Si è svolto mercoledì 7 settembre alle ore 9.30 presso l’aula magna dell’Università degli Studi della Basilicata nel plesso di Rione Francioso, l’evento di presentazione di StarFinn, Spin Off dell’Ateneo Lucano. Un team tutto al femminile composto da due docenti universitarie (Patrizia Romano e Angela Capece) e due tecnologhe alimentari (Rossana Romaniello, Gabriella Siesto) che da oltre 10 anni svolgono attività di ricerca.
La costituzione dello spin-off nasce dalla volontà di trasferire alle imprese i risultati delle ricerche effettuate in oltre dieci anni di attività su tematiche riguardanti lieviti fermentativi per applicazioni industriali.
Come afferma la dott.ssa Romano ”Lo Spin-off è nato dal gruppo di ricerca di Microbiologia dei lieviti fermentativi dell’Università della Basilicata. La competenza scientifica acquisita negli anni dal gruppo, in particolare nei settori di produzione di vino, birra e pane, è stata lo stimolo che ha portato alla nascita di StarFInn, una società che crede nelle potenzialità del territorio. L’attività di questo spin-off, oltre a permettere ad alcune delle nostre giovani menti di mettersi in gioco per un futuro lavorativo, ha anche un importante significato per lo sviluppo delle piccole aziende lucane.”
L’evento è stato l’occasione per conoscere il team e ascoltare la loro storia e le loro prospettive future, a testimonianza di quanto le procedure di spin off universitari possano costituire una concreta opportunità di sviluppo dei territori e dei giovani talenti.
All’evento hanno partecipato, oltre al team, la Magnifica Rettrice Aurelia Sole, il direttore Safe Severino Romano e l’assessore alle Politiche Agricole della Regione Basilicata Luca Braia.
“E’ interessante – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia concludendo i lavori – che il mondo accademico e della ricerca, soprattutto in una veste tutta al femminile, decida di fare impresa avviando uno spin-off attraverso cui porre la ricerca al servizio delle aziende del settore dell’agroalimentare lucano e del miglioramento delle produzioni. In un percorso di recupero identitario e di riscoperta dei gusti antichi oltre che del territorio che vede proprio nei prodotti pane, vino e birra una occasione in cui i l’uso dei lieviti naturali può determinare un grande valore aggiunto.
Il passaggio dalla ricerca alla applicazione della ricerca facendo impresa con l’obiettivo di migliorare le produzioni agroalimentari di Basilicata è sicuramente una operazione che accompagneremo perché va nella direzione anche della misura 16 del PSR Basilicata 2014-2020 attraverso cui il mondo della ricerca prova a stare insieme ed essere interlocutore unico per le filiere aiutando facendosi interprete di bisogni collettivi e raggiungere obiettivi di sviluppo per le giovani generazioni e per i produttori.”
I vini ottenuti con l’utilizzo dei lieviti fermentativi sperimentali sono stati oggetto in un piacevole momento di degustazione condotto dal sommelier Eugenio Tropeano