia un trauma ma piuttosto un’opportunità.
In tal senso, l’attivo ha giudicato positivamente gli sforzi che sta compiendo la Regione Basilicata per creare incentivi sul costo dell’energia per l’industria.
Il segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli, intervenendo oggi a Melfi all’attivo della Uilm, ha detto che “è ora che il Presidente Bardi convochi le parti per spiegare come intende gestire la delicata fase che segue la dichiarazione di grave crisi industriale. Una necessità tanto più avvertita perché alla riunione dell’Intergruppo del Comitato delle regioni dedicato all’automotive a Bruxelles vada con idee chiare e una posizione condivisa con il sindacato. Per noi – ha aggiunto – il Patto per Melfi per governare il nuovo processo dell’automotive, che richiede innanzitutto concertazione e quindi “testa” non certo risposte emotive, è lo strumento fondamentale per affrontare le complesse questioni che la transizione energetica ci impone. Nelle sue conclusioni Tortorelli ha dichiarato che ora c’è bisogno di un sindacato all’altezza della sfida, che non cerchi il protagonismo autoreferenziale e nemmeno il sensazionalismo degli effetti disastrosi che la chiusura dello stabilimento avrebbe sul tessuto economico e sociale della Basilicata. La Uil e la Uilm scelgono il percorso del confronto e della proposta.
Nella conclusione del dibattito affidata al Segretario Nazionale Ficco sono arrivate le rassicurazioni sulle pressioni che si stanno esercitando a livello nazionale sul Ministero delle Imprese e del Made in Italy affinché venga riconvocato il tavolo dell’automotive. La politica ha deciso di passare all’elettrico ed ora la politica, nazionale e regionale, deve fornire gli strumenti per fronteggiare le conseguenze.
Le risorse destinate al settore vanno spese presto e soprattutto bene per aiutare l’intera industria dell’auto a partire dalle imprese dell’indotto che sono quelle che maggiormente subiranno i contraccolpi della crisi.
La Uilm, come sempre, è accanto ai lavoratori e si fa portatrice delle loro istanze per tutelare il buon lavoro e mettere a sistema i sacrifici di coloro che hanno contribuito a rendere la realtà industriale di San Nicola di Melfi così importante per l’economia regionale e più in generale dell’intero Paese.