Strutture attività balneari potranno essere mantenute fino al 31 dicembre 2021, Faraco (FID Basilicata): “Vittoria illusiva”. Di seguito la nota integrale.
La regione Basilicata con deliberazione di Giunta del 06/10/2021, consente alle mantenere montate dove attualmente ubicate, le strutture balneari lucane fino al 31 Dicembre 2021.
Come balneare e come presidente FID Basilicata rimango esterrefatto e senza parole, a me sembra il solito pannicello caldo, dopo che la stessa regione ha abrogato la legge regionale che consentiva la stessa cosa, ma fino all’approvazione del piano dei lidi, quindi anche per più anni, e poi è grazie solo al governo centrale che ha fissato fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza covid-19, ai sensi dell’art. 103, commi 1 e 2 del Decreto-Legge 18/2020 (come disposto dalla Deliberazione del Consiglio dei ministri del 22 luglio 2021) pertanto, ne consegue una proroga straordinaria al 31 marzo 2022 della validità di tutti gli atti amministrativi di assenso della pubblica amministrazione cioè di tutti i certificati, attestati, permessi, e concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati che ci ha consentito di operare questa stagione 2021 e ci permette di tenere ancora montate le nostre strutture balneari.
Quindi sembra che il presidente della regione Basilicata Bardi con non molta curanza delle imprese balneari del territorio che hanno bisogno di certezza, come hanno già fatto le regioni ed i comuni confinanti nell’estendere al 2033 le concessioni demaniali, per programmare investimenti ed accedere a mutui bancari ed varie forme di accesso al credito e finanziamenti proposti dalle varie istituzioni regionali e nazionali. Lasciare decidere alla magistratura è un esempio di un indiscutibile alibi più che un forte segnale per destagionalizzare.
Nel mentre una decisione già presa dalla quasi totalità delle regioni ed comuni italiani, tutti nel recepire ed applicare una legge di stato in vigore ed esecutiva da oltre due anni per ultimo il comune di Brindisi pochi giorni fà, viene da pensare ma i presidenti, sindaci, dirigenti, funzionari ecc., di queste regioni ed comuni Italiani che hanno recepito ed già applicato l’estensione al 2033 previsto dalla legge statale in vigore da oltre due anni, sono tutti incapaci di intendere e volere e quindi vanno rimossi dalle loro funzioni ed condannati oppure è il contrario.
P.S. Oltretutto presidente Bardi, quando vi fa comodo applicate questo decreto legge del governo centrale (decreto-legge 18/2020, come disposto dalla Deliberazione del Consiglio dei ministri del 22 luglio 2021), mentre la legge sempre del governo centrale la145/2018 per l’estensione delle concessioni al 2033, in vigore ed esecutiva da oltre due anni nò, questo modo di fare sembra nascondere ambiguità, oppure non ha le competenze del ruolo che ricopre!! Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.