Per dare una soluzione efficiente e definitiva alla messa in sicurezza e all’adeguamento delle S.P. 122 e 10, al fine di contribuire ad individuare le “fonti” di finanziamento possibili, il Distretto Turistico Terre di Aristeo ipotizza la partecipazione anche della Provincia (in quanto proprietaria della strada) alla proposta di sottoscrizione dell’Accordo di Sviluppo Aristeo, ai sensi del Decreto ex MISE 9 12 2014 ART. 9 bis, che prevede un’agevolazione al 100% dell’investimento complessivo pubblico (strade e ciclovie) nonché l’attivazione delle procedure del project finance (anche come ipotesi sperimentale) per la realizzazione della progettazione definitiva, per la quale il Distretto ha già fornito documentazione e disponibilità delle competenze professionali necessarie. Lo evidenziano Antonio Miele – Presidente e Saverio Lamiranda – Amministratore Delegato del Distretto in lettere al Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano, all’Assessore Regionale Donatella Merra (Infrastrutture e Mobilità), ai sindaci di Forenza, Acerenza e Maschito.
Gli interventi richiesti – è scritto nella lettera – sono essenziali per servire, non solo ordinariamente, i Paesi e le Comunità ancora residenti, ma di più per la realizzazione di investimenti turistici preventivati sulla stessa direttrice per un totale di 670 nuove unità di accoglienza, delle quali 300 da collocarsi nell’Alto Bradano e 370 nel Vulture, nonchè per la realizzazione di importanti e identitari attrattori culturali di straordinaria valenza strategica, per un turismo esperienziale di interesse – prevalentemente – nazionale ed internazionale. Gli investimenti preventivati supererebbero, in tre anni, circa 300 milioni di euro per le unità di accoglienza ai quali si aggiungerebbero quelli della componente pubblica (strade e ciclovie) oltre alle attività immateriali, di animazione e formazione.
Il Programma, se sostenuto dalle Amministrazioni locali e finanziato con il concorso di quelle nazionali – evidenziano Miele e Lamiranda – è certamente in grado di contribuire e sconfiggere l’isolamento in cui si trova il territorio dell’Alto Bradano-Vulture ed arginare il dramma dello spopolamento invertendone le tendenze. Queste ragioni dovrebbero essere più che sufficienti per giustificare la concessione delle agevolazioni richieste e reiterata negli anni.
Considerata l’importanza della proposta, le esigenze temporali della stessa, si rinnova ancora – una volta – la richiesta di un incontro urgente con i rappresentanti di tutti gli Enti interessati e gli uffici competenti. I dirigenti del Distretto evidenziano che: “il tempo non è più una variabile indipendente e le nuove generazioni non possono più aspettare ricevendo solo parole”.