Le città elette capitali europee della cultura per il 2019 sono Matera e Plovdiv, 500mila abitanti, seconda città della Bulgaria dopo Sofia. Ammesso che le due città abbiano la medesima capacità attrattiva di flussi turistici, il confronto si gioca sull’accessibilità, cioè sulle infrastrutture. Se l’Italia non vuole sfigurare nei confronti di Plovdiv, Matera non può essere lasciata nello stato in cui attualmente si trova dal punto di vista dei collegamenti viari e ferroviari.
Queste sono le considerazioni di Enzo Acito, presidente di Confapi Matera, all’indomani della visita in città dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mario Elia.
Per Acito va bene l’alta velocità che collega Potenza a Roma, ma non è sufficiente. La ferrovia Ferrandina-Matera, opera incompiuta da anni, va completata. L’a.d. di Ferrovie dello Stato, tuttavia, non considera una priorità i collegamenti infrastrutturali, concentrando le scelte e quindi le risorse sui treni, le tecnologie e i servizi integrati.
Vale a dire miglioriamo la qualità dei collegamenti e dei servizi già esistenti, ma lasciamo Matera isolata. Costruiamo dei treni di lusso ma lasciamo pezzi significativi del territorio fuori dalla rete. Un ragionamento, questo, che non è affatto condivisibile in un’ottica di coesione sociale ed economica di cui tanto si parla a vuoto.
L’altra priorità – secondo il presidente di Confapi Matera – è l’adeguamento della strada statale n. 7 Matera-Ferrandina, un vero e proprio collo di bottiglia che contribuisce all’isolamento della città e che – nonostante le sollecitazioni provenienti da più parti – continua a non essere inserita tra le opere prioritarie né dalla Regione, né dall’Anas, né dal Governo centrale.
È incomprensibile – conclude l’ing. Acito – che nonostante siano disponibili cospicue risorse finanziarie si continui ad assumere questo atteggiamento nei confronti di una città che, a che a prescindere da Matera 2019, resta scarsamente collegata con il resto del Paese e, oggi si può dire, con il resto del mondo.
E’ inaudito come a distanza di giorni se non di ore, le notizie relative alle infrastrutture cambiano come se fossero “previsioni meteorologiche” che al cambiare del vento si passa da una giornata di sole ad un repentino ed inaspettato “nubifragio”. In tutti questi “cambiamenti climatici” che avvengono in tutta Italia, solo Matera è legata per una misteriosa sorte a questi cambiamenti. Il collegamento ferroviario, qualche settimana fa sembrava certo, poi “forse” ora “impossibile”. Il fatto ancora più assurdo è “l’assordante silenzio” dei politici, locali, regionali e nazionali. L’unico a prendere posizione ben precisa è il Presidente della CONFAPI di Matera ing. Acito a cui va tutto il mio apprezzamento e sostegno. Abbiamo un Ministro alle infrastrutture che per il caso specifico del collegamento ferroviario di Matera alle F.S. pare avere le idee confuse e l’A.D. sembra non averne proprio. Sarebbe giunto il momento di essere compatti tutte le forze politiche, sindacali, associazioni, fondazioni a PRETENDERE che Matera abbia un collegamento alle Ferrovie dello Stato ed il progetto più fattibile, economicamente vantaggioso e fattibile in tempi brevi. Cioè: FERRANDINA-MATERA-GIOIA DEL COLLE-BARI-TARANTO. Se l’Amministratore Delegato delle Ferrovie non è in grado o non vuole realizzare questo progetto, è giusto che vada rimosso. Questa tratta S’ H A D A F A R E.!!!!!!! Signor Sindaco, prima partire per Lourdes prenda una posizione ben precisa in merito e cerchi di sensibilizzare tutta la città per l’importanza che questi collegamenti avrebbero per Matera e la Basilicata. Le chiedo un’altra incombenza: nelle preghiere che sicuramente rivolgerà alla Madonna di Lourdes faccia riferimento anche ai poveri e disoccupati della nostra città e chieda pure di aprire le menti a coloro che si oppongono alla crescita della nostra città.
nino silecchia